Giada Silvestro

The importance of say stop Quando la tua anima brucia Ma la tua bocca è fredda e muta Quando i tuoi pensieri ti stan accoltellando Ma le emorragie sono solo interne Quando sei stanco dentro Ma hai una maschera di iperattività fuori. Gs83

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Giada Silvestro

So che se non ci fosse stato un bel report di immagini ad un post così lungo nessuno dedicherebbe due minuti del suo tempo.Sebbene il report sia a mio avviso “macabro,”forse per tanti ,al fine di suscitare il vero interesse, serve più delle parole.Non sono qui a giudicare nessuna nazione ,ma mi inerpico spesso per poter comprendere appieno L’ infibulazione femminile quanto la circoncisione maschile. Ma se siamo nati “perfetti nella ns imperfezione” e “puri nella ns impurezza” chi si arroga il diritto di sostituirsi alla meraviglia dell’atto creativo e alla perfezione ed originalità dell’essere cosi com’è? perché se così natura crea, l’uomo tende sempre a manipolare e distruggere? Sì distruggere perché atti del genere sono distruttivi non solo nel senso materiale,ma sono ferite psichiche che si trascineranno a vita!..Tu uomo! 😢 Articolo completo preso dal web:Alle bambine viene lasciato un forellino per le la minzione e per le mestruazioni, che se sono grumose e non possono fuoriuscire provocando la morte. Quando di sposeranno, il marito taglierà con un coltello la parte offesa per procedere all'accoppiamento. "Poi toccò a me. Ormai ero terrorizzata. – Quando avremo tolto questo “kintir” (clitoride) tu e tua sorella sarete pure.- Dalle parole della nonna e degli strani gesti che faceva con la mano, sembrava che quell’orribile kintir, il mio clitoride, dovesse un giorno crescere fino a penzolarmi tra le gambe. Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare…Vidi le forbici scendere tra le mie gambe e l’uomo tagliò piccole labbra e clitoride. Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne. Un dolore lancinante, indescrivibile e urlai in maniera quasi disumana. Poi vennero i punti: il lungo ago spuntato spinto goffamente nelle mie grandi labbra sanguinanti, le mie grida piene di orrore… Terminata la sutura l’uomo spezzò il filo con i denti… Ricordo le urla strazianti di Haweya, anche se era più piccola, aveva quattro anni, scalciò più di me per cercare di liberarsi dalla presa della nonna, ma servì solo a procurarlo brutti tagli sulle gambe di cui portò le cicatrici tutta la vita.Mi addormentai, credo, perché solo molto più tardi mi resi conto che le mie gambe erano state legate insieme, per impedire i movimenti e facilitare la cicatrizzazione (dato che c’è stata una perdita di sostanza, clitoride e piccole labbra, le gambe legate insieme permettono la cicatrizzazione, ma la cicatrizzazione avviene in retrazione. Non c’è più tutto il tessuto necessario perché le gambe possano essere divaricate completamente. Nessuna farà più la spaccata. Anche dare un calcio a un pallone può essere impossibile, come andare a cavallo o, nei casi più gravi, nuotare a rana. Nei casi più gravi, dove infezioni riducono ulteriormente il tessuto, le donne non possono più divaricare le gambe per accovacciarsi e urinare e, dove non esistono water, devono urinare dalla posizione in piedi con l’orina che scola tra le gambe, scola un filino alla volta, una goccia alla volta)....Era buio e mi scoppiava la vescica, ma sentivo troppo male per fare pipì. Il dolore acuto era ancora lì e le mie gambe erano coperte di sangue. Sudavo ed ero scossa dai brividi. Soltanto il giorno dopo la nonna mi convinse a orinare almeno un pochino. Oramai mi faceva male tutto. Finché ero rimasta sdraiata immobile il dolore aveva continuato a martellare penosamente, ma quando urinai la fitta fu acuta come nel momento in cui mi avevano tagliata. Impiegammo circa due settimane a riprenderci. La nonna accorreva al primo gemito angosciato. Dopo la tortura di ogni minzione ci lavava con cura la ferita con acqua tiepida e la tamponava con un liquido violaceo, poi ci legava di nuovo le gambe e ci raccomandava di restare assolutamente ferme o ci saremmo lacerate e allora.....

Giada Silvestro

Molti altri son venuti a voi nel corso della vostra storia e,per vie diverse, han cercato di riportarvi alla memoria la vs grandezza,la vs forza e l'eternità della vs vita.siamo stati re,conquistatori,schiavi,eroi,cristo crocifisso, maestri,guide,amici,filosofi e qualunque altra forma che permetta conoscenza.talvolta siam intervenuti nelle vs vicende per impedire che vi auto-distruggeste e per permettere alla vita di continuare ad offrirvi il campo per le vs esperienze e la vs evoluzione verso la gioia.ma voi avete perseguitato,uno dopo l'altro,tutti coloro che vi han teso la mano per aiutarvi.e quando non li avete perseguitati,li avete trasformati in statue e avete "stravolto" le loro parole secondo i vs disegni;molti di voi si son limitati a venerare i maestri,anzichè applicare i loro insegnamenti. ... Non avrei voluto come maestro nessun uomo vivente perchè tutti gli esseri umani erano prigionieri del loro pensiero limitato ed alterato,ognuno aveva preso ciò che era puro ed innocente e lo aveva alterato conla propria limitata capacità di comprendere. RAMTHA

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