Diego Di Zio
Diego Di Zio
Quando parli, il 99,9% delle volte non sei realmente consapevole del potere detonatore e del serio pericolo che stai esprimendo. Continua tu queste semplici frasi con la primissima cosa che ti viene in mente: “Oggi è una giornata…….................…." “Il mio obiettivo è……….................…..." “Questo è un periodo……....................." Quali sono le prime cose che ti sono venute in mente? Non quelle che poi hai eventualmente ‘corretto’ poiché hai pensato fossero le risposte migliori, intendo quali sono quelle che realmente per prime ti sono venute in mente? Anche se ti sembrano “solo” pensieri o “solo” parole, in realtà hanno un impatto profondo (che sempre di più la Scienza sta dimostrando) sul tuo intero sistema informazionale. E hanno questo forte impatto per due motivi: Le parole creano gli scenari all’interno di cui vivi: se ti dico “buio” cosa pensi? Buio è solo una parola, ma consciamente o inconsciamente nello stesso momento porta con sé una serie di scenari e significati che hanno a che fare proprio con il concetto di oscurità più allargato, vero? Attivano o disattivano le aree cerebrali: È ormai evidenza scientificamente provata che le parole che usi hanno un impatto diretto sulle varie aree del tuo cervello. Come puoi capire, pensieri e parole sono molto più che “pensieri” e “parole”. Un team di scienziati italiani della Fondazione Giancarlo Quarta Onlus in collaborazione con l'Università di Udine hanno osservato questo effetto 'in diretta', guardando cosa succede nel cervello del malato quando il medico gli parla. Sono arrivati alla conclusione che le parole usate non raggiungono solo una gratificazione generica del paziente ma provocano attivazione e disattivazione di determinate aree del cervello, insieme a tutte le reazioni biochimiche e ormonali ad essa collegate, fungendo quindi da veri e propri detonatori e stimoli di esperienze esterne e interne. E questo vale sia per le cose che dici a te stesso sia per quelle che dici agli altri (amici, colleghi, collaboratori, figli, partner... per non parlare di tutte le cose che scrivi sui Social che raggiungono numeri più grandi di persone). Prova solo ad immaginare - anche se ti assicuro che ci riuscirai solo parzialmente - la differenza di attivazione cerebrale e tutti i meccanismi che ne conseguono fra pensieri e parole di fiducia e quelle di paura. Fra pensieri e parole di terrore e quelle di guarigione. Fra pensieri e parole che chiudono e pensieri e parole che aprono a infinite possibilità. A volte, piuttosto che una brutta parola, è meglio il silenzio. Italo P.S. Risveglia il potere della tua mente: "La tua Mente può Tutto" - Ed. Mondadori - clicca qui "C'è un modo diverso di vedere le cose
Diego Di Zio
A proposito del coronavirus
2020-03-10 17:12:16