Mamma Oggi

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La forza delle Nonne. In spiaggia una nonna attempata e visibilmente impedita fisicamente tiene per mano la sua nipotina. Ad un certo punto la piccola le chiede di entrare in acqua. La nonna si trascina, il mare è agitato e così cade in ginocchio. Stringendo a se la bimba, chiede aiuto a qualcuno che è sulla riva che riporta la donna sulla spiaggia. Non erano in alto mare e tutto si è risolto al meglio. Al supermercato incontro una nonna. "Oggi mi fa male il ginocchio, non riesco a camminare". Eppure non ha rinunciato alla gioia di tenere in casa la sua nipotina mentre i genitori lavorano. Non me ne vogliano gli uomini, ma é charo che le mamme/nonne hanno davvero una marcia in più.

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DEFINIZIONE DI UN FIGLIO “Un figlio è un essere che Dio ci ha prestato per fare un corso intensivo di come amare qualcuno più che noi stessi, di come cambiare i nostri peggiori difetti per dargli migliore esempio, per apprendere ad avere coraggio. Sì. È questo! Essere madre o padre è il più grande atto di coraggio che si possa fare, perché significa esporsi ad un altro tipo di dolore, il dolore dell’incertezza di stare agendo correttamente e della paura di perdere qualcuno tanto amato. Perdere? Come? Non è nostro. È stato solo un prestito. Il più grande e meraviglioso prestito, siccome i figli sono nostri solamente quando non possono prendersi cura di sé stessi. Dopo appartengono alla vita, al destino e alle loro proprie famiglie. Dio benedica sempre i nostri figli, perché a noi ci ha benedetto già con loro.” (Josè Saramago – Definizione di un figlio)

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Una giovane mamma, in cucina, preparava la cena con la mente totalmente concentrata su ciò che stava facendo: preparare le patatine fritte. Stava lavorando sodo proprio per preparare un piatto che i bambini avrebbero apprezzato molto. Le patatine fritte era il piatto preferito dei bambini. Il bambino più piccolo di quattro anni aveva avuto una intensa giornata alla scuola materna e raccontava alla mamma quello che aveva fatto. La mamma gli rispondeva distrattamente con monosillabi e borbottii. Qualche istante dopo si sentì tirare la gonna e udì: “Mamma”. La donna accennò di sì col capo e borbottò anche qualche parola. Sentì altri strattoni alla gonna e di nuovo: “Mamma!”. Gli rispose ancora una volta brevemente e continuò imperterrita a sbucciare le patate. Passarono cinque minuti. Il bambino si attaccò alla gonna della mamma e tirò con tutte le sue forze. La donna fu costretta a chinarsi verso il figlio. Il bambino le prese il volto fra le manine paffute, lo portò davanti al proprio viso e disse: “Mamma, ascoltami con gli occhi!”. (Bruno Ferrero - da "Piccole storie per l’anima")

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