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Lo sapevate che… corruzione elettorale, raccomandazioni, votazioni pilotate, appropriazione di denaro pubblico erano all’ordine del giorno nell’Antica Roma.
I romani erano assai ingegnosi nel escogitare delle truffe ai danni dello stato. Marco Postumio faceva affondare di proposito vecchie navi, dopo averle caricate di merci di poco valore, per richiedere allo stato l'indennizzo di un valore dieci volte superiore.
Ma la corruzione più feroce riguardava la politica. I voti prima di una campagna elettorale erano letteralmente “comprati” sia attraverso “bustarelle e tangenti” sia attraverso l’offerta di banchetti, di posti a teatro, di spettacoli di gladiatori che venivano organizzati da un candidato per accattivarsi il favore del popolo. Verre distribuì 300.000 sesterzi per essere eletto pretore, altri invece ingaggiavano dei “professionisti” (antesignani delle moderne agenzie di stampa) che sapevano come manipolare le folle e all’occorrenza intimidirle.
Più erano disonesti però, più avevano bisogno di apparire onesti. «Vi presentate al mondo come se foste dei campioni di onestà, i difensori degli antichi costumi… ma siete soltanto degli ipocriti! Io ero uno di voi. Il nobile Servio Silla tiene nei suoi libri paga etère greche, cortigiane e ballerini. Ai più avvenenti dà uno stipendium di trecento assi, il doppio di quanto guadagna un legionario. Gaio Antonio Ibrida ha intascato i soldi destinati all’erario, mentre l’integerrimo Marco Emilio Scauro paga dei mercenari affinché depredino dalle città greche i tesori che poi espone nelle sue ville. Città in vendita! Ecco cos’è Roma. Rinfacciate a me di aver manomesso il mio processo, ma non c’è un processo che sia equo, un giudice che non sia corrotto, una causa che non venga vinta a suon di denari e accordi sottobanco.»
Professor X, tratto dal mio romanzo Clodio che ho firmato come G.Middei. Potete trovarlo nelle librerie Feltrinelli o a questo link: https://amzn.to/3twdkBK
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La cucina economica: quella che scaldava le case del passato, quella con cui si cucinava, quella dove si mettevano ad asciugare i panni, quella dove si facevano le caldarroste, quella dove si mettevano sul piano le bucce di arancia, quella che sapeva di amore e di famiglia... ❤
(Fonte: Atmosfere del passato)