Pietro Scala

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Pietro Scala

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Non siamo gli stessi “Nessuno maturò benevolenza e compassione quanto Buddha, durante la sua epoca. Il malvagio Devadatta era un cugino di Buddha, sempre invidioso del maestro e perennemente impegnato a metterlo in cattiva luce; era persino disposto ad ucciderlo. Un giorno, mentre Buddha stava tranquillamente passeggiando, il cugino Devadatta gli lanciò addosso un’enorme roccia dalla cima di una collina. La pietra cadde a fianco di Buddha, cosicché Devadatta non riuscì a porre fine ai giorni del cugino. Buddha, nonostante si fosse reso conto dell’accaduto, rimase impassibile, non perse nemmeno il sorriso. Qualche giorno dopo, Buddha incrociò suo cugino e lo salutò affettuosamente. Sorpreso, Devadatta gli chiese: «Non sei arrabbiato?». «Certo che no», lo rassicurò Buddha. Ancora sconcertato, Devadatta chiese: «E perché?». Buddha rispose: «Perché tu non sei più quello che ha lanciato la pietra e io non sono più quello che stava camminando quando la pietra è caduta».” “Per colui che sa vedere, tutto è temporaneo; per colui che sa amare, tutto è perdonabile”.

Pietro Scala

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Elemento Aria - L’aria è l’elemento del cambiamento. La persona che sviluppa l’elemento Aria riesce a trasformare il negativo in positivo. L’odio in Amore, la gelosia in apertura, l’avidità in generosità, l’orgoglio e l’egoismo in pace. Quando l’aria è in equilibrio, preoccupazioni e ansia aprono la strada a ciò che viene dopo trovando sempre una soluzione. L’equilibrio dell’aria ci permette di essere flessibili, ed anche quando le cose vanno male, si riesce sempre ad apprezzare altri aspetti dell’esperienza. L’elemento aria è il prana che sostiene la mente. Quando è disturbata, la mente non riesce a concentrarsi. C’è impazienza, difficoltà alla meditazione, impazienza e se l’elemento aria è troppo, sorgono interrogativi, non si riesce a stare nello stato meditativo e non si prova interesse per le pratiche meditative. L’equilibrio dell’elemento Aria ci porta ad andare verso nuove direzioni e ce lo permette, di osservare le cose con prospettive diverse, di accumulare conoscenze e alimentare particolari esperienze.

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