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Impianti intelligenti per un pianeta mig

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La combinazione disastrosa di alcuni detersivi con le acque grasse

2020-04-14 14:51:57

Conseguenze sulle tubazioni di scarico

Vi è mai capitato di avere lo scarico del lavello otturato? Nooo?


Beh… vi assicuro che si tratta di un vero e proprio dramma! I piatti sporchi cominciano ad accumularsi giorno dopo giorno. Iniziamo a trasportarli e a lavarli nel bagno, in attesa dell’intervento dell’idraulico. 


E qualche volta l’idraulico, dopo aver smontato il sifone sotto il lavello e dopo aver tentato in tutti i modi di risolvere il problema, è costretto a darci un tristissimo annuncio:

“Non c’è niente da fare… non si riesce a far passare nemmeno una sonda attraverso la tubazione… bisogna spaccare il pavimento!”

Badate bene… non sto parlando di un oggetto che è caduto accidentalmente nello scarico, o di un’otturazione provocata da avanzi di cibo mescolati a qualche corpo estraneo. Sto parlando di un fenomeno molto più grave, di cui pochissimi parlano e di cui pochissimi conoscono le cause. Sto parlando di quello che potete vedere nelle seguenti immagini:

Si tratta di “incrostazioni” che coinvolgono l’intera sezione del tubo di scarico e che hanno una consistenza durissima (quasi come cemento) nella parte periferica, quella attaccata alle pareti della tubazione, ed un nucleo centrale che appare come un impasto sabbioso e molto grasso. 


Da dove viene questo materiale? Come si è potuto formare?

Le cause di questo fenomeno sono essenzialmente 3, con diversi gradi di interazione, combinazione e gravità. A volte sono sufficienti anche solo le prime 2 cause:

  • Pessime abitudini dell’utente
  • Utilizzo di alcuni detersivi contenenti particolari sostanze
  • Impianto di scarico realizzato con evidenti difetti

CAUSA 1) Pessime abitudini dell’utente

Alcune nostre abitudini sono veramente deleterie:

- Scaricare nel lavello l’olio usato per la frittura.


- Scaricare avanzi di cibo in abbondanza, soprattutto avanzi più o meno liquidi e grassi (sughi, minestre, zuppe, ecc…). Provate a risciacquare sotto l’acqua fredda la padella in cui sono rimaste tracce di burro fuso ed avrete un’idea di quello che succede normalmente all’interno delle tubazioni di scarico.


- Utilizzare un tritarifiuti sotto lavello. Come ho già spiegato in un precedente articolo questo elettrodomestico è fortunatamente vietato in moltissimi Comuni, perché il frullato in uscita ha più svantaggi che vantaggi.

CAUSA 2) Utilizzo di alcuni detersivi contenenti particolari sostanze

Questa è la causa principale… quella che determina la trasformazione e combinazione dei residui grassi untuosi in incrostazioni ed impasti otturanti. Per capire meglio il fenomeno è necessario spiegare i due componenti principali di un detersivo:


Tensioattivi: si tratta di molecole con una struttura chimica che facilita la “cattura” e il legame con altre molecole (sporco e grasso).


Complessanti o Agenti sequestranti: sono molecole che hanno il compito di “addolcire” l’acqua e ottimizzare il lavoro dei tensioattivi. L’acqua può essere più o meno “dura”, cioè può contenere più o meno calcare… più o meno ioni calcio e ioni magnesio. Gli agenti sequestranti hanno il compito di catturare gli ioni che rendono dura l’acqua (calcio e magnesio) ed evitare che questi ultimi vadano a legarsi con i tensioattivi, a cui è affidato invece il compito di catturare grasso e sporco.


Quello che non tutti sanno è che alcuni detersivi in polvere o in pastiglie (cioè i detersivi usati in maniera diffusa per la lavatrice e per la lavastoviglie) possono contenere, come “agenti sequestranti”, alcune sostanze molto pericolose per le tubazioni di scarico:

  • Zeoliti
  • Poliacrilati
  • Policarbossilati

Queste sostanze non sono solubili, cioè non si sciolgono nell’acqua. E’ vero che catturano gli ioni calcio e gli ioni magnesio… ma poi hanno la tendenza a depositarsi e ad incollarsi sulla superficie delle tubazioni di scarico, soprattutto se queste sono state rese unte dal passaggio di acque particolarmente grasse. Inizia così un processo lento ma inesorabile: la formazione di incrostazioni che aumentano via via di spessore, fino ad otturare completamente la tubazione di scarico.


Un consiglio spassionato: 

Se adoperiamo detersivi in polvere o in pastiglie, impariamo a selezionare sul mercato i prodotti che non contengono queste sostanze: zeoliti, poliacrilati e policarbossilati. La stessa funzione può essere espletata da altre sostanze, che si comportano come “agenti sequestranti” senza però danneggiare il nostro impianto di scarico:

  • Fosfonati
  • Silici lamellari

Pertanto, in attesa che intervenga il legislatore a bandire i cattivi “complessanti” (zeoliti, poliacrilati e policarbossilati), abituiamoci a leggere attentamente l’etichetta dei detersivi in polvere per evitare quei prodotti che possono otturare le nostre tubazioni!


CAUSA 3) Impianto di scarico realizzato con evidenti difetti.

- Eccessiva distanza tra il lavello e la colonna di scarico.


- Pendenza non sufficiente della tubazione di scarico, con le acque che fanno fatica a scorrere e che hanno la tendenza a ristagnare. Questo problema è spesso determinato da quello del punto precedente.


- Utilizzo di raccordi inappropriati o in numero eccessivo: ad esempio (come si vede nelle immagini iniziali dell’articolo) una curva a gomito anziché due curve a 45°.


- Utilizzo di diametri troppo piccoli

Come ho già sottolineato in un precedente articolo, un impianto di scarico acque reflue non può essere improvvisato in cantiere, ma è bene che sia progettato e schematizzato prima di iniziare i lavori! 

Nell’immagine soprastante è illustrato un banalissimo impianto di scarico al servizio di un lavello (più un'eventuale lavastoviglie adiacente) e di una lavatrice: si tratta di un impianto che avrà sicuramente dei problemi in quanto il percorso tra il lavello e la colonna di scarico è troppo lungo (5 mt) e presenta troppi cambiamenti di direzione (4,5)! 

E vi assicuro che si tratta solo di un piccolissimo esempio… in cantiere si vede di molto peggio! 

Riuscite ad immaginare cosa accadrà quando l’utente finale, con la pessima abitudine di scaricare nel lavello l’olio usato per la frittura, comincerà ad utilizzare per la lavatrice o per la lavastoviglie collegata sotto lavello un detersivo ricco di zeoliti?

Ricapitolando

Se vogliamo evitare di intasare le tubazioni di scarico e di dover spaccare il pavimento di casa, ci sono tre regole fondamentali da seguire:

  1. Progettare e realizzare correttamente l’impianto di scarico (pendenza, diametri, raccordi, lunghezze massime, ecc…)
  2. Evitare di gettare negli scarichi olio di frittura o grassi untuosi in grande quantità
  3. Scegliere detersivi in polvere che non contengano zeoliti, poliacrilati e policarbossilati


N.B. Fonte di alcune immagini: web. Ringrazio pubblicamente il Sig. Massimiliano Buscettola per avermi concesso le immagini relative alle tubazioni otturate. 



by Marco Colmari