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Farina di lino, proprietà e utilizzo La farina di lino, ricavata dalla macinazione dei semi di lino, è ricca di proteine e calcio. Utile in caso di reumatismi, è usata per fare torte e biscotti. La farina di lino si ricava macinando i semi della pianta del lino, nome scientifico Linum usitatissimum, un’erba annua della famiglia Linacee. Il lino viene coltivato in tutto il mondo, in Europa e in Egitto da almeno 5000 anni, e ne esistono diverse varietà con colorazioni che vanno dal bianco al giallo, rosa, cremisi e porpora, violetto o blu. Nel fusto della pianta sono presenti lunghi filamenti da cui si ricavano le fibre tessili. La farina di lino ha la consistenza di una polvere grossolana, solitamente di colore giallo bruno, untuosa al tatto. ● Proprietà e uso della farina di lino La farina di lino contiene una notevole quantità di proteine e calcio, pochi carboidrati e ferro, preziosi minerali, in particolare fosforo, rame, magnesio e manganese. Da un punto di vista nutrizionale la farina di lino è lassativa, emolliente per l’intestino, ricca di olio e omega 3 (acidi grassi benefici per il cuore e per le pareti cellulari), vitamine B1, B2, F, enzimi, fitormoni, pectine e lignani. I semi immersi in acqua diventano mucillaginosi perché le pareti esterne sono formate in prevalenza di sostanze pectiche, che a contatto con acqua si gonfiano moltissimo e diventano preziosi alleati dell'intestino. Studi hanno dimostrato che l'uso della farina di semi di lino può contribuire alla lotta contro il cancro alla prostata e al seno, diminuisce il livello di colesterolo nel sangue, migliora la salute dell'apparato digerente e contribuisce a migliorare la salute generale dell’organismo. l semi possono essere utilizzati anche per le affezioni dell'apparato respiratorio, per il catarro, raucedine, tosse e tracheiti. Impacchi, cataplasmi e fasciature sono utili in caso di reumatismi, slogature, ecchimosi e foruncolosi. ● I prodotti a base di farina di lino Con la farina di lino si possono fare molte cose, dal pane ai cataplasmi curativi. Si usa sia per i dolci (biscotti, torte, dolcetti) che per gli alimenti salati (pane, grissini, gallette). I semi di lino sono ottimi consumati in zuppe e in insalate. L’ideale sarebbe sfruttarne le proprietà emollienti lasciandoli a bagno o tritandoli. Si possono macinare in un macinino da caffè o in un macina spezie apposito. Altrimenti si può acquistare già pronta e fare attenzione alla conservazione: il contenitore deve essere scuro e dev’essere conservata possibilmente in frigorifero, in quanto, vista la quantità di olio contenuta, irrancidisce velocemente. L'olio di semi di lino è un altro prodotto che si ricava da questa pianta. L'olio è meglio aggiungerlo agli alimenti dopo che sono stati cotti, non è raccomandato per l'uso a durante la cottura. Scopri di più su: https://kaborelaura.goherbalife.com/it-it

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HAI REUMATISMO FARINA di lino lo devi usare

2019-11-05 06:05:44

Farina di lino, proprietà e utilizzoLa farina di lino, ricavata dalla macinazione dei semi di lino, è ricca di proteine e calcio. Utile in caso di reumatismi, è usata per fare torte e biscotti.La farina di lino si ricava macinando i semi della pianta del lino, nome scientifico Linum usitatissimum

