Erik Ius

Founder Senior

Erik Ius

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Lo sapevi?

2018-06-20 08:51:53

Tra le varie perle di inizio Novecento non può mancare la ricerca effettuata nel 1907 dal dottor Duncan MacDougall per determinare il peso dell’anima. Lo scienziato supponeva che l’anima fosse materiale, che avesse massa, e che pertanto il suo peso potesse essere misurato fisicamente ponendo individui prossimi al trapasso su una bilancia e registrando la differenza di peso prima e dopo la morte. Per questa ricerca costruì egli stesso un delicatissimo strumento con scala ad once, collegato ad un letto sul quale collocò fino a 6 pazienti (se così si possono definire). Incredibilmente trasse la conclusione che il peso dell’anima fosse di 21 grammi, la differenza media di peso tra le varie misurazioni. Rafforzò la sua tesi ripetendo l’esperimento su 15 cani (probabilmente avvelenati per poterli tener buoni) e constatando come non vi fosse alcuna cambiamento da prima a dopo la morte, per il semplice fatto che i cani non avevano un’anima, prerogativa umana (secondo la dottrina cristiana, alla quale MacDougall credeva). Quando i risultati della ricerca furono pubblicati, sul Journal of the American Society for Psychical Research, sull’American Medicine e sul New York Times, il dibattito si accese nell’opinione specialistica e pubblica, e forti critiche giunsero all’operato di MacDougall. La veridicità dell’esperimento era ovviamente minata da parecchi errori. Il numero di casi esaminati era di soli 6, troppo pochi per poter costituire un campionario sufficiente, a cui bisogna aggiungere la difficoltà nel determinare l’esatto momento del trapasso, ma soprattutto il fatto che neppure i pochi esperimenti compiuti diedero ragione delle conclusioni del dottore: due casi furono dichiarati invalidi (in entrambe le situazioni la bilancia non era riuscita a registrare il risultato) e dei rimanenti solo uno ha mostrato un calo improvviso dei famigerati 21 grammi, mentre degli altri, due si avvicinarono alla cifra per poi aumentare, e poi ancora, uno perse del peso, per poi addirittura riacquistarlo e perderlo di nuovo. Insomma un immane bordello. Nonostante non si sia più ripetuto l'esperimento, la "scoperta" si è diffusa sul web come leggenda, tanto da ispirare anche un film.

Erik Ius

Founder Senior

Lo sapevi ?

2018-06-20 07:10:55

Eh già, napoleone non era un "tappo" come tutti affermano. Infatti c'è una verità su di lui che risulterà scomoda a molti uomini dalla statura non esattamente imponente. Il "piccolo caporale" era alto 1,69, nella media per la sua epoca, e venne soprannominato così solo allo scopo di attribuirgli un nomignolo affettuoso!

Erik Ius

Founder Senior

Lo sapevate?

2018-06-19 20:21:16

Per quanto abbia un cervello grande quanto una noce, lo struzzo sa che in quella posizione soffocherebbe. Quando ha paura o si sente minacciato, invece, fa come la maggior parte degli animali: scappa. E, per sua fortuna, anche a grandissima velocità! Gli struzzi, infatti, non sono soltanto i più grandi uccelli del mondo (alti fino a 2,70 metri), ma possono correre veloce e a lungo: a 65 km/h per 30 minuti senza mai fermarsi. La leggenda che nascondessero la testa sotto la sabbia, riferita per la prima volta dallo storico romano Plinio il Vecchio, è forse dovuta al fatto che il nido dello struzzo è un buco poco profondo nel terreno quindi poteva sembrare che infilare la testa sotto terra per dar da mangiare ai piccoli. Risponde al vero, invece, la fama del “grande passero” (come lo chiamavano i Greci) di mangiare ogni cosa trovi a portata di becco per favorire la digestione: sassi, pezzi di ferro, rame, mattoni, vetro. E, in Namibia, anche diamanti.

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