Maurizio Cavallera

Top Founder Senior

Chi sapeva dell’esistenza del blue box

2018-09-09 08:10:10

Si trattava di un dispositivo elettronico che emette segnali sonori (toni) di frequenza pura o risultanti dalla sovrapposizione di due sottotoni di frequenza distinta. Il suo principio di funzionamento consisteva nella modalità di segnalazione utilizzata in passato dalle centrali telefoniche per comandare la commutazione delle comunicazioni a lunga distanza, segnalazione che utilizzava la normale banda audio (cosiddetta "banda fonica") ove transita la voce degli interlocutori (300-3.400 Hz). Nel normale regime operativo, i toni di segnalazione tra centrali non interferivano con la telefonata essendo emessi in tempi diversi (prima dell'inizio della conversazione e dopo la sua conclusione). Praticamente la blue box generava gli opportuni toni in multifrequenza (analoghi ai DTMF ma in singoli toni) corrispondenti ai messaggi di segnalazione e questi venivano mandati direttamente sulla linea telefonica: volendo si potevano usare generatori di toni dotati di altoparlante e accostarli al microfono della cornetta telefonica. Consentiva quindi al phreaker di alterare la segnalazione tra le centrali telefoniche mandando in banda i comandi alle centrali per instradare la chiamata verso la destinazione voluta pur chiamando un numero differente e ingannando quindi il sistema di tariffazione del gestore telefonico su cui veniva originata la chiamata. L'uso più comune di questo strumento consisteva nel telefonare gratuitamente; per ottenere tale risultato era necessario che la chiamata iniziale, quella "dirottata", non fosse soggetta a tariffazione (ad esempio verso un numero verde). La chiamata, rediretta verso altra destinazione, veniva addebitata come verso la destinazione originale (quindi chiamando inizialmente un numero verde, la chiamata veniva considerata gratuita dal gestore telefonico). Curiosità

Maurizio Cavallera

Top Founder Senior

Un pioniere....

2018-09-06 21:30:37

Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare La "Gazzetta dello Sport" vent’anni fa, dedicava questa meravigliosa frase a Patrick de Gayardon, paracadutista francese che ha fatto sognare generazioni di "spericolati" di tutto il mondo.

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Maurizio Cavallera

Top Founder Senior

Buon compleanno leggenda!

2018-09-05 20:58:21

Nessuno potrà mai raggiungerti Auguri Freddy

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