Alice Re

Top Founder Senior

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Come calibrare la batteria del tuo telefono Android (e perché è importante). Tutti i prodotti tecnologici sono soggetti a rottura o alla perdita di prestazioni man mano che passa il tempo. È semplicemente così, e non c’è nulla che possiamo fare… tranne migliorare al massimo possibile il loro periodo di utilizzo. Come ad esempio succede con le batterie dei telefoni cellulari. Secondo gli esperti, è consigliabile svolgere questa procedura ogni tre o sei mesi. Pertanto, non lasciare passare l’opportunità di far vivere un po’ di più la tua batteria e il tuo telefono. A proposito, la cosa migliore è farlo di notte (soprattutto consumare la batteria prima di andare a letto e farle rilasciare l’energia mentre dormiamo). Mentre Apple insiste molto sulla necessità di calibrare la batteria dello smartphone, non viene fatto lo stesso per i terminali Android. Si potrebbe pensare che il motivo è che la procedura non riguarda questo tipo di batterie, l’unica verità è che tutte sono esposte a questi problemi, per cui è necessario calibrarla. Calibrare la batteria serve ad allinearla con quanto indicato dal sistema operativo. Ti è mai capitato di vedere un 45% di batteria che diventa all’improvviso un 7%? Questo capita proprio perché non è calibrata. È molto importante svolgere di tanto in tanto la procedura di calibrazione, visto che in questo modo faremo sì che la nostra batteria abbia una maggiore vita utile e riusciremo a garantire i suoi tempi di ricarica. Calibrare la batteria è più facile di quanto sembra. Non sono necessarie nozioni di informatica né nulla di simile, serve solo un po’ di tempo libero e la pazienza necessaria a compiere l’azione (soprattutto quest’ultima). La prima cosa da fare è caricare la batteria del nostro telefono cellulare fino al 100%. Assicurati bene di farla arrivare a questa soglia, perché è necessario. Dopo averlo fatto, usa il terminale normalmente fino a far esaurire la batteria; punto importante: fai in modo che il telefono si spenga da solo, cioè non dovrai premere alcun pulsante, anche se lo vedi al 1% o 2% di batteria. Quando il telefono si sarà spento da solo, il passo successivo è attendere tra quattro e sei ore per fargli rilasciare la chiamata “energia residua”. Questo termine si riferisce ai resti di carica che potrebbero essere rimasti dopo la precedente ricarica. E sì, è una cosa molto comune. Allo scadere di questo tempo supplementare, rimane solo un ultimo passo: caricare nuovamente il telefono fino al 100%. Di nuovo, assicurati che arrivi al 100% della batteria, non vale togliere il cavo al 98%, perché così stiamo compromettendo la procedura di calibrazione e sarebbe necessario ripeterla daccapo (e sarebbe proprio un peccato, quando basterebbe aspettare qualche minuto in più). Non appena sarà arrivato al 100%, basta accendere il telefono e usarlo. articolo completo https://it.softonic.com/articoli/come-calibrare-la-batteria-del-tuo-telefono-android-e-perche-e-importante?utm_medium=push&utm_source=softonic&utm_campaign=4a75db5b-2db7-48d1-a90a-c5a6febc648d&utm_content=

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su segnalazione vorrei parlarvi di Trevor Horn.. in un post precedente l'ho menzionato come meteora nel caso del gruppo Buggles che pubblicò Video Killed the Radio Star, ma meteora fu solamente in questa occasione perchè la sua carriera è davvero degna di nota! ecco la sua storia.. Dopo aver suonato per qualche tempo in un'orchestra jazz e aver prodotto alcuni artisti di scarso rilievo, Horn ottiene un grandissimo successo quando fonda il gruppo chiamato Buggles con Geoff Downes, realizzando il fortunatissimo singolo Video Killed the Radio Star e l'album The Age of Plastic. Nel 1979, Horn e Downes entrano nella storica band progressive degli Yes, di cui Horn diviene il cantante (sostituendo Jon Anderson) e Downes il tastierista (al posto di Rick Wakeman). La sua permanenza nel gruppo è tuttavia limitata al solo album Drama (dove, in un brano, suona il basso). Verso la fine del 1980, dopo la pubblicazione di Drama e la promozione del tour, Horn lascia gli Yes (che in ogni caso erano in procinto di sciogliersi) per concentrarsi sulla sua attività di produttore. In quello stesso periodo completa anche (quasi completamente da solo) il secondo album dei Buggles, Adventures in Modern Recording. Dopo Adventures, Horn si dedica esclusivamente alla produzione discografica, con la sola eccezione della sua partecipazione alla concept band Art of Noise. Non di rado contribuisce come musicista agli album di cui è produttore. Fra gli artisti prodotti da Horn si possono citare: gli Yes (con i due album successivi a Drama, 90125 e Big Generator); Pet Shop Boys, LeAnn Rimes, Frankie Goes to Hollywood, Malcolm McLaren, ABC, Grace Jones, Seal, Propaganda, Dollar, Tina Turner, Lisa Stansfield, Tom Jones, Paul McCartney, Mike Oldfield, Simple Minds, Marc Almond, Genesis, Charlotte Church, t.A.T.u. e Belle & Sebastian. Infine, contribuisce alla produzione del grande successo della Band Aid Do They Know It's Christmas. Nel 1983, Horn è cofondatore dell'etichetta discografica ZTT Records. Nel 1996 riceve il premio Grammy per il secondo album di Seal. Nel 2006 produce l'album dei Pet Shop Boys intitolato Fundamental; sempre nel 2006 prende parte ad un concerto del duo, dirigendo l'orchestra, la quale esibizione venne poi incisa nel primo album live del duo Concrete. La collaborazione fra Horn e i Pet Shop Boys ha avuto origine nel 1988, durante la produzione del loro album Introspective, in particolare dei brani Left to My Own Devices e It's Alright. Nel luglio 2009 conclude la produzione del nuovo album di Robbie Williams intitolato Reality Killed the Video Star, in uscita il 9 novembre dello stesso anno. Nel 2013 cura gli arrangiamenti di 4 canzoni presenti nel nuovo album di Renato Zero intitolato Amo (ovvero Chiedi di me, Una canzone da cantare avrai, Tutto inizia sempre da un sì e Vola alto) e 1 nel seguito Amo - Capitolo II (Alla fine). Nel 2014 cura gli arrangiamenti di quello che sarà il nuovo album antologico degli Spandau Ballet The Best of Spandau Ballet con tre inediti invece nel 2015 uscirà il nuovo album degli Spandau Ballet con brani inediti che uscirà dopo il Tour Europeo del Gruppo curato da Trevor Horn. fonte wikipedia

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Ho imparato che si deve ringraziare chi attratto sulle prime, poi recalcitrante sulle... seconde, si allontana dalla offerta del nostro amore. Poiché ci costringe a riprenderci la parte migliore di noi, quella che avevamo riconosciuto in lui e che non sapevamo fosse nostra. Riconoscere è conoscere chi siamo. Questo è il dono che rimane a noi. A chi se ne va, incapace o timoroso di godere della sua immagine riflessa all’eccellenza, resta un se, piantato come un chiodo in gola per il resto dei suoi pensieri. E una nostalgia infinita. Cit. Rosanna Marani

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