Erik Ius

Founder Senior

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A quasi 34 anni esatti dal disastro, Chernobyl torna a far parlare di sé. Nei boschi intorno alla centrale nucleare ucraina è partito un incendio da due focolai, probabilmente di origine dolosa. Oltre Due aerei, un elicottero e 130 vigili del fuoco sono all’opera per domare le fiamme, estese per oltre 25 ettari presso la centrale. "Ci sono cattive notizie, le radiazioni sono al di sopra della norma", ha riconosciuto Yegor Firsov, capo del servizio di ispezione ecologica ucraino, fornendo come prova un filmato del contatore Geiger che segna valori di 0,14 e poi 2,3, quindi 16 volte superiori rispetto a quelli abituali. Fortunatamente pare non sia particolarmente estesa quest’area, e le autorità garantiscono la totale sicurezza per gli abitanti di Kiev (a circa 100km dall’incendio)

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Da oltre un mese sta circolando molto su Internet il video di un bambino che per Natale, dopo che aveva chiesto al nonno in regalo il videogioco Minecraft, riceve invece il “Mein Kampf”, il libro del 1925 di Adolf Hitler che si pronuncia in modo simile (“Maincraft” – “Maincampf”). Nessuno sa però che il video è stato realizzato dal comico francese Yann Stoltz e pubblicato su Instagram il 25 dicembre; da allora è stato ripreso prima su Twitter e poi su Facebook da account che pubblicano contenuti virali, e condiviso fuori dal suo contesto, senza citare la fonte. Il video è diventato così popolare che molti giornali, anche italiani, ne hanno scritto senza specificare che fosse un video comico. In un’intervista al sito francese “20 minutes” il comico ha spiegato che non pensava qualcuno lo avesse preso per vero, e ha dato la colpa a chi lo ha ripreso senza specificare che era lui l’autore: «Era ovviamente una cazzata, uno scherzo, una messinscena», ha detto Stoltz, che ha anche aggiunto che presto ripubblicherà il video dopo che il social network glielo aveva rimosso per “incitamento all’odio”. Ammettiamo che sarebbe stato epico se fosse successo davvero, forse qualcosa che va anche oltre il maglione natalizio della zia.

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Riley Howell era un fan di Star Wars, uno dei milioni che si trovano al mondo. Aveva una passione davvero sconfinata per l’universo creato da George Lucas, ma purtroppo non vedrà mai l’episodio IX. Questo perché il 30 aprile scorso, il 21 enne americano è morto da vero eroe. Difatti si trovava nella sua classe del campus dell’università del North Carolina di Charlotte quando un uomo ha cominciato a fare fuoco sugli studenti. Riley non c’ha pensate due volte e, insieme al compagno Ellis Parlier, si è gettato sull’uomo fermandolo e sventando una possibile strage. Gli unici che hanno perso la vita quel giorno sono stati solo i due ragazzi che però hanno salvato tutti i loro compagni. Pochi giorni dopo la tragedia si è scoperta l’amore che il ragazzo aveva per Star Wars, tanto da spingere la Lucas Film a spedire una lettera di condoglianze alla famiglia del giovane fan. Tuttavia, i creatori della saga, hanno voluto omaggiare Riley con un altro onore, tramutandolo per sempre in un vero cavaliere Jedi. Infatti, all’interno del visual dictionary ufficiale dell’ultimo film della saga, L’ascesa di Skywalker, è presente proprio il giovane Riley col nome di Ri-Lee Howell, presentato come colui che ha conservato i testi sacri dei cavalieri Jedi. Un amico del ragazzo ha definito questa definizione semplicemente perfetta, poichè Riley era un vero pozzo di scienza per quel che riguarda l’universo di Star Wars e quindi il titolo di Jedi studioso della storia gli si addice alla perfezione. La polizia dopo quel giorno terribile rivelò come il coraggio del ragazzo fu fondamentale per salvare la vita dei suoi compagni e che senza di lui molti altri sarebbero morti.

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