Erik Ius

Founder Senior

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Lo sapevate?

2018-06-19 20:16:11

Prima di entrare a fondo nell’argomento è importante chiarire subito un concetto: l’attività sportiva non può in alcun modo influenzare negativamente la crescita di un adolescente, nessun esercizio ginnico-sportivo, se praticato correttamente, può impedire lo sviluppo scheletrico. Dato per assodato questo, si evince che non è vero che allenarsi con i pesi può compromettere la lunghezza delle ossa, bloccandone la crescita o addirittura accorciandole: sono affermazioni prive di ogni fondamento. Solo ed esclusivamente nel caso in cui si somministri testosterone in bambini con determinate patologie, si possono bloccare e saldare le epifisi e di conseguenza compromettere la crescita in lunghezza delle ossa lunghe. Secondo studi effettuati da scienziati come Hueter e Volkmann, l’utilizzo dei pesi porterebbe anzi a una maggior compattezza ossea e uno sviluppo più omogeneo. Altre ricerche hanno dimostrato, inoltre, che un lavoro di forza in giovane età possa determinare notevoli benefici sulla struttura ossea. Infatti nei piccoli atleti sottoposti ad allenamento per almeno un anno, è stato rilevato un incremento nella densità ossea di almeno il 5%. Ne consegue che in età adulta si scongiurerà un’eventuale demineralizzazione. Ovviamente i più giovani sono soggetti a maggior rischio di trauma se svolgono esercizi in modo errato, ma se la palestra ha macchinari regolamentari, personale qualificato e competente non sorgono problemi di questo tipo. Voi siete tipi sportivi o preferite fare altro?

Erik Ius

Founder Senior

Mamma mia!

2018-06-19 20:04:50

Potrebbe sembrare un’affermazione azzardata, ma la teoria è condivisa da molti scienziati. L’impatto dell’asteroide che condannò i dinosauri all’estinzione, ebbe effetti devastanti sulla Terra per puro caso, affermano gli scienziati. Se avesse colpito 30 secondi più tardi o 30 secondi prima, avrebbe causato parecchi danni in meno e i dinosauri sarebbero sopravvissuti. Di conseguenza, l’uomo non sarebbe mai diventato la specie dominante del pianeta, secondo quando rivelato nel documentario su BBC2, “The Day The Dinosaurs Died. L’asteroide colpì la terra 66 milioni di anni fa, a 38 km dalla penisola dello Yucatan in Messico, provocando un cratere largo 178 km e profondo 32. Gli scienziati, come mostrato nel documentario, hanno trivellato il cratere e scoperto che la roccia era ricca di composti di zolfo. L’impatto dell’asteroide dissolse le rocce, riempiendo l’aria di una nuvola di polvere simile a quella creata da un’eruzione vulcanica catastrofica. L’evento ha oscurato il sole e raffreddato il modo drammatico il pianeta per un decennio, eliminando la maggior parte delle forme di vita. Quei dinosauri sopravvissuti, una volta esaurito il cibo morirono di fame. Eppure, se l’asteroide, che si stima fosse lungo 14 km e si schiantò sulla Terra alla velocità di 40.000 km/h, fosse arrivato qualche secondo prima o dopo, sarebbe caduto nelle profonde acque dell’Atlantico o del Pacifico. Ciò avrebbe determinato la vaporizzazione dell’acqua e avrebbe causato parecchi danni in meno. In questo modo, sebbene l’asteroide fosse relativamente piccolo, l’impatto ebbe un effetto catastrofico. Sean Gulick, professore di geofisica all’University of Texas ad Austin, che ha organizzato la trivellazione con la prof. Joanna Morgan, dell’Imperial College di Londra, ha dichiarato:”Nell’atmosfera furono dispersi 100 miliardi di tonnellate di solfato, sufficienti a raffreddare il pianeta per un decennio e cancellare la maggior parte delle forme di vita”. La Morgan, come riportato da The Times, ha tuttavia osservato che l’estinzione dei dinosauri ha dato ai mammiferi e, in ultima analisi agli esseri umani, la possibilità di evolversi.

Erik Ius

Founder Senior

Lo sapevate?

2018-06-19 18:41:25

Questo modo di dire si riferisce per lo più, alle disgrazie della vita, e vuole essere una frase consolatoria da pronunciare a chi si trova in un periodo sfortunato. Ma se andiamo a vedere nel dettaglio, non ha alcun fondamento scientifico. Basti pensare che il nostro pianeta viene colpito da oltre 100 fulmini al minuto, di cui gran parte si scagliano su grattacieli o alberi molto grandi. Solo sull'Empire State Building di New York infatti ne cadono circa 100 ogni anno. Inoltre dovete conoscere la storia di Roy Sullivan, il parafulmine umano. Nel corso della sua vita è stato colpito ben 7 volte in 7 diverse situazioni. Nel 1942, nel 69, nel 70, 72, 73, 74, 77. E ironia della sorte, morì suicida a 71 anni per una delusione amorosa. Dunque tornando al nostro discorso, i fulmini possono cadere due volte nello stesso punto, dipende tutto dalla differenza di potenziale elettrico tra le nubi e ciò che si trova sul suolo.

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