Giada Silvestro

GABBIA APERTA, UCCELLO MORTO Abituato in gabbia Abituato persino a reprimere la tua rabbia Così abituato alla costanza Dentro quella cupa stanza, Ora che ti han aperto la finestrella Potresti uscire e vedere la libertà quant’è bella Eppur tentenni per paura del nuovo E Di uscire da quell’uovo Che ti ha costretto alla reclusione Quando bramavi l’evasione , Ed ora che lo puoi fare Dal timore ti fai frenare Perché l’abitudine e la costanza Non aiutan mai ad aver coraggio abbastanza. Trova sempre il tempo per aprirti al nuovo Cosicché da non trovarti sempre dentro quell’uovo; Trova il tempo per allenarti a vivere nella libertà Così sarai pronta quando quel giorno arriverà. Gs83

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Giada Silvestro

Appena terminato il libro della De Robertis Carolina “la bambina nata due volte” Inizialmente la narrazione era scorrevole, poi ad un tratto rallenta, quasi si ferma..tanto quanto me , che non riuscivo a riprenderne il giusto ritmo..poi ai 3/5 del romanzo si immette un intreccio reale storico politico, che per la sottigliezza dei particolari ed il modo di esporli così diretto e tagliente quasi ti porta ad avere quella che nell’arte si chiama la sindrome di Stendhal..ti ritrovi lì dentro..immersa..le scene sono così vivide da sembrar che anche tu sia lì...così il libro torna a tirarti in quel contesto storico polito ,non leggero ,che è stato quello dei tupamaros, di cui una delle tre primedonne protagoniste si ritroverà immersa. Tre primedonne legate dal filo parentale nonna madre figlia, tre primedonne ognuna dai caratteri distintivi forti, tre generazioni a confronto, tre donne però mosse dalla stessa passione nel vivere la vita. Principalmente potrebbe descriversi come un altro libro manifesto della forza delle donne, ma forse descriverlo così potrebbe apparire riduttivo, in quanto c’è tanto di più... di base è la forza di rialzarsi dopo le cadute e di andare oltre quelle ombre che diventano a lungo sassi che rallentano il nostro cammino. “...ci hanno detto che il mondo è fatto di tela da sacco: grossolano,durevole ,quando in realtà è di garza: strato su strato,sottile, fragile , infinito , puoi vederci le tue dita in trasparenza, se lo esponi alla luce....” “... la volontà di vivere, pensava, è una cosa strana, una bestia indipendente, con denti e misteri tutti suoi, un animale che vive dentro di te, così aggraziato e silenzioso che non ti accorgi nemmeno delle sua presenza , finché non se ne va, lasciandoti come un guscio vuoto , o almeno così credi, finché non ti ritrovi dentro le sue orme , e proprio là dove meno te lo aspetti , una tacca sull’anima...” “...si impara a vivere così, come un granellino di niente intrappolato in una corrente modellata da forze che non si possono vedere, senza aspettarsi niente, senza stupirsi di niente, cavalcando le buie traiettorie non cartografate di ciascun giorno, contraendosi sotto le pressioni ma senza quasi lasciarsene toccare, dopotutto sei solo un granellino , troppo piccolo per portare cicatrici o per affondare o per intralciare o per dare fastidio o per costituire una minaccia, un granellino solitario sospeso nel brivido dell’ora corrente......” “... non sarò mai più la donna che sono stata né quella che avrei potuto essere, e se voglio vivere la devo uccidere-adesso, qui, seduta su questo pavimento- devo uccidere la donna che avrei potuto esser e che non sarò mai. Perché c’è un’altra donna in attesa , una donna che potrei ancora essere, ma che ancora non sono, che sto solo cominciando a diventare” (questa è la parte , sul finale, che credo più rappresenti il messaggio dell’autrice: la forza di rinnovarsi e rialzarsi sempre) Gs83

Giada Silvestro

Cucine alternative😏😏😏 Oggi provando a farli tostati e stasera o domani a pranzo in insalata Dal punto di vista nutrizionale, il cece nero è ricchissimo di fibre: sai che questo legume contiene ben tre volte la quantità di fibre che è invece contenuta nel suo “fratello” chiaro? Questa sua caratteristica li rende, pertanto, decisamente sazianti. Inoltre, consumare ceci neri regolarmente consente di migliorare il funzionamento dell’intestino e di tenere sotto controllo il livello di glucosio presente all’interno del sangue. Il cece nero, inoltre, è ricco di vitamine, in particolar modo C, K, E e del gruppo B, nonché di sali minerali, come magnesio, fosforo e potassio. Ma il cece nero è per lo più noto per contenere elevante quantità di ferro, al punto che in passato, proprio per questa sua caratteristica, era particolarmente consigliato alle donne in stato di gravidanza e a quelle che avevano appena partorito. Essendo così ricco di sostanze nutrienti, il cece nero risulta molto più calorico rispetto alla sua variante chiara, tanto che viene spesso utilizzato come fonte di proteine nelle diete vegetariane e vegane. Non solo: questi legumi possiedono anche un elevato contenuto glucidico, che li rende un cibo perfetto per tutte quelle persone che soffrono di cali d’energia o che soffrono di astenie. Rispetto ai ceci bianchi, infine, quelli neri hanno sapore molto più aromatico e saporito. Nonostante il loro gusto deciso, però, questi legumi al palato risultano avere una consistenza particolarmente vellutata, caratteristica che li rende l’ingrediente ideale per realizzare zuppe, minestre, passati e creme, sia dolci che salate. (In foto : dopo un ammollo di due/tre gg , li ho messi in una teglia da forno con olio erbe aromatiche tritate e sale e tostati...)😏😏😏

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