Maurizio Cavallera

Top Founder Senior

"E' lei che ha fatto questo orrore?" "No, è opera vostra" (risposta dell'artista all'ambasciatore nazista in Spagna) Guernica, di Pablo Picasso, (1937). Il 26 aprile 1937, durante la guerra civile spagnola, l'antica città basca venne distrutta dal bombardamento aereo di nazisti e fascisti. Picasso lesse del massacro su un quotidiano locale e ne rimase così sconvolto che decise di ritrarre l'accaduto nel quadro per il padiglione spagnolo dell'Expo di Parigi del 1937. Ma quando il governo repubblicano cadde, non permise che la sua opera più famosa fosse esposta in Spagna finché vi vigeva il regime franchista. Guernica tornò quindi in patria solo nel 1981, 8 anni dopo la morte di Picasso e 6 dopo quella del Generalissimo. Questo dipinto è nato infatti come manifesto contro la crudeltà e l'ingiustizia delle guerre, e rappresenta il momento in cui la città viene bombardata, pur senza riferimenti storici o spaziali. L'enorme quadro (350 cm x 782) presenta solo colori bianchi, grigi e neri, che simboleggiano l'assenza di vita dopo la distruzione. Il toro rappresenta la brutalità e sovrasta la madre disperata con il bambino, un'autentica Pietà. Il cavallo nella mitologia spagnola è il simbolo del popolo, qui ferito a morte e nel costato, come Cristo. La lampada a olio significa la regressione della civiltà. L'uomo in fiamme ha gli occhi a lacrima e si dispera nel modo più spettacolare. E le lingue aguzze fuori dai volti fanno immaginare urla atroci.

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Maurizio Cavallera

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Non ti sento miagola più forte... Operazione Acoustic Kitty. Siamo negli anni '60 ed i rapporti tra America e Stato Sovietico si sanno, non sono dei migliori. I servizi segreti americani, conosciuti meglio come CIA, devono monitorare dei diplomatici sovietici. Non potendo entrare nella loro abitazione e dovendo essere il più discreti possibile, gli viene la brillante idea di addestrare gatti-spia. Animali discreti che sicuramente passano inosservati. Insomma, nessuno penserebbe mai che ti stiano spiando dei gatti. "Si, ottima idea, diamo il via a questa geniale trovata", me l'immagino così i discorsi. Si chiama un veterinario che installa nella nuca del gatto un trasmettitore, un microfono nel condotto uditivo ed un filo quasi invisibile nella pelliccia che unisce i dispositivi. Primo problema: i gatti sono gatti e non sono dinosauri, la stazza è quella, e siccome i componenti elettronici vanno a batteria sorgono i problemi di autonomia. Siamo negli anni 60 e all'epoca le batterie piccole davano poca autonomia. Secondo problema: alcuni non credevano in questo progetto perché i gatti sono amici più del cibo che dei diplomatici sovietici, quindi non appena un gatto avrebbe incontrato del cibo sul suo cammino, avrebbe mandato a monte tutto. "Vai tranquillo, funzionerà", torniamo ai soliti discorsi immaginari. Si procede. Il micio-spia farà la sua prima missione in un parco. È addestrato, sa cosa fare. Si avvicinerà ai sovietici e farà... Il gatto. Nessuno sospetterà nulla. Pronti, partenza, morto. Il gatto viene rilasciato e dopo neanche un metro viene investito da un taxi e muore sul colpo. A fare da ciliegina sulla torta, i servizi segreti americani spesero tra i 15 ed i 20 milioni di dollari nell'operazione Acoustic Kitty.

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Maurizio Cavallera

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Era davvero necessario mostrare così tanto i muscoli all avversario? Ci sono pareri contrastanti su questa scelta, tenuto conto che il Giappone aveva fatto giorni prima richiesta ufficiosa di armistizio. Certo è che dal secondo dopo è cambiata per sempre la vita di tutte le persone che si trovavano nel raggio di azione della bomba.....e non solo la loro....

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