Erik Ius

Founder Senior

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Esiste una intera branca del complottismo dedicata alle multinazionali. Il meccanismo psicologico alla base è semplice ed efficace. Si prende la “multinazionale cattiva” (in questo caso McDonald’s), e si espone un “oscuro segreto che potrebbe danneggiare tutti noi”. Lo si espone su Internet e si aspetta che la cosa diventi super virale tra i 50enni indignati di Facebook. Per questa notizia voglio ringraziare gli amici di @megic_pizza che pubblicano ogni giorno notizie e curiosità sul mondo del cibo! Vi consiglio vivamente di farci un salto se vi interessano altri complotti, segreti e curiosità su multinazionali e cibi che mangiamo tutti i giorni. Ma tornando a noi, come alcuni di voi sapranno, poco tempo fa è uscita la notiziona riguardo gli hamburger del McDonald’s. Dopo alcuni studi, fatti chissà dove, è emerso che sono composti solo dal 15% di carne e dall’85% di ammoniaca e altre sostanze poco chiare. Tutto questo è nato diversi anni fa, quando qualche furbo disinformatore ha giocato un brutto scherzo al popolo dell’internet, facendo sapere a tutti che negli hamburger vi era il pericolosissimo idrossido di ammonio. Questa apparente arma biologica non è altro che un semplice conservante, presente praticamente ovunque, in suo nome nelle etichette è “E 527”. Ma se qualche anno fa ci si limitava a questo tipo di allarmismo, da poco qualcuno ha ripreso la stessa bufala ma ha gonfiato le cifre, arrivando a sostenere che gli hamburger sono per l’85% composti da ammoniaca, costosi additivi dannosi e qualunque altra cosa fuorché carne

Erik Ius

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Sembrerà il solito titolo da testata giornalistica acchiappalike, ma in realtà quelli che sta succedendo non si può spiegare con altre parole. È una vera e propria catastrofe ambientale: da 16 giorni consecutivi l’Amazzonia, il più grande polmone verde del pianeta Terra, è in fiamme, chilometri e chilometri di foresta vengono inceneriti ogni minuto e centinaia di specie animali stanno morendo tra le fiamme in questo esatto momento. A dare l’allarme sono gli scienziati dell’Inpe, l’Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile. Secondo le rilevazioni dei suoi satelliti, da gennaio ad agosto del 2019 c’è stato un aumento dell’83% degli incendi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una coincidenza temporale che ha portato molti a puntare il dito sul presidente del Brasile Jair Bolsonaro, ufficialmente insediato proprio da gennaio 2019 e notoriamente vicino ai latifondisti che hanno interesse allo sfruttamento intensivo e al disboscamento delle foreste. Oltre agli incendi, infatti, da quando Bolsonaro è salito al potere i ritmi di disboscamento della foresta amazzonica hanno registrato un più 67% rispetto all’anno precedente. E i media in tutto ciò? Non se ne parla, o meglio, non ne vogliono parlare. Ma questo fino ad oggi, dopo che il web ha creato un vero e proprio boato di sdegno verso chi dovrebbe fare informazione. Fa rabbrividire sapere cosa stiamo perdendo, date un’occhiata su Twitter ai post con l’hashtag #PrayForAmazonia

Erik Ius

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Oggi, 29 luglio l'uomo ha utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra poteva rigenerare nel 2019. Lo scrive sul suo sito il Global Footprint Network, l'organizzazione di ricerca internazionale che tiene la contabilità dello sfruttamento delle risorse naturali (la cosiddetta "impronta ecologica" dell'uomo). Il giorno del sovrasfruttamento (in inglese, Earth Overshoot Day) segna la data in cui il consumo di risorse da parte dell'uomo eccede ciò che gli ecosistemi della Terra sono in grado di rigenerare per quell'anno. Da quel giorno, l'umanità comincia a consumare più di quello che il pianeta riesce a riformare durante l'anno, bruciando risorse del futuro. Secondo il Global Footprint Network, l'Italia ha raggiunto il suo Overshoot Day 2019 già il 15 maggio. Per soddisfare i consumi degli italiani, servono le risorse di 4,7 paesi come l'Italia. In media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti. In termini assoluti, il paese che consuma di più sono gli Stati Uniti. Se tutto il mondo consumasse come loro, servirebbero le risorse di 5 pianeti

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