Andreea Hazaparu

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Sardegna: ‘vive’ ancora il Dna dei primi abitanti preistoriciSembra essere ancora 'vivo' il Dna dei più antichi abitanti…..

2018-12-03 17:17:04

Sembra essere ancora ‘vivo’ il Dna dei più antichi abitanti della Sardegna, cacciatori e raccoglitori giunti sull’isola circa 12.000 anni fa dal Vicino Oriente e dall’Europa occidentale: la loro eredità è stata individuata nel genoma dei sardi moderni grazie ad uno studio coordinato dall’Università di Pavia e dall’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (Irgb) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). I risultati, che sono stati pubblicati su Molecular Biology and Evolution, dimostrano che l’isolamento plurimillenario ha reso il Dna dei sardi unico in Europa e capace di svelare importanti indizi sul popolamento del Vecchio Continente.I ricercatori lo hanno scoperto analizzando il Dna mitocondriale (ereditato per via materna) di 3.491 sardi moderni e di 21 sardi antichi, provenienti da siti archeologici datati da 4 a 6 mila anni fa. I dati sono stati confrontati con un database mondiale di oltre 50.000 genomi moderni e circa 500 antichi (compreso quello della mummia Oetzi). Dai risultati e’ emerso che l’80% dei genomi dei sardi moderni appartiene a gruppi presenti solo in Sardegna, risalenti ai periodi post-Nuragico, Nuragico e Neolitico. Circa il 3% conserva tracce ancora piu’ antiche, risalenti a oltre 8.000 anni fa: potrebbero dunque essere l’eredita’ dei primi abitanti dell’isola, cacciatori-raccoglitori del Paleolitico che si sono poi espansi nel Mesolitico.Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2017/02/sardegna-vive-ancora-il-dna-dei-primi-abitanti-preistorici/854618/#QH6cloTdm4SDK139.99

Andreea Hazaparu

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C’era una volta un Uomo Ombra…. di Gino Rannesi …...

2018-12-03 16:38:11

C’era una volta un uomo ombra…. Questo faceva parte di una grande famiglia che conta almeno un migliaio d’individui.L’uomo ombra non accettava di essere definito tale, ragione per la quale ha lottato con tutte le sue forze per scrollarsi di dosso quell’ingombrante dicitura.D’un tratto un raggio di sole squarciò le tenebre in cui l’uomo ombra era costretto a riparare. La Corte Europea gli dava ragione: “La dicitura di un uomo ombra nel caso di specie è illegittima…”L’uomo ombra, ancora incredulo, era felice, finalmente c’era qualcuno che gli dava ragione e quel riconoscimento non era da poco, giacché, questo fatto avrebbe fatto la differenza tra la vita e la morte…Oggi l’ex uomo ombra si chiede: che differenza c’è tra un presunto killer che avrebbe ucciso in una sorta di “guerra” fra malavitosi e uno sceriffo?Verrebbe da dire che forse non c’è nessuna differenza, ma, se si esamina la questione con molta attenzione, forse non è proprio così.Il killer usando un’arma (sbagliando) può sparare condanne a morte per vari motivi.Il più delle volte il presunto killer, come in una sorta di legittima difesa, pensava di dover sparare per primo.Per gli stessi motivi lo sceriffo (sbagliando) pensa di emettere condanne a morte (l’ergastolo) per difendere la collettività.Tuttavia l’ex uomo ombra, che proviene da un ambiente in cui la sub cultura la faceva da padrona, non riesce a comprendere.Il killer a differenza dello sceriffo è ignorante, ragione per la quale si chiede: perché nessuno si è mai occupato della causa?Lo sceriffo emette condanne a morte per combattere l’effetto, ma lungi da lui combattere la causa. Non sono affari che lo riguardano.Gli sceriffi che tutto sanno dovrebbero capire il motivo per il quale in quei paesi dove la pena di morte è irrogata in modo subitanea persiste la criminalità più feroce.Lo spirito di vendetta non paga, se condanni a morte una persona, previa l’irrogazione di una condanna senza fine qual è l’ergastolo, non hai protetto nessuno, non hai risolto un cazzo di niente, hai solo mietuto un’altra vittima.E allora l’ex uomo ombra continua a chiedersi: qual è la differenza tra chi avrebbe ucciso usando un’arma da fuoco e chi lo fa usando la penna?La differenza c’è, eccome. Infatti, non si tratta di una questione puramente formale, ma sostanziale. Lo sceriffo che uccide per proteggere la collettività, avrebbe la possibilità di infliggere una pena massima di anni 30, anziché quella dell’ergastolo. (E nessuno gli farebbe la multa).L’espiazione di trenta anni di galera uccide l’individuo per metà, ma questo una volta libero potrà scegliere di andare a morire dove gli pare. Purtroppo però, c’è la piazza che ha delle aspettative, aspettative che gli sceriffi, in collaborazione con una parte dei media, hanno fomentato e che per tali motivi non possono deludere.La piazza in modo “composto” chiede giustizia, ma in realtà vuole vedere il sangue. Le statistiche dicono che tra i paesi europei con riferimento alla corruzione l’Italia sarebbe al primo posto.Il nostro paese sarebbe il più corrotto? Un buon motivo per essere anche tra i più forcaioli. L’ex uomo ombra si chiede: nel giorno del giudizio, (perché tutti dobbiamo morire), chi potrà sperare in un atto di clemenza, forse quel bastardo di un presunto killer cresciuto nell’ignoranza?O piuttosto lo sceriffo dotto e colto?All’ex uomo ombra scappa da ridere: “Chi giudica con durezza sarà giudicato con durezza dal Padre mio che sta nei Cieli…” “A chi ha avuto tanto, sarà richiesto tanto…” “Avete già avuto la vostra ricompensa…” (Gesù).L’ex uomo ombra affida la sua anima nelle mani di Gesù Cristo, e tu?

Andreea Hazaparu

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L'ALBERO DELLA VITA....Lasciar andare la paura….

2018-12-03 13:31:32

Il sentimento della paura, risveglia in noi il senso della solitudine, improvvisamente ci fa sentire separati da tutto il resto, ci fa sentire chiusi in una dimensione di impoverimento della nostra natura, ci dà la sensazione di non essere mai all’altezza di quello che ci viene chiesto dalla vita, il sentimento della paura, è un sentimento fluido come l’acqua ed è per questo che è così difficile da affrontare, perchè è così difficile da afferrare! E si esprime attraverso i reni, nello spazio del cuore.Il nostro sistema energetico è molto delicato e può esser compromesso da uno stato di tensione cronica che può impedire al prana, la nostra energia vitale, di fluire liberamente nel nostro corpo, creando blocchi energetici lungo le nadi, ma soprattutto nei chakra.Affrontare con l’ascolto del corpo e con il respiro ciò che ci blocca, e aprire questo spazio è l’atteggiamento giusto per liberare l’energia potenziale ed utilizzarla in maniera migliore!

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