Andreea Hazaparu

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Addio allo storico salumiere di Pioltello. Indimenticabili i suoi ravioliSi è spento Luigi Baiardi, storico commerciante …...

2019-01-18 16:26:17

Si è spento a 82 anni Luigi Baiardi, storico salumiere del quartiere Satellite. Oggi, venerdì, si sono tenuti i funerali. E’ stato uno dei primi ad aprire il negozio nel quartiere.Lo storico salumiere di PioltelloEra il 1963 quando Baiardi giunse in città per aprire il suo negozio. Gestiva già un’attività a Milano, ma scelse Pioltello allettato dagli imminenti lavori al nuovo quartiere della periferia meneghina. Ai tempi, infatti, il Satellite era ancora in costruzione. Fu una delle prime attività del posto, tanto che cominciò servendo gli operai che lavoravano nei vari cantieri.Un punto di riferimentoNei 36 anni di attività ininterrotta la sua salumeria è diventata un punto di riferimento. Anche perché ha saputo cambiare stando al passo con i tempi. Indimenticabili i suoi ravioli che venivano ordinati in quantità industriale dai pioltellesi e non solo. In tanti ancora lo ricordano, gli stessi che si sono stretti intorno alla famiglia facendo sentire loro affetto e calore. Gli stessi che Baiardi dava a tutti i clienti che entravano nel suo negozio.

Andreea Hazaparu

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Abbonamento ATM anni 70.... quando le tessere non esistevano... ;-)

2019-01-18 16:09:49

Abbonamento ATM anni 70.... quando le tessere non esistevano... ;-)

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Andreea Hazaparu

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End plastic waste, nasce un’alleanza per combattere l’inquinamento da plasticheContinua a leggere ….

2019-01-18 11:43:28

Le soluzioni proposte dall’Alliance to End Plastic WasteL’AEPW, che ha collaborato con il World Business Council for Sustainable Development come partner strategico per la fondazione, ha quindi annunciato anche una prima serie di progetti e di collaborazioni che riflettono una gamma di soluzioni per eliminare la questione dei rifiuti di plastica:collaborazioni con le città, per elaborare dei sistemi di gestione integrata dei rifiuti nelle grandi aree urbane in cui mancano le infrastrutture, in particolare lungo i fiumi che trasportano dalla terraferma all’oceano grandi quantità di rifiuti di plastica non gestiti. La realizzazione di questo obiettivo non potrà prescindere dal coinvolgimento di stakeholder e governi locali e porterà all’elaborazione di modelli replicabili ed economicamente sostenibili, applicabili in più città e regioni. L’AEPW cercherà di instaurare delle partnership con città situate in aree ad alta dispersione di plastica, provando al tempo stesso a collaborare con programmi preesistenti rivolti alle realtà urbane, come ad esempio il progetto STOP in Indonesiafondazione di The Incubator Network di Circulate Capital, per sviluppare e promuovere le tecnologie, i modelli commerciali e gli imprenditori che combattono la dispersione dei rifiuti di plastica negli oceani e migliorano la gestione e il riciclaggio dei rifiuti con lo scopo di creare un programma di progetti su cui investire, concentrandosi inizialmente sul Sud-est asiaticosviluppo di un progetto informativo globale open-source, fondato su dati scientifici, per supportare i progetti di gestione dei rifiuti a livello internazionale con raccolte di dati affidabili, misurazioni, standard e metodologie studiate per supportare governi, aziende e investitori a elaborare e accelerare le iniziative mirate a evitare la dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente. L’Alliance to End Plastic Waste valuterà la possibilità di collaborare con le principali istituzioni accademiche e con altre organizzazioni coinvolte nella raccolta di dati similicreazione di una collaborazione con organizzazioni intergovernative, tra cui le Nazioni Unite, per elaborare incontri formativi e workshop congiunti rivolti a funzionari governativi e leader comunitari per aiutarli a identificare e a perseguire le soluzioni più efficaci e localmente rilevanti nelle aree di massima prioritàsupporto a Renew Oceans per sostenere il coinvolgimento e gli investimenti localizzati. Il programma si concentra sui dieci fiumi identificati come responsabili della stragrande maggioranza dei rifiuti provenienti dalla terraferma agli oceani ed è strutturato in modo da bloccare i rifiuti stessi prima che giungano in mare aperto. Il lavoro iniziale supporterà il progetto Renew Ganga, supportato anche dalla National Geographic SocietyNei prossimi mesi, l’Alliance to End Plastic Waste promuoverà ulteriori investimenti e favorirà il progresso in quattro aree chiave:sviluppo delle infrastrutture per raccogliere e gestire i rifiuti e per aumentare il riciclaggio dei rifiutisupporto alle innovazioni per proporre e realizzare nuove tecnologie in grado di facilitare il riciclaggio e il recupero della plastica, generando valore dalla plastica già utilizzataformazione e coinvolgimento di governi, aziende e comunità per mobilitare l’azionepulizia delle aree con la maggior concentrazione di rifiuti plastici già presenti nell’ambiente, con un’attenzione particolare per i principali canali dei rifiuti, come i fiumi che li trasportano verso il mare. Le ricerche condotte da Ocean Conservancy evidenziano come quasi l’80% dei rifiuti di plastica nell’oceano derivi da immondizia prodotta sulla terraferma e giunta al mare, nella maggioranza dei casi, via fiume.Secondo le stime contenute in uno studio, oltre il 90% della plastica arrivata all’oceano via fiume proviene dai 10 corsi d’acqua principali al mondo (di cui otto in Asia e due in Africa). Il 60% dei rifiuti di plastica nell’oceano può essere imputato a cinque Paesi del Sud-est asiatico.“Anche se i suoi sforzi saranno globali, l’alleanza potrà avere un impatto.

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