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Impianti intelligenti per un pianeta mig

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Per collegare una diramazione di scarico alla colonna, qual è la miglior soluzione tra la braga a squadra, la braga ad angolo e la braga curvata?

2021-02-20 14:19:08

Tekno Training risponde ai quesiti degli installatori (e non solo).

DOMANDA: “Andando a collegare una diramazione di scarico alla colonna verticale, qual è la miglior soluzione tra la braga a squadra, la braga ad angolo e la braga curvata?”


RISPOSTA: La miglior soluzione è rappresentata dalla braga curvata, che ostacola in misura minore l’eventuale flusso in caduta già presente in colonna, facilita il passaggio al flusso anulare e garantisce un corretto ingresso di aria nella diramazione!



La norma vigente sugli impianti di scarico acque reflue (UNI EN 12056 “Sistemi di scarico funzionanti a gravità all’interno degli edifici”) parla unicamente di due tipologie di braga: quella a squadra e quella ad angolo. Inoltre la stessa norma indica quali sono le portate massime di scarico della colonna, con l’utilizzo della prima o della seconda braga:
Se analizziamo le portate di scarico corrispondenti ad una colonna con diametro nominale DN 100, ci accorgiamo che, indipendentemente dalla tipologia di ventilazione della colonna (ventilazione primaria o secondaria), la braga ad angolo consente una maggiore portata di scarico rispetto alla braga a squadra:
Pertanto, basandosi unicamente sui valori di portata indicati nell’immagine precedente, saremmo tentati di adottare la braga ad angolo in quanto ci consente una maggiore portata di scarico.
In realtà ci sono altri due fattori molto più importanti da tenere in considerazione:

  1. L’aria che ogni flusso di scarico si trascina dietro e che deve necessariamente poter entrare nell’impianto di scarico (sia nella colonna che nella diramazione di scarico).
  2. La formazione del cosiddetto flusso anulare all’interno della colonna di scarico.

In un precedente articolo, dove ho parlato della massima velocità che può raggiungere un flusso di scarico in caduta all’interno di una colonna, ho spiegato che cos’è il flusso anulare: dopo i primi metri di caduta, il flusso di scarico tende ad allargarsi e ad aderire alle pareti della colonna di scarico, trasformandosi da “flusso turbolento” a "flusso anulare".
Quando un flusso di scarico proveniente da una diramazione si riversa nella colonna è importante che non vada ad ostacolare un altro eventuale flusso in caduta o che lo trasformi da “anulare” a “turbolento (vedi precedente articolo per la spiegazione delle due tipologie di flusso). Ed è altrettanto importante che, sia nella colonna di scarico che nella diramazione di scarico, possa continuare ad entrare e a circolare un’adeguata quantità di aria. Da questo punto di vista, la braga a squadra rappresenta sicuramente la soluzione ottimale. Lo possiamo capire meglio dall’analisi della seguente immagine: 

BRAGA AD ANGOLO

Il flusso di scarico proveniente dalla diramazione subisce un’accelerazione in prossimità dell’innesto in colonna. Va a coinvolgere l’intera sezione della colonna di scarico provocando 3 effetti indesiderati:

  • Il rimbalzo dell’aria spinta verso il basso dall’eventuale flusso di scarico presente in colonna.
  • Il riempimento dell’intera sezione del braccio inclinato della braga, con arresto dell’aria risucchiata alle spalle ed impossibilità di ingresso di nuova aria nella diramazione dalla colonna stessa.
  • La rottura di un eventuale flusso in caduta nella colonna e la sua trasformazione da “flusso anulare” a “flusso turbolento”.

BRAGA A SQUADRA

Il flusso di scarico proveniente dalla diramazione entra nella colonna arrecando meno disturbo ad un eventuale altro flusso in caduta nella colonna stessa e la formazione del flusso anulare è facilitata:

  • Il flusso di scarico non coinvolge l’intera sezione della tubazione e ciò consente una maggiore circolazione dell’aria (dalla colonna verso la diramazione), con il vantaggio di evitare il fenomeno di sifonaggio per aspirazione degli apparecchi sanitari collegati alla diramazione.
  • La velocità del flusso di scarico in corrispondenza della braga non subisce un’accelerazione (cosa che avviene nella braga ad angolo) e quindi sono ridotti gli urti contro le pareti della colonna di scarico e di conseguenza anche la rumorosità.

Da quanto analizzato fino a questo momento risulta evidente che la soluzione migliore, tra la braga ad angolo e quella a squadra, è rappresentata proprio da quest’ultima. Ma negli ultimi anni le aziende che commercializzano componenti per la realizzazione degli impianti di scarico acque reflue hanno apportato alla braga a squadra alcune ulteriori migliorie.
E’ nata così la cosiddetta “braga curvata”, una braga a squadra con un piccolo “invito” per l’ingresso del flusso di scarico dalla diramazione alla colonna. Per tale ragione la “braga curvata” viene anche chiamata “braga a flusso avviato”.

BRAGA “CURVATA” O “A FLUSSO AVVIATO”


Rappresenta la miglior soluzione in assoluto per i seguenti motivi:

  • Il flusso dell’acqua non subisce forti accelerazioni prima di entrare nella colonna (così come avviene nella braga ad angolo). Di conseguenza non avviene un aumento della depressione nella diramazione.
  • La circolazione dell’aria tra colonna e diramazione di scarico è garantita in maniera ottimale.
  • La leggera curvatura nel punto di innesto tra diramazione e colonna facilita l’incollaggio delle acque di scarico alle pareti della stessa colonna accelerando la formazione del flusso anulare.
  • Minimizzando l’impatto dell’acqua contro le pareti della colonna, è ridotta al minimo anche la rumorosità.

Le immagini seguenti rappresentano il confronto tra una “braga a squadra” di tipo standard ed una “braga curvata o a flusso avviato”:
Nella braga a squadra l’incontro tra il flusso in caduta verticale all’interno della colonna ed il flusso di scarico proveniente dalla diramazione di scarico orizzontale si traduce in una specie di “onda di ritorno” (evidenziata dalla freccia”). 
Nella vista dall’alto, all’interno della colonna di scarico, si riesce ad apprezzare meglio le differenze nella fusione tra i due flussi di scarico: flusso di scarico anulare in caduta nella colonna e flusso di scarico orizzontale proveniente dalla diramazione di scarico.
Con la braga curvata è minimizzato l’impatto dell’acqua (proveniente dalla diramazione di scarico) contro le pareti della colonna ed è massimizzata la conservazione del flusso anulare, nonché la corretta circolazione dell’aria, sia tra la parte a monte e la parte a valle della braga, sia tra la colonna e la diramazione di scarico (frecce colorate).
Insomma… volendo fare una classifica finale delle 3 tipologie di braga… il risultato sarebbe il seguente:

1° CLASSIFICATA = Braga curvata o a flusso avviato
2° CLASSIFICATA = Braga a squadra
3° CLASSIFICATA = Braga ad angolo


ATTENZIONE: In questo articolo ho volutamente limitato il confronto alle sole due tipologie di braga introdotte dalla norma UNI EN 12056 “Sistemi di scarico funzionanti a gravità all’interno degli edifici”. Altre tipologie di braghe, come ad esempio le braghe miscelatrici o le braghe a sfera, non sono contemplate dalla norma e richiedono pertanto una progettazione particolare, nel rispetto delle prescrizioni normative e di quelle previste dall’azienda produttrice.

N.B. Fonte immagini: web

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by Marco Colmari
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