Nicola Borraccino

QUANDO VIVI UNA VITA CHE NON TI PIACE MA NON HAI IL CORAGGIO DI CAMBIARE…

2019-02-11 16:54:53

Per paura di cambiare ci rifugiamo dietro comportamenti che ci portano a segnare il passo e finisce che ci lasciamo irretire da relazioni asfissianti o, con la promessa del quieto vivere, passiamo l’intera giornata a svolgere un lavoro che non ci appassiona neanche un po’. Ci è difficile ammetterlo al punto che arriviamo a mentire a noi stessi, a comprare oggetti inutili magari a rate… e quando arriviamo a credere alle nostre stesse bugie e, finalmente, ad annichilire la nostra autostima, ci convinciamo che andrà sempre così e ci rassegniamo.A me è andata diversamente. Ho imparato ad essere poroso, in realtà me lo hanno insegnato.Da diversi anni, quando mi trovo davanti a una persona nuova che sollecita opportunamente le mie reti neuronali, mi lascio attraversare, contaminare, non ho paura che mi veda così come sono… che mi osservi dal suo punta di vista. Gli permetto di entrare dentro di me e questo mi consente di andare un passo oltre la mia vulnerabilità. Per non sentire il peso della vulnerabilità diamo vita a comportamenti difensivi, primo tra tutti, mentiamo, un meccanismo perverso che finiamo col ripetere continuamente e inconsciamente al punto che diventa quella la norma, il nostro modo di essere… Ai più fortunati accade qualcosa di disastroso, di apparentemente devastante: una malattia importante, una perdita, un lutto, la fine di una relazione, la perdita del posto di lavoro… a ben vedere sono degli scossoni che ci invitano a risvegliarci, come quando una mamma ci sveglia al mattino e ci invita a non fare tardi.Per cambiare ci vuole coraggio, certo… ma ce ne vuole molto di più a rimanere avvolti dalle coperte dell’abitudine e del così fan tutti. Leggerezza, è quello il premio che ci riserva l’affrancarci dalla mediocrità. La mia libertà ho preso a riconoscerla nel momento in cui mi sono liberato da tutte queste corazze e, finalmente, la leggerezza dell’anima l’ho portata all’interno della mia professione che, a quel punto, è diventata un tutt’uno con il mio modo di vivere. Ora quando mi vien detto: ”Dottore perché proprio a me?” Mi viene spontaneo sorridere. Mi piace pensare che dietro quella malattia, più o meno importante, ci sia un messaggio, uno scossone che dica: “Svegliati e, finalmente, comincia a vivere per davvero!”

Nicola Borraccino

Per poter fronteggiare opportunamente le esperienze negative di cui facciamo esperienza nelle vita, dobbiamo essere resilienti..

2019-02-09 15:02:42

La resilienza è la capacità di adattarsi alle criticità di cui facciamo esperienza nella vita. Apprendere questa competenza emotiva ci offre l’opportunità di superare le difficoltà più incresciose e, finalmente, di rafforzarci psicologicamente. Le persone con una buona resilienza non sono imperturbabili, tutt’altro, sperimentano stati di stress emozionali come chiunque altro. Chi ha acquisito una buona capacità di resilienza non ha difficoltà ad aprirsi con gli altri, a manifestare apertamente il proprio disagio e le proprie emozioni destabilizzanti così da condividerle e, finalmente, di ricevere un supporto psicologico "nutriente". Di contro, le persone meno resilienti, non avendo la capacità di confidarsi, si chiudono in sé stesse irrigidendosi. Chi si chiude in se stesso si preclude l'opportunità di condividere le proprie debolezze e, di fatto, non riuscendo a confrontarsi con l’altruità, ha meno chance di superare adeguatamente i traumi psicologici conseguenti agli eventi negativi della vita. Una buona resilienza deriva dalla nostra capacità di coltivare buone relazioni interpersonali sia all’interno, ma anche all’esterno del nucleo familiare. Relazioni basate sulla fiducia e la condivisione determinano in noi un senso di sicurezza che ci permette di nutrire la nostra autostima e, finalmente, di elaborare opportunamente le contrarietà. Le persone resilienti sono flessibili e, di conseguenza, pronte a considerare l'eventualità che un evento negativo possa essere un’opportunità per cambiare e, finalmente, evolvere. Certo, spesso accade che l'affrontare una particolare difficoltà (un lutto, un dissesto economico, la rottura di una relazione) possa essere "sentita" come un'esperienza difficile da fronteggiare. Esistono situazioni e circostanze nelle quali, per quanto ci si sforzi, non vedendo vie d’uscita, perdiamo la fiducia in noi stessi e finisce che ci arrendiamo. In quelle circostanze è necessario affidarsi a un supporto psicologico professionale così da sviluppare un percorso di riequilibrio. Lo scopo ultimo di un percorso psicologico professionale è quello di riuscire ad aiutare la persona in difficoltà a “risollevarsi”, a risvegliarsi, a riappropriarsi delle proprie potenzialità. Un percorso psicologico svolto opportunamente è un processo che consente, finalmente, di accedere a una maggiore conoscenza di Sé e della nostra identità, a gestire opportunamente le emozioni destabilizzanti… la resilienza è tutto questo, una capacità emotiva che, quando acquisita, crea le premesse per il nostro benessere psico-fisico. Un abbraccio pieno di luce. .

Nicola Borraccino

Sei capace di andare oltre la fase dell'innamoramento?

2019-02-06 09:51:18

L’attrazione fisica della fase dell’innamoramento produce un’energia intensa, dirompente ma fugace.

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