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Reflusso gastroesofageo: sintomi, cause, rimedi e cura Il reflusso gastroesofageo è una condizione, a causa della quale il contenuto dello stomaco risale nell’esofago. Il fenomeno può diventare anche frequente e si accompagna a sintomi specifici, come bruciore o rigurgito acido. A volte si può avvertire una sensazione di dolore. Le cause sono di vario tipo e vanno rintracciate in un’anomalia della valvola inferiore, nell’ernia iatale o in altri fattori, che possono incidere pesantemente, come il sovrappeso, il diabete e una dieta scorretta. Si possono adottare dei rimedi comuni, per evitare di incorrere nel disturbo: dimagrire, fare attività fisica, evitare pasti abbondanti. In ogni caso è disponibile una cura, che, oltre a presupporre l’uso di determinati farmaci, si basi su delle modifiche nell’alimentazione e nello stile di vita. ● I sintomi I sintomi del reflusso gastroesofageo consistono nel bruciore e nel rigurgito acido. Il bruciore si manifesta nella parte alta dell’addome e nella zona dietro lo sterno. A volte insieme al bruciore ci può essere anche un’aumentata secrezione salivare, più frequente nelle ore dopo i pasti o di notte, quando il soggetto si trova ad essere sdraiato. Altre volte il disturbo determina il verificarsi di una sensazione dolorosa. In alcuni soggetti si può avere una forma di dispepsia, con fastidio nella parte alta dell’addome, senso di pienezza, nausea e vomito. Si può manifestare anche un quadro sintomatologico extra esofageo, con sintomi tipici come faringite e tosse da reflusso gastroesofageo, in abbinamento a bronchiti croniche, asma bronchiale, apnee notturne, alitosi e patologie che interessano il naso. ● Le cause Le cause del reflusso gastroesofageo possono consistere nel fatto che la valvola inferiore dell’esofago si rilascia quando non dovrebbe oppure nel fatto che l’esofago stesso è soggetto ad una scarsa motilità. A volte il tutto può essere ricondotto ad un’ernia iatale, lo scivolamento di una parte dello stomaco nel torace, attraverso il diaframma. Ci sono dei fattori che predispongono all’insorgenza del reflusso gastroesofageo. Fra questi, oltre ad una predisposizione genetica, vanno annoverati il sovrappeso e l’obesità, il diabete, il fumo, i farmaci che esercitano un’azione infiammatoria sull’esofago, come gli antinfiammatori non steroidei, i sali di ferro e di potassio. Fra i medicinali che possono causare questo problema ci sono anche quelli contro l’ansia e l’insonnia, come le benzodiazepine, e poi alcuni ipertensivi e i broncodilatatori. La dieta alimentare squilibrata può essere un’altra causa, specialmente quando si consumano cibi a base di grassi animali, pasti abbondanti, alcool, caffè, tè e cioccolato. ● I rimedi Prendendo in considerazione i rimedi per il reflusso gastroesofageo, ci si accorge che ci sono alcune regole che andrebbero rispettate. È importante dedicarsi con regolarità alla pratica di un’attività fisica, in modo da dimagrire se si è in sovrappeso. Bisognerebbe smettere di fumare, abolire il consumo di alcool, evitare di mangiare cioccolato e non fare pasti abbondanti, riducendo i cibi grassi, le spezie e le bevande gassate. Dopo mangiato, non ci si dovrebbe sdraiare o si dovrebbe dormire con il capo e il busto un po’ elevati. Andrebbe evitato anche di indossare cinture o abiti troppo stretti. ● La cura La cura per il reflusso gastroesofageo può consistere nel ricorso ad alcuni farmaci, prescritti in base alla terapia consigliata dal medico. Ci sono degli antisecretivi, anche se oggi vengono più utilizzati gli inibitori della pompa protonica, come l’omeprazolo, il pantoprazolo o l’esomeprazolo, che sono capaci di ridurre la secrezione acida da parte dello stomaco. Ci sono anche gli antiacidi, che spesso vengono assunti come situazione “tampone”, anche sotto forma di automedicazione, per ottenere un rapido sollievo dai sintomi. La cura fondamentale consiste, invece, in una corretta alimentazione e in uno stile di vita adeguato. Bisognerebbe evitare di mangiare alcuni cibi, come le carni grasse e quelle affumicate, gli insaccati, le uove fritte

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