Pietro Scala
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Punto focale - C’è un punto focale nell’entrare in contatto con l’infinito che è in noi. Non si riesce a comprendere bene in che cosa consiste, perché non abbiamo mai avuto indicazioni o insegnamenti su che cosa sia realmente questo punto focale. Se sei una persona che cerca una spiritualità interiore, un contatto con te stesso, sicuramente hai letto libri o ascoltato insegnamenti, oppure stai semplicemente cercando in te stesso di che cosa siamo fatti, chi siamo, perché siamo qui, e tutte quelle domande che tutti dovrebbero farsi, e che forse, prima o poi, ci facciamo a prescindere dalla nostra volontà. Viviamo in un mondo dove correre per ottenere degli utili è diventato il mantra principale. Non denigro il denaro in sé, serve per vivere, perché questa società funziona in questo modo, il denaro serve. Quello che dovrebbe essere il modo migliore di ottenerlo, è quello di dare agli altri ciò di cui hanno bisogno e ciò di cui siamo in grado di dare. Per dare è necessario avere, per avere è necessario apprendere. Si può dare il meglio di sé se siamo capaci di apprendere il meglio di noi stessi. Per comprendere il punto focale, il nostro centro, ci sono diversi approcci, ma anche in questo caso, gli insegnanti, insegnano ciò che hanno, sapendo bene che ognuno di noi è diverso, e che ognuno di noi avrebbe bisogno di informazioni o insegnamenti mirati a ciò che siamo. Non si possono ottenere grandi risultati nel viaggio spirituali, se si partecipa soltanto a grandi incontri, con un maestro o insegnante e centinaio di partecipanti. In quel caso si può dare informazione, ma non insegnamento. L’incontro tra insegnante o maestro, deve avvenire per forza di cose, a tu per tu. Solo in quel caso le energie sono indirizzate perfettamente in un centro specifico, ad una specifica persona, con il suo carattere, il suo modo di essere, le sue capacità ed in perfetta sintonia con chi ti sta aiutando.
Pietro Scala
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Gli elementi della natura, per noi occidentali, sono quattro. Terra, Aria, Acqua e Fuoco. Nella tradizione tibetana, e forse di buona parte dell'Oriente, Sono cinque. Ai quattro precedenti, viene aggiunto lo Spazio. Secondo loro, i quattro elementi senza il quinto non potrebbero esistere, perché mancherebbe lo Spazio per contenerli. Così, in tutti i testi buddhisti, si parla di Cinque Elementi. I Cinque Elementi sono portati in analogia con gli elementi nell'ambiente naturale e usati come metafore fondamentali per descrivere le forze interne e le forze esterne. Ad esempio: La Terra è la solidità; l'Acqua è la coesione; il Fuoco la temperatura; l'Aria il moto; lo Spazio la dimensione cosmica che accoglie gli altri. I Cinque Elementi vengono messi in relazione anche con moltissime altre situazioni e materie. Dai Cinque Elementi derivano i Cinque Sensi e i cinque campi dell'esperienza sensoriale; le cinque emozioni negative e le cinque saggezze; i cinque prana primari o energie vitali e così via.
Pietro Scala
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