Diego Di Zio
Diego Di Zio
Filamenti di formazione stellare. Crediti: Esa/Herschel/Pacs, Spire/Hi-Gal Project. Acknowledgement: Unimap / L. Piazzo, La Sapienza – Università di Roma; E. Schisano / G. Li Causi, Iaps/Inaf, Italy La formazione delle stelle nelle galassie avviene all’interno di nubi di gas ad alta densità . Tipicamente si tratta di idrogeno molecolare che, grazie al collasso gravitazionale, si addensa sempre di più fino a creare un oggetto in cui vengono innescate le reazioni termonucleari: una stella è nata. Tuttavia non tutte le zone di una galassia sono adatte alla formazione stellare, in quanto le nubi di gas molecolari ad alta densità si trovano soltanto in particolari regioni, in special modo nei bracci di spirale. Studiare la distribuzione di queste zone è di fondamentale importanza per comprendere e tenere traccia dei tassi di formazione stellare. Le nubi ad alta densità sono molto difficili da individuare poiché sono decine di volte più piccole rispetto alle zone dove il gas è rarefatto. Sono quindi necessarie osservazioni ad altissima risoluzione per poter individuare le aree con le caratteristiche adatte alla formazione stellare. Un gruppo di ricercatori giapponesi, guidato da Kazufumi Torii in forze al Nobeyama Radio Observatory (Nro), ce l’ha fatta. Grazie all’antenna di 45 metri del radiotelescopio giapponese, i ricercatori hanno trovato un dato importante relativo alla Via Lattea: soltanto il 3 per cento della massa del gas dell’intera galassia è distribuito in nubi calde e abbastanza dense da formare stelle. Il resto è sparso in filamenti e altre strutture che, data la loro bassa densità , non possono ospitare la nascita di nuove astri.
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