Giada Silvestro

Dachau

2021-01-27 07:42:57

Poesia mia

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Giada Silvestro

I disegni di Alice (bottega di idee) Testo di gs83 LA GEOMETRIA DELLA SOLITUDINE È quadrato il tavolo Dove mangi solo Rettangolare il letto Dove ti senti inetto Tonda la tua testa Coi pensieri che detesta La solitudine È una geometria cava Che devi riempire Se reputi la tua anima cara E non vuoi di essa perire

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Giada Silvestro

Oggi è un’altra giornata che ho dedicato a questa pratica e mi sento divinamente bene e carica EKADASHI ( AGNI che brucia per depurarci) L’ekadashi è un periodo di digiuno solido che la cultura vedica,la spiritualità indiana più antica,colloca in alcune giornate precise sebbene oggi ognuno scelga poi personalmente modi e tempi diversi. Si effettua quindi originariamente in due volte :l’undicesimo giorno dopo la luna piena e l’undicesimo giorno dopo la luna nuova.(quindi due volte al mese) Si parla di digiuno solido perché sono ammesse la frutta e la verdura ridotte in succhi e non solo acqua ma infusi e tisane non zuccherate. Ci si astiene nello stesso periodo da eccitanti,zuccheri,lieviti,medicine,vizi materiali,bevande gassate e si accompagna il tutto con pratiche meditative,letture di testi sacri,preghiere e silenzio per apportarne maggior beneficio. Si può classificare come un momento di riposo durante il quale si intensificano le attività di autoriparazione del ns organismo: durante il digiuno l’apparato digerente riposa ma allo stesso tempo viene stimolato Agni, il fuoco della digestione. (Agni è il Dio veda del fuoco, nell’ayurveda è il fuoco vitale che anima tutti i processi biologici e digestivi... ) Poiché non c’è nessun alimento da digerire Agni brucia lentamente le tossine accumulate, digiunando il corpo si vedrà costretto a sviluppare una nuova strategia per ottenere l’energia (che diversamente si ottiene dai processi di alimentazione e digestione): si rivolgerà alle riserve ispezionando tutti i tessuti per inventariare grassi,proteine,vitamine e minerali di riserva che può usare senza farsi male. La pratica di digiuno accelera la pulizia dei vasi sanguigni,delle cellule e degli intestini; Secondo il grado di tossiemia e lo scolo da raggiungere si può praticare da un giorno sino a 40. Le prime volte o i primi giorni si potrebbero avvertire e notare sintomi fisici (lingua bianca,catarro.febbre,odori corporei più forti ecc..) che non sono altro che i primi sintomi di un sano detox. Molti ,prima dell’ekadashi ,nelle settimane precedenti,per apportare maggior beneficio,cominciano ad astenersi da tutti quegli elementi che aumentano il grado di tossiemia (alcool,lieviti,zuccheri,bevande gassate ed eccitanti) che reintrodurranno poi in maniera graduale alla fine del digiuno: dapprima frutta e verdura fresche,poi cotte, poi si reimmetteranno ortaggi farinacei e legumi. Si presterà particolare attenzione nel post-pratica a masticare ed insalivare bene i cibi. Col digiuno non si riposano solo gli apparati adibiti all’alimentazione ma tutto il trigono corpo-mente-spirito e sarà inevitabile Un amplificazione dell’attività interiore . Vi potrà sembrare alquanto assurdo ma alla fine vi sentirete anche più energici fisicamente e più lucidi mentalmente. Gs83

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