Cinzia Fraccacreta

Il colesterolo III Parte: Rimedi naturali

2018-07-06 18:55:44

L'olivo, nome botanico Olea europea L., è un albero sempreverde dai cui frutti, le olive (alimento tipico delle nostre tavole), si ricava il preziosissimo olio, che oltre a insaporire le nostre pietanze, svolge un’azione azione benefica per il nostro organismo. Forse però non tutti sanno che a rendere l'ulivo così prezioso, sono le foglie che contengono principi attivi dotati di diverse proprietà salutistiche. Moderni studi scientifici hanno infatti dimostrato altre proprietà di questo splendido albero! Oltre all'azione disintossicante e diuretica, ci sono diverse evidenze circa l'azione ipotensiva che confermano che i principi attivi contenuti nelle foglie d'ulivo, sono in grado di ridurre la pressione arteriosa sia favorendo la vasodilatazione periferica, sia agendo sul metabolismo del rame (contenuto in alcuni enzimi coinvolti nel controllo della pressione arteriosa).Questa azione rende l'ulivo particolarmente adatto per la risoluzione di ipertensione arteriosa di grado modesto. Ma a livello vasale, svolge un'altra importantissima azione che è quella ipolipemizzante e anti-aterosclerotica: grazie al contenuto in acidi grassi polinsaturi, infatti, l'olivo è in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) responsabile della formazione di placche e trombi, e aumentare quello di colesterolo buono (HDL) che invece si comporta da spazzino ripulendo i vasi dagli accumuli di LDL e altri scarti lipidici. Infine, un'altra importantissima azione a livello metabolico è quella ipoglicemizzante: i principi attivi dell'olivo si sono mostrati in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e si sono dimostrati ottimi come coadiuvanti nel trattamento delle forme diabetiche lievi non insulino-dipendenti. La prossima volta parlerò proprio di questo argomento, come riuscire a tenere naturalmente nella norma i livelli di glicemia nel sangue.

Cinzia Fraccacreta

Il colesterolo II parte

2018-07-06 18:32:29

Come ho scritto nella prima parte, l’alto livello di colesterolo nel sangue è normalmente asintomatico, se non dei depositi di grasso localizzati in particolari zone del corpo come nella pelle, nei tendini, intorno agli occhi e soprattutto nella parete dei vasi sanguigni. Questi depositi di grasso devono metterci in allarme, in particolare quando coesistono altri fattori di rischio (ipertensione, diabete, fumo di sigaretta ecc.) L’irrigidimento delle arterie dovuto a questi fattori provoca, infatti, uno stato detto aterosclerosi. L’aterosclerosi va a colpire le arterie, provocando un’infiammazione cronica che conduce all’irrigidimento dei vasi dovuto all’eccessivo deposito di grasso. Le conseguenze in questi casi possono essere la rottura di questi depositi (placche) presenti nelle nostre arterie oppure l’occlusione di una di esse, provocando in entrambi i casi l’infarto. Laddove si rompa una placca adiposa, si forma una massa detta coagulo o trombo che può interrompere il flusso sanguigno causando ischemia Ci sono invece soggetti che pur seguendo uno stile di vita sano, hanno elevati valori di colesterolo, dovuti a fattori genetici Per abbassare i valori di colesterolo è necessario migliorare il proprio stile di vita introducendo delle modifiche alle abitudini quotidiane. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dettato a tal guisa, 7 regole “salva-cuore”: 1. Mantenersi fisicamente attivi 2. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa 3. Smettere di fumare 4. Abbassare i livelli di glicemia 5. Restare nel range ottimale di BMI e ancora di più di circonferenza vita (indice indiretto dell’adiposità addominale o viscerale) che dovrebbe essere <88 cm nelle donne e <102 cm negli uomini 6. Evitare gli stress 7. Seguire una dieta sana ed equilibrata. Ci sono casi però, in cui seguire semplicemente queste regole, non è sufficiente ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue, pertanto si dovrà ricorrere ai farmaci tradizionali ipolipemizzanti che abbassano il colesterolo totale, senza tenere però in considerazione il quadro completo che comprende anche le lipoproteine ad alta densità (HDL), lipoproteine a bassa densità (LDL), lipoproteine a densità molto bassa (VLDL) e i livelli di trigliceridi. • Diversi studi scientifici dimostrano quanto possono essere pericolose le statine che vengono comunemente prescritte per abbassare il colesterolo. Pertanto quando è possibile ricorrere ad un dispositivo medico naturale, come alternativa che andrà sempre preventivamente concordata con il proprio medico di fiducia, ci preserverà da importanti effetti collaterali: come ad esempio la perdita o debolezza del tono muscolare, per non parlare del forte legame tra statine e progressione dell’atrofia muscolare; calcificazione delle arterie coronarie che possono funzionare come tossine mitocondriali che alterano la funzione muscolare nel cuore e nei vasi sanguigni.

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Cinzia Fraccacreta

Cucina tipica sarda

2018-07-05 23:04:08

LINGUINE VONGOLE E BOTTARGA Ingredienti (per 4 persone) 400 gr di Linguine 700 gr di Vongole fresche 2/3 spicchi d'aglio (secondo i gusti) 2 mazzetti di Prezzemolo 1/2 bicchiere di vino bianco 7 cucchiaini di bottarga di muggine grattugiata Olio Extravergine d'oliva, peperoncino rosso o pepe e sale quanto basta. Mettere le vongole a spurgare in acqua e sale per almeno 30 minuti, risciacquarle sotto l'acqua corrente, avendo cura si sfregarle, controllando che non sia rimasta sabbia tra le valve Tritare l'aglio finemente, farlo soffriggere nell'olio evo a fuoco medio, per 3/5 minuti, sino a farlo imbiondire, aggiungere le vongole, abbassare il fuoco al minimo e di tanto intanto rimescolare e deporre il coperchio. Versare il vino, farlo sfumare e poi spegnare il gas. Contemporaneamente far bollire l'acqua per la pasta, mettere il sale e subito dopo le linguine. Controllare che le vongole siano tutte aperte , sgusciare una parte di esse, aggiungere il prezzemolo tritato e il peperoncino rosso, rigirarle e infine spegnere il fuoco. La pasta va scolata sufficientemente al dente , fatta saltare nella padella con le vongole , aggiungere la bottarga e un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, che formerà una specie di cremina. Una volta distribuita nei piatti si potrà fare un'ulteriore aggiunta di bottarga a prezzemolo a vostro piacimento.

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