Luigi eugenio Stanco
< 5/102 > Da grande seminerà il terrore tra le prede con la sua corsa da record. Ma fino ad allora, questo cucciolo di ghepardo (Acinonyx jubatus) fotografato in Sudafrica farà meglio a guardarsi le spalle. Quando la madre si allontana per cacciare, infatti, i piccoli della sua specie finiscono spesso tra le grinfie dei leoni, e la mortalità infantile può raggiungere picchi del 90%. Per sopravvivere questi felini e le loro madri adottano tattiche degne di un marine: fino ai tre mesi di vita i cuccioli hanno la schiena ricoperta da una spessa pelliccia grigia, vaporosa come una criniera, che si dice serva a mimetizzarsi nell'erba. La madre, inoltre, sposta continuamente la cucciolata, cambiando giaciglio a distanza di pochi giorni per confondere i predatori. A difendere la famiglia non c'è il padre, che si incontra con la partner solo per accoppiarsi.
Luigi eugenio Stanco
< 4/102 > Un cucciolo di foca della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus) si rotola come un gatto a pochi centimetri dall’obiettivo di Su Keren, una fotografa naturalista americana. Ma nonostante le apparenze, la vita di questo piccolo pinnipede sarà tutt’altro che facile: a soli 30 giorni di vita la madre lo considererà abbastanza adulto da poter badare a se stesso e lo abbandonerà tra i ghiacci artici (anche i pinguini non se la passano bene: guarda qui). Per proteggersi dal freddo si affiderà al blubber, uno spesso strato di tessuto adiposo vascolarizzato che riscalda il sangue proveniente dagli strati del corpo più esterni e ridurrà al massimo la superficie corporea a contatto con il ghiaccio raccogliendo sotto al ventre le pinne anteriori e posteriori Nei cuccioli lo strato di blubber isolante è presente fin dalla nascita ed aumenta in volume durante l’allattamento: il latte di mamma foca è infatti formato per il 48% da grasso e permette al piccolo, che alla nascita pesa circa 10 kg, di aumentare fino a 2,5 kg al giorno.
Luigi eugenio Stanco