Educhiamo le persone ad essere felici perché non dimentichino mai che la felicità è il punto di partenza e non il punto di arrivo. Il primo progetto italiano di educazione alla felicità. Perché il cambiamento parte dalla cultura.
Che l’Italia stia attraversando uno dei periodi economici più difficili della sua storia più recente è un dato assodato.
I numeri non lasciano più spazio ad interpretazioni.
Dalla crisi delle banche alle attività imprenditoriali a quella dell’occupazione e liquidità generale, “crisi” è ormai diventata una delle parole più utilizzate nelle conversazioni degli italiani.
Eppure in una cornice spesso dipinta come catastrofica, nel periodo più “nero” per l’Italia, ci sono ancora persone, imprenditori, liberi professionisti e sempre più lavoratori “dipendenti”, che stanno maturando una mentalità sempre più “indipendente” che li spinge alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, guadagno e investimento.
Sono persone che di fatto hanno capito la differenza tra la crisi economica globale e la propria crisi personale. Si sono assunte la responsabilità di fare qualcosa di concreto per non rimanere passivi di fronte a questo periodo storico di grandi difficoltà.
Il punto è che il mondo sta cambiando ad una velocità impressionante.
Siamo di fronte ad una radicale trasformazione del modo di lavorare e guadagnare. Non è pensabile muoversi nell’economia attuale con un modo di pensare datato di vent’anni.
Concetti come “lavoro sicuro”, contratto a tempo indeterminato, posto fisso, sono state spazzati via da parole come “network marketing, trading on line, e-commerce, social network e Bitcoin.
Internet non ha soltanto cambiato le regole del modo in cui viviamo. Internet ha letteralmente creato le nuove regole del mondo in cui viviamo.
Da sempre, il successo consiste nell’avere la giusta flessibilità per adattarsi velocemente al cambiamento in corso o, meglio ancora, crearne uno.
Ecco che negli ultimi mesi ho avuto modo di scoprire qualcosa di veramente interessante come Cam.TV. Mi è stata presentata come una possibilità di fare quello che già faccio sui vari social network: condividere le mie idee.
Solo che nel farlo, le mie idee vengono valorizzate e apprezzate anche da un punto di vista economico. E io posso fare lo stesso. Posso apprezzare il valore del lavoro e delle idee di altri. Il mio “like” diventa tangibile attraverso una nuova moneta il “likecoin”.
In un mondo dove "diverso" è diventato sinonimo di "pericoloso", per la prima volta, l’unione e la condivisione delle idee di persone diverse diventa un valore aggiunto, un valore reale in una nuova economia del lavoro dove a farla da padrona non sono unicamente i soliti noti e "big" delle piattaforme sociali.
A poter dire la nostra sul mercato dei social siamo noi “comuni mortali” che ogni giorno si fanno in quattro per far valere il proprio lavoro.
Viviamo nell’era dei social network e Cam.Tv rappresenta il primo social dove possiamo ricevere delle rendite automatiche e continue attraverso le nostre idee.
Tutto questo è gratuito. Creare un account, infatti, non costa nulla. Ma c’è di più. Puoi anche diventare un founder a diversi livelli con piccoli investimenti. Perché Cam.Tv condivide utili con i suoi fondatori proprio perché hanno creduto e credono in questo straordinario progetto. Per la prima volta gli utenti si dividono i guadagni della Piattaforma!
Ricordo ancora quando Facebook doveva esser soltanto una moda e i Bitcoin la cazzata del secolo. Chi ha visto oltre, e ha creduto che le cose sarebbero cambiate, oggi ha cambiato vita e soprattutto l’ha cambiata alle persone che ama.
Lo so. Siamo tutti stanchi dei paroloni e delle facili promesse. Infatti non voglio parlarti di scorciatoie e facili guadagni. C’è un’idea, un progetto molto chiaro e promettente, che da qui a qualche anno potrebbe diventare una storia da raccontare alle nuove generazioni.
Io sto con i piedi per terra. Niente facili entusiasmi e proclami fuori luogo. Cam.Tv è un’opportunità. Punto! Ma dipende da noi.
La realtà dei fatti è che questa “crisi” ha costretto molte persone a rimboccarsi le maniche e a fare qualcosa diverso per non fallire nel nome del "si è sempre fatto così"!
Non so come andrà a finire ma spero tanto, un giorno, di poter dire ... "io c'ero"
#gocamgo