Chiara Rey
Founder Senior
"Uva turca" da non confondersi con il sambuco. Phytolacca americana L. Sinonimo: Phytolacca decandra Nome comune: uva turca, cremesina, uva da colore, amaranto Common name: pokeweed Nome locale: pignuzziello Descrizione: pianta perenne, erba a forma di arbusto, dimensioni tra 1 e 3 m. Fusto eretto, glabro, spesso arrossato, legnoso alla base. Foglie alterne, lanceolate, lunghe fino a 40 cm, con picciuolo di 1-2 cm. Fiori pentameri, colore da bianco a rosato, in grappolo di circa 10-15 cm. Frutto a bacca, 5-10 mm di diametro, prima di colore verde poi porpora, infine nero-lucido a maturità. Semi reniformi-compressi, neri, in numero di 8-10. Habitat: cresce nell'intervallo altimetrico tra 0 e 350 m s.l.m. Margine delle strade, orti, incolti, ambienti disturbati. Periodo di fioritura: Luglio-Ottobre Note: comune nei Monti Lattari, in penisola sorrentinanei e isola di Capri. Pianta tossica, evitare la raccolta. Specie alloctona, originaria del continente americano, inizialmente coltivata per le bacche, le mature erano usate per tingere il vino, poi inselvatichita. Tende a diventare invasiva nei coltivi abbandonati e negli ambienti molto degradati. Questo è quanto riporta ufficialmente la nomenclatura botanica. Ha molti nomi la Phytolacca americana, pianta invasiva dell’America del Nord, che veniva utilizzata dai nativi come pianta officinale. “Uva turca” non si sa perché, ma penso che derivi dall’abitudine di chiamare “turco” tutto ciò che viene da lontano (ne sa qualcosa il mais, che alla sua prima comparsa in Italia fu chiamato “granoturco”). Gli altri nomi sono uva da colore, cremesina, erba dell’inchiostro, vite di Spagna, spinacio delle Virginia. Dai frutti si ottiene un inchiostro rosso e una tintura utilizzata per la lana, per cui Phytolacca sta semplicemente per tintura vegetale, concetto che si ritrova nel nome francese di “teinturière”, mentre un riferimento al colore è mantenuto nel tedesco “kermesbeere”, bacca del chermes, e nello spagnolo “hierba carmín”, erba carminio. La fitolacca è una pianta erbacea, a crescita quanto mai rapida, con fusto a sezione tetragonale, lignificato alla base, che presto può arrivare a superare i 2 m. I rami col tempo passano dal verde chiaro ad un caratteristico rosso violaceo. Le Sebbene molte parti della pianta siano velenose, in molti Paesi è diffuso l'uso alimentare delle giovani foglie e dei germogli, che vanno consumati dopo averli bolliti cambiando più volte l'acqua. La fitolacca è in effetti catalogata fra le piante medicinali: è un’erba amara, alterativa, catartica, lievemente ipnotica, insetticida e purgativa; riduce le infiammazioni, stimola i sistemi immunitario e linfatico e libera dalle tossine. La radice, per l'alto contenuto di saponine, è stata sfruttata per produrre sapone. Per ulteriori informazioni sulla fitolacca e sulle sue proprietà, vi rimando ad un articolo che ho letto con molto interesse: https://uomomedicina.it/sciamano-medicina/fitolacca-rimedio-naturale
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Cespuglio di more selvatiche...
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