Pietro Scala

Founder Starter

Ho brevemente esposto la visione 'sciamanica tibetana' dei 5 elementi solo per farvi vedere una parte di quanto sia importante vivere in equilibrio con la natura in cui viviamo. Non intendo, per adesso, addentrarmi in spiegazioni più dettagliate, in quanto questo richiederebbe parecchio tempo. Lo scopo è quello di illustrarvi alcuni punti poco conosciuti delle vie tibetane alla propria realizzazione. In questo caso ho parlato di 'sciamanesimo tibetano' cosa che non esiste assolutamente, perché nella cultura tibetana non esiste lo sciamanesimo. Questi insegnamenti fanno parte dell'antica tradizione Bon, che è precedente al buddhismo, ma che con il tempo, molte delle pratiche e tradizioni Bon sono state inserite nel buddhismo. Attualmente, il Bon rimane una via molto seguita in Tibet, malgrado la storia ci dica che alcuni grandi rettori del Tibet abbiano fatto di tutto per scalzarla definitivamente, anche con atti di guerra e di sterminio dei credenti Bon. Fa parte della intrinseca storia del Tibet, ne è parte integrante, ed il buddhismo, che in precedenza ne ha ostacolato l'esistenza, con il tempo ne ha acquisto le sue peculiarità. La ricerca storica delle origini delle tradizioni Bon, hanno portato alla luce molte cose che non si sapevano, come ad esempio i molti simbolismi che sono stati presi e riportati nel buddhismo di sana pianta. Alcuni profondi insegnamenti che oggi troviamo nel buddhismo, provengono dalla tradizione Bon. I monaci Bon, al giorno d'oggi, sono pochi, e sono inseriti nell'ambito del buddhismo, pur mantenendo degli insegnamenti molto particolari e potenti. Non voglio entrare in polemiche sterili, ma ad esempio, la tradizione Dzog-chen è considerata di tradizione Bon, così come le pratiche del Tummo. La loro particolarità è che hanno tradizioni molto legate all'ambiente, alla natura, e questo ci porta a considerare anche la loro presenza nella Medicina Tibetana. La medicina che cura con lo spirito e con i componenti estratti da minerali, erbe, piante, acqua e così via. Portando un paragone con la nostra civiltà occidentale, loro hanno sempre fatto quello che si è fatto ovunque, curarsi con gli spiriti, con la preghiera e con i frutti della terra. Cosa che per molti anni è stata denigrata dalla Scienza Ufficiale, ma che il popolo non ha mai dimenticato, tanto che oggi stanno diventando sempre più importanti e diffuse le medicine 'naturali' anche in occidente. Abbiamo voluto evolverci verso una Scienza che ha volutamente escluso dalla cultura e dalla conoscenza, tutte quelle pratiche curative che per migliaia di anni hanno fatto parte delle tradizioni di ogni paese. La Scienza ha cercato di denigrare in tutti i modi quanto per secoli e secoli abbiamo usato per curarci. Però è grazie alla Scienza che oggi abbiamo cure che ci salvano la vita, è grazie alla Scienza che malattie sicuramente mortali, ci permettono di vivere. Il sunto è che minerali, erbe e aiuti spirituali, da soli, possono non bastare, ma è anche vero che la Scienza, le medicine chimiche, e lo stare per mesi in un ospedale possono non bastare. L'incontro sereno tra Scienza e Tradizione dovrebbe essere la soluzione migliore per curare. L'esperienza dei curatori e dei ricercatori scientifici potrebbe dare una svolta etica potente alla nuova medicina, e portarci a fidarci delle cure che riceviamo, potendo anche scegliere se vogliamo una pillola chimica o un infuso di erbe con gli stessi principi attivi. Eliminare le Tradizioni di ogni popolo è una aberrazione che distrugge le nostre radici, e non possiamo permetterlo. E' necessario costruire un nuovo modo di essere e di vivere, portando alla luce una nuova Etica, specialmente in chi detiene la possibilità di cambiare e di aiutare il mondo. E se questi non hanno tempo, allora tocca a noi promuovere un nuovo modo di esistere e di vivere in un mondo che rispetta la Natura. La Natura intesa come il tutto, noi compresi.

Pietro Scala

Founder Starter

Terra - Quando l’elemento Terra è in equilibrio in noi, ci sentiamo stabili, saldi, fiduciosi. Non siamo né troppo pesanti né leggeri. Siamo ben radicati nella nostra esperienza. Non è facile che qualcosa ci faccia perdere l’equilibrio né che perdiamo il contatto con ciò che è importante. La conoscenza non va persa. Abbiamo il senso di responsabilità e siamo capaci di essere indipendenti. La dimensione più alta di questa qualità è l’essere radicato nel puro essere. Se la Terra è in eccesso, siamo lenti e pesanti, ottusi, pigri e confusi. Troppo massicci, incapaci di muoverci. Il pensiero pesante, limitato e manca di creatività. Troppa Terra può tramutarsi in depressione, paralisi o rassegnazione. Nella carriera, nei rapporti personali o nelle pratiche spirituali si traduce in rassegnazione. Allora diventa difficile operare un cambiamento, ci identifichiamo con i problemi e questi ci appaiono molto concreti. Ci piace dormire, durante le meditazioni ci appisoliamo e non ricordiamo i sogni. Alla Terra appartengono la solidità, la pesantezza, la solidità, la compattezza e la gravità. La Terra può essere ricca e fertile quando si trova in armonia con gli altri elementi, quando c’è sufficiente calore, umidità ed aria buona.

Pietro Scala

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Fuoco - L’aspetto positivo del Fuoco è la capacità di creare, di avviare progetti a tutti i livelli e di portare a compimento ciò che la creatività mette in moto. L’intuizione è collegata al Fuoco, come l’entusiasmo e l’eccitazione. Quando il Fuoco è in equilibrio si prendono iniziative creative, si apporta felicità nel lavoro e realizzazione. E’ collegato ad una beatitudine e ad una gioia diverse dalla gioia dell’elemento Acqua, che riguarda l’accontentarsi e l’accettare. La gioia del Fuoco a che fare con l’entusiasmo e la beatitudine nel corpo e l’esperienza pratica. L’esperienza superiore del fuoco è la beatitudine dell’essere. Le persone con troppo fuoco tendono ad agitarsi facilmente, basta poco per accendere la loro irritabilità, possono attaccare in maniera impulsiva, senza pensare a quanto dicono o fanno. In genere, mancando di tolleranza, non sopportano religioni, razze o filosofie diverse dalla loro. Poiché il Fuoco è l’opposto della Terra, troppo fuoco si traduce in mancanza di solidità, i movimenti sono rapidi e c’è molta instabilità. E’ difficile per queste persone rimanere fermi, sedute per cinque minuti specialmente se l’elemento Acqua è scarso in loro. Se il Fuoco viene a mancare, mancano anche vitalità e creatività, non c’è piacere nel lavoro, non c’è entusiasmo e non accade nulla di nuovo. La vita diventa un’abitudine meccanica, l’esistenza diventa faticosa e pesante. L’equilibrio del Fuoco scalda il cuore di se stessi e di chi ci sta accanto.

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