Paola Buonomini

Founder Starter

Pisa tra le nuvole!!!

1  
Paola Buonomini

Founder Starter

Caffè con vista!!!❤️ Dal museo dell'opera del Duomo!!!🥰

1  
Paola Buonomini

Founder Starter

❤🙏🌱 Volontà «Non ne ho voglia» – risponde uno dei due figli al padre che gli chiede di andare a lavorare nella vigna – «Ma poi si pentì e vi andò» (Matteo 21,30). La parabola di Gesù ci offre l’occasione per riflettere sulla volontà. Probabilmente capita anche a ciascuno di noi di pensare o di dire “non ho voglia”, ma non è detto che sempre siamo pronti a ripensarci e a cambiare strada. La questione della volontà ci riguarda tutti, sia per difetto sia per eccesso. C’è chi ha imparato fin dalla più tenera età a fare quello che vuole, assecondato in ogni desiderio e pretesa, e continua a sottrarsi di fronte alle responsabilità. C’è invece chi è cresciuto soffocato dalle aspettative, e non riesce liberarsi da un esasperato senso del dovere. Nel primo caso, la volontà è fragile, nel secondo diventa ossessiva. Anche la tradizione cristiana conosce due poli estremi: quelli che confidano troppo nella propria volontà (pelagiani), fino a dimenticare il primato della grazia divina, da cui sorge il desiderio del bene in noi; e quelli che rinunciano ad ogni impegno (quietisti), illudendosi che tutto dipenda dalla volontà di Dio, alla quale abbandonarsi in totale passività. La volontà è diretta espressione della libertà di scelta, ma dipende fondamentalmente dalla consapevolezza. Siamo liberi di decidere quando ci rendiamo conto di ciò che possiamo, dobbiamo e quindi vogliamo fare. Verbi servili (o modali) – così li chiama la grammatica – che si legano ad azioni quotidiane dove prende forma la nostra esistenza fatta di conoscenze, decisioni e azioni. La molla che spinge dall’interno la volontà è il desiderio di realizzare qualcosa, di avere e di essere, da cui siamo continuamente sollecitati. Ci sono però dei punti limite: chi ascolta solo i propri desideri facilmente dipende dalle proprie voglie, chi risponde solo ai desideri altrui rinuncia alla propria volontà. La cosa difficile è trovare l’equilibrio tra i propri desideri e quelli degli altri. Quando comprendiamo di valere qualcosa per qualcuno, diventiamo responsabili, cioè capaci di rispondere all’altro, cresce in noi l’autostima e diminuisce l’autoreferenzialità. Il figlio che dice “non ho voglia” guarda solo a sé, ma quando ripensa al padre – e non al suo comando – allora cambia direzione: passa dall’io al noi, esce dal voglio/non voglio ed entra nel facciamo insieme. La via media ce la indicano le sapienti parole di Dante, che colgono appieno l’origine, il senso e la bellezza della libera volontà umana, perché più conforme alla bontà di Dio, il quale ce l’ha donata senza mai pentirsene: «Lo maggior don che Dio per sua larghezza fesse creando, e a la sua bontate più conformato, e quel ch’è più apprezza, fu de la volontà la libertate; di che le creature intelligenti, e tutte e sole, fuoro e son dotate» (Paradiso V,19-24). don Maurizio 🙏❤🌱

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121