Chiara Rey

Founder Senior

Ci si chiede, soprattutto in questo periodo, "cosa si può fare". Ossia se ci possono essere soluzioni atte a contrastare l'andamento di questa pandemia, che direttamente o indirettamente purtroppo ci sta toccando tutti. Per me la soluzione è derivata dall'accettazione: non solo delle nuove regole imposte dal Governo Italiano per cercare di contenere la diffusione del virus, ma anche delle nuove modalità di vita, in famiglia, a casa, nei rapporti con i colleghi, che ora posso vedere solo "online". Chi aveva un'attività non di primaria importanza si è visto costretto a chiudere ed anche molti dipendenti proprio da oggi 25 marzo (termine ultimo per fermare anche le grandi produzioni non facenti parte dell'elenco Ateco delle attività essenziali) sono finalmente a casa. Ma il confronto con il tempo libero, dilatato forzatamente e improvvisamente, non è esattamente come quello che accogliamo con gioia nei periodi di vacanza. Anzi dalla maggior parte delle persone è vissuto come una privazione totale della propria libertà personale e quindi come una situazione molto stressante. Ne risentono maggiormente soprattutto le persone abituate ad una vita attiva, con molti contatti al di fuori delle mura domestiche, ed anche chi è abituato ad allenarsi e fare sport all'aperto, come i podisti e gli amanti delle due ruote. Alcuni amici sportivi hanno cercato di attrezzarsi in casa. Chi era abituato a fare palestra, non molla di certo e cerca di fare a casa ciò che era il suo allenamento quotidiano con i pesi e panche spesso improvvisate. Alcune persone si sono convertite ai corsi di fitness online (io sono una di quelle) e ci si sente così anche a condividere dei bei momenti e ci si sente meno soli di fronte "al nemico". Un po' più dura è invece per i runners, soprattutto per chi è abituato ad allenarsi sulle medie e lunghe distanze. Qualche biker ha optato per i rulli, su cui far comunque correre le ruote dell'amata bicicletta (mi hanno assicurato che non è assolutamente la stessa cosa e risulta piuttosto scomodo). Qualcuno si è fatto persino montare una bici da spinning in salotto o in camera da letto. Qualcuno usa il tapis roulant. Ma ripeto: non è assolutamente la stessa cosa. E tutti si lamentano. Il benessere derivante dall'attività all'aria aperta è ineguagliabile, soprattutto in primavera, con il sole già tiepido e l'aria ancora leggermente fresca. Ma nemmeno questo ci potrebbe consolare. Ora le temperature qui al Nord (ed anche al Sud purtroppo, visto le copiose nevicate in Puglia) sono tornate indietro a quelle invernali. Segno del destino? "State a casa... State a casa...!!" - Sembra dirci l'intero universo. Allora ci si deve armare solo di tanta pazienza, accettare questo segnale di stop e rimanere al coperto. Senza fermarsi del tutto però, è ovvio, e magari facendo anche altre attività a cui non eravamo più abituati. Una buona lettura, qualche hobby creativo che magari avevamo lasciato in disparte per "mancanza di tempo", iniziare un corso o un'attività online e magari anche un po' di movimento "alternativo", perchè no?Tante cose si possono fare. Ed io pure le sto riscoprendo. Mi sto guardando dentro. Mi collego spesso online con gli amici e seguo corsi di fitness e presentazioni. Sto persino lavorando online e per me è una grossa sorpresa, perchè è divertente e funziona! Ed in tutto questo mi sto ritrovando. Allora mi vengono in mente le parole dettate dai saggi di tanto tempo fa, in particolare un proverbio dei Nativi Comanche che diceva così: "Oh Grande Spirito, concedimi il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la serenità di accettare le cose che non posso cambiare". Parole che poi si ritrovano anche nella cosiddetta "Preghiera della serenità" (The serenity Prayer), che ebbe larga diffusione anche tra i cappellani m

Chiara Rey

Founder Senior

TESTO INTEGRALE dell'OMELIA del PAPA in tempo di EPIDEMIA

2020-03-27 20:28:35

Le parole toccanti e vere del Papa: "La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità.."

Chiara Rey

Founder Senior

☀️IL SOLE... Sempre il SOLE!!! ☀️ Studio dell'Università di Torino: assumere più vitamina D per ridurre il rischio di contagio

2020-03-27 00:19:59

Coronavirus: I primi dati raccolti in questi giorni indicano che i pazienti ricoverati presentano una elevatissima prevalenza di Ipovitaminosi D.

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