LA BOTTEGA DELLE FATE
POLPE TINA E FORMA GINO Nella Valle di Emmen, comunemente chiamata dagli abitanti della Baviera Emmenthal, lavoravano in una locanda Tina e Gino. Dopo anni di duri sacrifici, decisero di prendersi una vacanza, riempirono due valigie belle grosse e partirono per tornare al caldo sole della Sicilia. Raggiunta la loro meravigliosa isola, riscoprirono i sapori di una volta, il fresco pomodoro accompagnato dal basilico, origano e menta creavano una soave comunione di gusto, Manzo, il macellaio diede loro del tritato fresco, pane e latte non potevano mancare e le spezie appena raccolte inondavano di profumo la cesta di vimini. "Quanto mi è mancata questa terra, vorrei non andarmene più", disse Tina e Gino l'abbraccio' forte, sostenendo con l'altro braccio tutte quelle meraviglie della terra che li ha visti nascere. Decisero di unire tutti quegli ingredienti, formando delle piccole palline che tuffarono nella passata di pomodoro e mentre si cucinavano lente, Tina e Gino guardarono il sole tramontare sul mare. Il silenzio parlò per loro. POLPETTINE DI RECUPERO INONDATE DI PASSATA VERACE ALLE SPEZIE DELL' ORTO
LA BOTTEGA DELLE FATE
ALLEGRIA Parte seconda Radio Deejay cresceva giorno dopo giorno sfornando talenti, dai nostri microfoni passarono moltissimi Grandi della musica internazionale che ho avuto l'immenso piacere di conoscere, dai Duran Duran agli Spandau Ballet, da Prince a George Michael e infiniti altri, ma avevamo anche i gioielli di casa. Claudio Cecchetto, aveva scoperto un ragazzo di 1 metro e 90 con lunghi capelli biondi che stava riscuotendo molti consensi anche dovuti al suo aspetto, a lui volle dedicare la sua etichetta discografica che apri i battenti al piano 4 di Via Massena, esattamente un piano sotto la radio, la Marton Corporation. People from Ibiza suonava in tutte le radio e noi avevamo il nostro cavallo di battaglia, ma alla scuderia si aggiunsero quasi in contemporanea altre due artiste destinate a cavalcare le prime posizioni di tutte le classifiche: Tracy Spencer e Sabrina Salerno. Una mattina, Cecchetto mi chiamò in ufficio e mi chiese di far parte del suo team discografico, quel giorno cambiò la mia prospettiva di lavoro, lasciai dopo pochi giorni la radio e mi trasferii al piano di sotto. Eravamo in pochissimi, quindi tutti facevano tutto, dalle promozioni alle stampe, dalle apparizioni televisive ai road manager per accompagnare gli artisti in tour.. Tempo dopo, una mattina, vidi entrare nel nostro studio discografico un ragazzo con la faccia da bambinone anch'esso altissimo e secco, indossava un chiodo nero ed un sorriso che contagiava. In quel momento, capii successivamente, che avrebbe segnato il passo generazionale della musica per cambiarla per sempre. "Piacere, Lorenzo" disse allungando verso di me la mano... Non perdete il seguito.. Al prossimo post! SCALOPPINE AL LIQUORE AMARETTO, CON PISELLINI AL PISTACCHIO.
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