Andreea Hazaparu

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Natale in Africa: sai come si festeggia?5 domande per scoprirlo.

2018-12-24 01:39:26

Anche nei Paesi poveri si festeggia il Natale. Certo, è un po’ diverso da come si festeggia in Occidente. C’è meno abbondanza di cibo e meno luci colorate. Nonostante questo, nei Paesi dell’Africa non vogliono rinunciare a questa giornata. E la festeggiano in maniera più che dignitosa.Proveremo a raccontarlo rispondendo alle domande più frequenti che, di solito, ci si pone su questo tema.Come si dice buon Natale in Africa?L’Africa è un continente. Anche piuttosto grande, a dire il vero. Un continente formato da decine di Paesi e da centinaia di culture diverse.In eritreo e in tigrino, buon Natale si dice Rehus-Beal-Ledeats.In Zimbabwe, il Natale si chiama Kisimusi.In afrikaans, buon Natale si dice Gesëende Kersfees.Questo solo per fare alcuni esempi. In Africa esistono centinaia di lingue e dialetti diversi. Ognuno ha il suo modo specifico di augurare buon Natale. Se la forma cambia, il significato resta lo stesso.Cosa si fa a Natale?Anche questo dipende molto dal Paese in cui vi trovate.Di solito, il Natale in Africa coincide con il periodo della raccolta del cacao. Quindi, in molti Paesi africani non si festeggia il 25 dicembre ma il 7 gennaio, secondo il rito della Chiesa copta ortodossa.In occasione del Natale, tutti i lavoratori tornano alle loro famiglie, mentre i giovani girovagano per strada intonando i canti natalizi della loro terra.Nei Paesi di religione cristiana, come il Ghana e il Kenya, il Natale si celebra seguendo le funzioni religiose comandate.L’albero di Natale è uno dei simboli di questo periodo. Ma, per ovvi motivi legati al clima, reperire un abete non è semplicissimo. Tanto che in alcuni Stati, come la Liberia, si addobbano le palme.E cosa si mangia?Anche questo varia da Paese a Paese. A seconda del posto, il pranzo/cena di Natale può prevedere pietanze come zuppa di pane e carne, arrosto di capra, riso e pasta di patate, stufato di pollo. Nei Pesi più occidentalizzati potrete trovare una tavola imbandita con tacchino arrosto, maialino da latte, uva passa, verdure.Adesso la vera chicca. Il Natale in Sudafrica cade in piena estate. I sudafricani quindi lo trascorrono in spiaggia facendo bagni nell’oceano, mangiando, cantando e divertendosi per tutta la giornata.Il clima com’è?Un altro degli aspetti positivi del Natale in Africa è il clima. Perché, mentre da noi fa freddo, nel continente africano fa caldo anche a fine dicembre. Non ci credi? Prova a chiederlo a dei testimoni d’eccezione come i The Jackal: due dei loro più recenti video di Natale realizzati per delle campagne di ActionAid sono girati proprio in Africa in questo particolare periodo dell’anno. Il risultato, ovviamente, è esilarante.La domanda più importante: cosa puoi fare tu?Al di là delle singole tradizioni, il Natale in Africa è soprattutto un momento per dimenticare, anche solo per un giorno, una serie di problemi che qui sono molto grandi. E si chiamano fame, diritto all’istruzione negato, precarie condizioni igieniche, disuguaglianze di genere.Forse Natale è il momento giusto per cominciare a fare qualcosa per i Paesi poveri. E potrai farlo dando il tuo supporto . A Natale fai un gesto d’amore. Regala un futuro a un bambino del Sud del Mondo. In questo modo, ai bambini del continente africano (che, ricordiamolo, riescono a ridere anche in mezzo a tante difficoltà), farai il più bel regalo di Natale che potrebbero mai ricevere: un futuro migliore.

Andreea Hazaparu

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Lo sguardo di una tartaruga verde nel Mar Rosso, Egitto.

