Luca Gallinelli

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Casetta fungo per effetti fatta a casa durante il coronavirus

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Perché si usa il CLA? A cosa serve? Al CLA vengono classicamente attribuite diverse funzioni biologiche, osservate per lo più su modelli sperimentali. Più precisamente, dalle prime indicazioni, oltre al ruolo nutrizionale, emergerebbero potenziali attività: anticancerogene; antitrombotiche; immunomodulatorie; antiobesigene; antidiabetiche. Tuttavia, nonostante il grandissimo numero di articoli pubblicati, la maggior parte della documentazione è stata ottenuta su modelli in vitro o animali, rendendo alquanto problematica l'interpretazione degli effetti di una specifica integrazione di CLA nell'uomo. A questo limite se ne aggiungono altri, derivanti dal ruolo pro-infiammatorio di alcuni isomeri di questo acido grasso. Proprietà ed Efficacia Quali benefici ha dimostrato il CLA nel corso degli studi? Come accennato, gran parte degli studi attualmente reperibili in letteratura descrivono gli effetti biologici del CLA su modelli sperimentali. Da questi studi emergerebbero funzioni preziose ma anche limiti degni di nota. CLA e cancro L'azione anticancerogena sembrerebbe espletarsi attraverso la modulazione del segnale apoptotico, sia su modelli in vitro che su modelli animali. Tale attività è stata osservata nei confronti di patologie neoplastiche a carico della mammella, del polmone e dell'intestino. Mancano ad oggi trials clinici significativi che mostrino questa capacità anche sull'uomo. CLA e salute cardiovascolare L'azione antitrombotica sembrerebbe garantita dalla capacità del CLA di modulare la sintesi di acido arachidonico e di molecole pro infiammatorie, come trombossani, leucotrieni ed alcune prostaglandine. Grazie a tale attività, il CLA presenterebbe un importante azione protettiva nei confronti dell'apparato cardiovascolare. CLA e immunità L'azione immunomodulatoria del CLA, attiva anche su individui sani, faciltierebbe la riduzione delle concentrazioni di immunoglobuline responsabili di reazioni allergiche (IgE), incrementando al contempo l'efficacia della risposta immunitaria specifica. Questo si tradurrebbe, da un lato, in un minor rischio di reazioni autoimmuni, e dall'altro in una protezione più efficace nei confronti di potenziali agenti patogeni. CLA e composizione corporea Il CLA si è guadagnato un posto rilevante nella dietetica sportiva, per il potenziale ruolo migliorativo nei confronti della composizione corporea. Entrando più nel dettaglio, si sarebbe osservata un'importante azione ripartitiva, responsabile di una diminuzione significativa dei livelli di massa grassa a favore di quella muscolare. Quest'azione, particolarmente evidente su modelli animali, dove i dosaggi utilizzati superano di gran lunga quelli applicabili all'uomo - si riduce drasticamente sugli umani, dove la perdita ponderale indotta dalla supplementazione con CLA si aggirerebbe intorno ai 90 g/settimana

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