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Uno degli ultimi libri che ho letto e che mi è piaciuto molto è "Le intermittenze della morte" di José Saramago, pubblicato dalla Feltrnelli nel 2013. Dallo scoccare del nuovo anno in un paese non precisato non avviene più nessun decesso. Dopo l'euforia iniziale dei cittadini per la novità, iniziano i problemi per chi guadagnava sulla morte: pompe funebri, Chiesa, assicurazioni, ospedali, case di riposo. Si arriva perfino ad organizzare un traffico clandestino di pazienti terminali al di fuori del confine, dove la Morte continua a svolgere il suo lavoro. Dopo qualche mese la Morte riprende il suo lavoro introducendo una novità: da ora in poi avrebbe avvisato in anticipo con una lettera quelli che sarebbero morti. I cittadini che ricevono la lettera riprendono a morire regolarmente, tranne un musicista che rispedisce la lettera al mittente costringendo la Morte ad intervenire personalmente... Primo libro di Saramago che leggo e mi è piaciuto molto. Lo stile è abbastanza complesso e particolare (anche nell'uso della punteggiatura) e richiede concentrazione nella lettura per non perdersi. Ironico e con interessanti riflessioni filosofiche sul senso della vita e della morte. Bellissimo il finale, che mostra un lato insolito della Morte. Consigliato!
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