Ciao, mi chiamo Coronavirus. Lo so che non sono gradito. Avete già sentito parlare di me, avete già avuto modo di sapere di me. Da qualche mese, infatti, sono sceso tra di voi, in mezzo a voi, dentro di voi. Ma sin qui non mi ero ancora presentato. Avete detto tutto ed il contrario di tutto su di me. In verità io sono qui con un solo scopo, con l’unico scopo di portare confusione e quindi un cambiamento profondo in questa società impazzita. Mi spiace per ciò che sta avvenendo per mia responsabilità, ma non potevo muovermi diversamente.
Da tempo l’Universo sta osservando ciò che avviene sulla Terra. Pare un pianeta dove la follia sta decisamente dilagando, e da troppo tempo. Un pianeta meraviglioso, forse il più bello di tutte le galassie presenti, ma che continua ad essere motivo di conflitti, di guerre, di ingiustizie e di violenza tra gli esseri umani che lo popolano, verso i propri simili e verso le altre specie. Qui la vita dovrebbe scorrere nell’Amore, nella Pace. La Terra offre tantissime meraviglie. Dona tutto quello di cui tutte le specie che la popolano hanno necessità. Le genti dovrebbero vivere in perfetta sintonia con la natura e in armonia tra loro. Invece, i suoi principali abitanti, gli umani, si stanno spingendo oltre il buon senso, oltre qualunque etica. Paesi che vivono in guerra da tanti anni, altri che collassano nella miseria perché depredati delle risorse primarie e indispensabili alla vita. Altri che si gonfiano di denaro guidati da governi onnipotenti che schiavizzano altri popoli, che stabiliscono regole anche per altri. Prepotenza che pare non avere limiti. Specie animali spremute e asservite all’opulenza ed all’avidità di persone senza scrupoli che guardano solo al Dio denaro. Foreste intere desertificate. Mari pieni di plastica. Sostanze radioattive sotterrate vicino a centri abitati, a case e scuole. Aria irrespirabile. Una corsa folle verso mete, ricchezze che non guardano negli occhi di nessuno. Bambini sfruttati in miniere, donne costrette a vivere come schiave del sesso, popoli interi costretti a produrre “benessere” per altri, nell’umiliazione e nella povertà. Da troppo tempo. E degli animali, che dire? Allevamenti intensivi dove povere bestie, chiuse all’ingrasso in pochi centimetri, servono per poi saziare altrettanti umani all’ingrasso, a loro volta. La politica asservita all’economia che governa il mondo. Alla grande Finanza. E la chiamate globalizzazione? Progresso? Civilizzazione?
Ecco perché sono venuto sulla terra.
Io sono qui per portare ognuno di voi alla riflessione, ad un livello di coscienza superiore, ad una evoluzione che contempli il rispetto di ogni essere vivente, indipendentemente dal destino che gli spetta. Sono qui per darvi l’opportunità di cambiare molte cose. Io sono l’espressione chiara, tangibile ed invisibile che il male è parte di una cultura corrotta, di un mondo malato che deve fermarsi un attimo per curarsi. E l’unico modo è constringervi a stare un po’ di tempo soli. In quarantena. Una sorta di punizione che fermi la vostra folle corsa verso un destino che potrebbe portarvi all’estinzione. Da quanto tempo non vi fermate a guardare negli occhi i vostri figli? Da quanto non guardate il mare, le montagne pensando alle meraviglie che offrono gratuitamente? Da quanto non dite col cuore, e davvero, a qualcuno che lo amate? Ebbene, ogni volta che non lo fate non lo dite a voi stessi. Ogni volta che fate del male agli altri lo fate anche a voi. Ogni volta che pensate che quello che succede non è anche vostra responsabilità, siete fuori strada.
Cogliete l’opportunità di pensare ad un futuro davvero migliore, cominciate a guardarvi dentro, pensate per davvero ad un mondo in cui i princìpi dell’amore, della solidarietà e del rispetto non sono solo parole, ma segno di vera civiltà.
Allora, facilmente, me ne andrò.
Dott. Michele Guandalini