"E' impossibile diventare consapevoli camminando chissà dove insieme ad una folla dei dormienti, è impossibile diventare liberi sperando in un caso, è impossibile acquisire la forza andando con il flusso".
G.Gurjiev
LA GENTE NON CREDE NELLA PROPRIA MORTE
Secondo gli scienziati israeliani che hanno studiato l'argomento, il nostro cervello fa di tutto per proteggerci dalla paura, facendoci credere che il triste evento capiterà a qualcun altro ma non a noi.
Questo meccanismo di protezione è molto importate per il nostro benessere (qui e ora), e può scattare già nell'infanzia, appena iniziamo a capire che la morte è inevitabile.
Il dr. Dor-Ziderman scrive: "Nel momento in cui pensiamo al futuro iniziamo a comprendere che prima o dopo saremo morti. E questo contraddice la nostra biologia che è mirata alla sopravvivenza".
Studiando la percezione della morte da parte del nostro cervello il dr. Dor-Ziderman e i colleghi hanno creato un test sul meccanismo del segnali del cervello. I 24 volontari dovevano visionare i volti umani, compresi i loro. Sotto apparivano delle scritte collegate con la morte.
Il risultato: quando la persona riconosceva se stessa nell'immagine il suo cervello staccava il sistema delle previsioni rifiutandosi di accettare la propria morte.