2018-12-22 12:21:28

Lo sguardo di una tartaruga verde nel Mar Rosso, Egitto.

Andreea Hazaparu

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ARRIVA IL PAGAMENTO DELLA TARI CON LA BOLLETTA DELLA LUCE DAL 2019...

2018-12-19 17:39:01

Dall’anno prossimo potremmo avere bollette della luce ancora più salate di come già lo sono. Difatti, la Lega ha inserito, nella legge di bilancio per il 2019, un emendamento che imporrebbe a tutti i contribuenti, già dal prossimo anno, di pagare la spazzatura con la bolletta della luce. Il tutto con un addebito bimestrale. Di cosa si tratta e quanto ci costerà? Cerchiamo di capire cosa sta per succedere.La Tari addebitata con la bolletta della luce: l’emendamento alla legge di Bilancio 2019Quando due anni fa il Governo Renzi decretò il pagamento del Canone Rai con la bolletta della luce per contrastare l’evasione fiscale si alzò un polverone. Vi fu chi paventò possibili duplicazioni e abusi, chi invece ipotizzò un aggravio di costi perché, così facendo, si sarebbe dovuto indennizzare le società elettriche per l’onere ad esse addossato. Oggi la stessa storia sta per ripetersi con la Tari, la famigerata imposta sui rifiuti.PUBBLICITÀLa bolletta della luce rischia però di diventare, in questo modo, un mezzo di riscossione esattoriale per recuperare le imposte maggiormente evase (chissà che un giorno non vi verrà addebitato anche il bollo auto). E questo perché nessuno può fare a meno della luce. Il timore di un distacco dell’energia elettrica a causa di una morosità porterebbe tutti a pagare fino all’ultimo centesimo. Tuttavia, almeno per quanto riguarda il canone Rai, si è stabilito il divieto dell’interruzione della luce se l’importo non corrisposto dall’utente è quello relativo all’imposta sulla televisione (in tal caso, la società elettrica ne riferirà all’Agenzia delle Entrate che avvierà le pratiche di riscossione esattoriale mediante la cartella di pagamento).L’addebito bimestrale della Tari con la bolletta elettrica rischia poi di tradursi in un aggravio insostenibile per le famiglie che già, dal 2019, dovranno sostenere i rincari previsti per il costo dell’energia.Quanto dovremo pagare se la Tari verrà inserita nella bolletta della luce?Stimando una spesa media attuale di 321,96 euro per immobile da corrispondere in due rate all’anno (secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori), con l’addebito della spazzatura sulla bolletta della luce i contribuenti arriveranno a pagare circa 53,50 euro in più ogni bimestre.Dobbiamo poi fare i conti con la possibilità dei rimborsi da erogare alle società elettriche, la cui gestione della contabilità è stata già messa a dura prova dal Canone Rai. Senza contare poi il rischio di errori, doppi addebiti e addebiti impropri, la cui matassa dovranno sbrogliare sempre gli utenti per non dover pagare importi non dovuti.Con la Tari poi i conteggi potrebbero complicarsi ulteriormente atteso che, a differenza del Canone Rai, non è un’imposta uguale per tutti, ma varia da Comune a Comune ed in base alle caratteristiche dell’immobile, alle pertinenze e al numero di occupanti.L’attuale formulazione dell’emendamento riguarderebbe solo i Comuni in dissesto o predissesto, un numero però tutt’altro che esiguo attese le condizioni dei nostri enti locali. Ma il rischio che, dopo la sperimentazione, il sistema si estenda in tutte le città è tutt’altro che remoto.Anche noi, come già le associazioni di tutela dei consumatori, riteniamo che si tratta dell’ennesimo passo falso in danno dei contribuenti e chiediamo l’immediato ritiro dell’emendamento in questione. Non dimentichiamo, peraltro, che i contribuenti dal prossimo anno dovranno probabilmente fare i conti con un’altra tassa ingiusta: quella sulle auto (leggi l’approfondimento sull’Ecotassa 2019).Poveri Noi..... .

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