Pietro Scala

Founder Starter

Sardegna Tula è una cittadina di circa 1500 abitanti in provincia di Sassari. Qui si è svolta una delle tante storie che a sentirle, fanno bene al cuore. Un operaio, con moglie e due figli, si è trovato senza lavoro, e siccome la casa non era ancora stata pagata del tutto, si è trovato nella condizione di non poter pagare. Ha chiesto aiuto all'amministrazione, ma senza che si potesse fare nulla. Così, la banca, gli ha pignorato la casa e l'ha messa in vendita per soli 27000 euro. I cittadini, che sono venuti a conoscenza dei fatti, (non è difficile sapere quasi tutto di tutti in un piccolo centro) si sono mobilitati. Hanno indetto lotterie, organizzato feste e chiesto aiuto a tutti, riuscendo a raggiungere la cifra necessaria per comprare la casa e restituirla all'operaio. Accadono ancora cose buone in questo mondo. 💖

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Pietro Scala

Founder Starter

La mente vaga continuamente, non si ferma mai. Abbiamo montagne di pensieri che si accavallano, che si muovono, a volte cercano di seguire una logica, specialmente quando si lavora, o quando si vuole rimanere concentrati su un argomento. Eppure, se ci fate caso, anche nei momenti in cui siamo concentrati, si infiltrano pensieri che non c'entrano niente con quanto vogliamo perseguire. A volte sono come saette che ricacciamo indietro immediatamente, altre volte si insinuano nella mente fino a farci perdere la concentrazione e ci costringono, poi, a fare uno sforzo per ritornare all'obbiettivo. Sono invasioni continue e costanti che ci impediscono di avere una vera e totale concentrazione ma sono anche ingannevoli e dannosi per il percorso di logica che stiamo effettuando. Non gli diamo importanza, perché non ci afferrano completamente, ed anche quando ci lasciamo trascinare in esse per qualche istante o minuto, poi riprendiamo il nostro lavoro come se niente fosse accaduto. Ma è accaduto qualcosa. C'è stata un'invasione di pensieri in un percorso che doveva essere lineare e logico perché ci siamo concentrati in esso con tutto noi stessi per farlo bene. Una volta terminato il lavoro, lo osserviamo, e il più delle volte, lo approviamo, ne siamo fieri. Quando lo diamo agli altri però, ci accorgiamo che non abbiamo ottenuto il successo sperato, ci accorgiamo che malgrado i nostri sforzi, qualcosa non è piaciuta, qualcosa ha impedito che il nostro intento venga realizzato. Il costruire nella concentrazione, ha bisogno di sentire che quanto abbiamo fatto è ben fatto. Un giudizio che nasce soprattutto dallo sforzo fatto per realizzarlo. Eppure ne veniamo delusi. L'invasione di 'distrazioni' ha interrotto l'energia dinamica della creatività. Malgrado fossero pensieri lievi, malgrado ci siamo distratti qua e là per qualche minuto, questo ha modificato il flusso dell'energia che abbiamo incanalato inizialmente, quando abbiamo accettato di realizzare quel tale progetto. Abbiamo raggiunto l'obbiettivo solo in parte, manca qualche cosa che gli ha impedito di essere 'perfetto' Il problema però, non è il fatto che la mente inserisce pensieri che non centrano niente con il lavoro, il problema è che quando ci concentriamo su qualcosa, pretendiamo quasi di diventare quella cosa e soltanto quella cosa, dimenticando che noi non siamo e non possiamo essere mai una cosa sola. Combattiamo contro le 'distrazioni' e ci alteriamo se ne veniamo disturbati, considerandoli pensieri che non servono a nulla, almeno in quello che stiamo facendo, li scacciamo, ci irritiamo e ci costringiamo a ritornare all'esatto punto in cui eravamo. Ma quel punto non c'è più. Quell'istante è già passato. Riprendiamo a lavorare dal punto in cui ci ritorniamo e mai dal punto in cui eravamo. Quel pensiero, quella distrazione, ci ha portati avanti, ci ha portati in un altro ritmo, in un altro equilibrio, ma noi non abbiamo visto l'equilibrio, abbiamo visto la distrazione. Questo negare la presenza di un disturbo, ci ha già cambiati. La costrizione a riprendere la stessa posizione precedente, ci ha portati uno stress, un cambiamento, uno sforzo, anche se minimo, che ci ha portati via 'il filo del discorso'. Riprendiamo convinti di essere sempre su quel 'filo', ma è un altro, il filo precedente, si è spezzato. La creatività è cambiata. Ogni istante è un cambiamento, e quando il pensiero cambia, quando l'energia cambia, tutto cambia. La mente non è fatta per rimanere imprigionata in un solo pensiero, e fatta per creare pensieri costantemente. Non mantiene mai lo stesso ritmo. E' in perenne movimento. I pensieri disturbanti che distolgono dall'attenzione, non dovrebbero essere messi al bando, non dovrebbero essere eliminati con uno sforzo, non dovrebbero essere considerati automaticamente inutili. Nel buddhismo si insegna la Via di Mezzo. Ecco, la Via di Mezzo. Né scacciarli, né accettarli completamente. Se si sono presentati, è perché in quel momento avevano bisogno di esistere. Spesso i pensieri disturbanti, non sono altro che indicazioni che qualcosa non sta andando bene.

Pietro Scala

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Una curiosità che forse non tutti conoscono. Pigiando il taso win (la bandierina) + punto, si apre la finestra delle emoticon sulla pagina web in cui siete e le potete inserire. (non esagerate eh..) 💓💕💔🖤💜💙😉😉😉😍😍😍😂😂😂

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