Marta Marina Ibba

Founder Starter

LUCIA Amica mia, sono giorni che ti penso, ti affacci nei miei pensieri come un dolce tarlo, con il tuo splendido sorriso che mi illuminava l'anima, i tuoi occhi verdi, così profondi e sinceri che mi scaldavano il cuore e la tua voce...quanto mi manca la tua voce!! Quanto mi manca la tua risata cristallina, i tuoi abbracci sinceri e rassicuranti, i tuoi complimenti....si, perché solo tu mi facevi i complimenti, qualsiasi cosa io facessi tenevi alta la mia autostima, mi facevi sentire importante. Riuscivo a sentire il tuo affetto, riuscivo quasi a vederlo, a toccarlo....mai nessuno mi ha fatto sentire così bene, come quando stavo in tua compagnìa...tra noi c'era un legame speciale, unico. Ricordo quando , dopo anni di attesa e sofferenza, rimanesti incinta....non sapevi come dirmelo, avevi paura di ferirmi, perché sapevi che anch'io lo desideravo da anni ...quando finalmente ti decidesti a dirmelo, io l'avevo già capito ed ero felicissima per te, mentre tu piangevi e mi chiedevi scusa, dicendo che avresti preferito che fosse successo prima a me...era questa la tua anima. Quando è nata la tua bambina ero lì, fuori dalla sala parto, non potevo lasciarti sola, dovevo starti vicino. Ti ho vista passare nel corridoio, sulla barella, eri esausta e dolorante, mi hai chiesto scusa, perchè non avevi voglia di parlare, ma tra noi non c'era bisogno di parole, bastava uno sguardo per capirci, bastava un abbraccio, bastava stare vicine. Dopo nove anni è nata la tua seconda figlia, una splendida bambina, come la sua sorellina, bellissima, tenerissima e buona, una bambina molto tranquilla e solare. Ma purtroppo non sempre i bambini portano gioia e felicità. Insieme alla tua bambina arrivò anche qualcos'altro....un terribile mostro che si chiama "depressione post partum" Un mostro che si portò via tutto, che spense il tuo dolcissimo sorriso. I tuoi occhi non riuscivano più a vedere cose belle e rispecchiavano tutta la tua tristezza, la tua paura, la tua angoscia. Nessuno riusciva più a farti ragionare, il pessimismo aveva preso il sopravvento . Avevi paura di arrivare a far del male alle tue bambine. Chiedevi disperatamente aiuto e tutti noi ci abbiamo provato.....tuo marito è stato bravissimo, ti stava vicino e faceva tutto quello che poteva per alleviare la tua sofferenza. Avevi un marito d'oro, tu stessa lo dicevi, ma non è bastato neanche quello. Hai deciso di andartene in una fredda mattina di Marzo. Sono passati 13 anni. Quanto mi manchi ancora!!! Le tue bambine sono cresciute senza di te, la più grande è diventata una splendida giovane donna, la piccolina ormai è un'adolescente....e ti somiglia tantissimo!!! Mi avevi chiesto aiuto, ma io non sono riuscita ad aiutarti...mi sento così in colpa!!Mi dispiace così tanto!!! L'ultima volta che ci siamo sentite, due giorni prima, non ti ho trattata bene....volevo darti una scrollata, volevo farti reagire, ma l'ho fatto nel modo sbagliato.... non è giusto lasciarsi così...avrei voluto dirti quanto ti volevo bene, avrei voluto dirti che ci sarei sempre stata per te, che non ti avrei mai abbandonata, che potevi sempre contare su di me....e invece ti ho detto di non chiamarmi più....come posso perdonarmi? E tu? Potrai mai perdonarmi?

Marta Marina Ibba

Founder Starter

MA TI CHIAMA MAMMA????? Vorrei parlare di un argomento che mi sta molto a cuore e attorno alla quale c'è ancora tanta ignoranza: l'ADOZIONE Quando una coppia arriva a parlare di adozione, a pensare all'adozione , lo fa perchè il desiderio di maternità e paternità gli è stato negato dalla natura, per l'incapacità di procreare in modo "naturale"........non sempre, ma la maggior parte delle volte è così. Quindi, ciò che inizialmente ci spinge all'adozione, è il nostro egoistico desiderio, il nostro sogno da realizzare. Poi si comincia un percorso, lungo e tortuoso, che ti fa rivalutare le tue convinzioni, che ti costringe a guardarti dentro, a capire tante cose a cui prima non avevi pensato, o forse l'avevi fatto in modo superficiale. Inizi a capire che l'attore protagonista di questa storia non sei tu con il tuo egoistico desiderio di essere madre o padre, ma è quel bambino che ti aspetta, che vorrebbe ricominciare a fidarsi degli adulti, che vorrebbe una famiglia a cui appartenere, una famiglia che l'accolga con tutto il suo pesante bagaglio di sofferenza, di abusi , violenze , fame, lutti o abbandoni subìti, una mamma e un papà che finalmente gli racconti le favole prima di addormentarsi, una mamma e un papà che lo curi quando sta male, che lo coccoli tutte le volte che ne ha bisogno, che gli dia il bacio della buonanotte e quello del buon giorno, che lo accompagni a scuola, che gli dica quanto è bello, quanto vale e quanto è importante per loro......ricordiamoci che i bambini che vanno in adozione non sono tutti neonati o piccoli (come tutti i genitori sognano), molti di loro sono già grandi, con tanti ricordi, tante cicatrici nel corpo e nell'anima e la convinzione di essere invisibili, di non valere niente perchè se sono stati rifiutati persino dai genitori e dagli altri parenti, perchè dovrebbero essere amati da una coppia di sconosciuti? Perchè dovrebbero fidarsi di loro? Nell'adozione non c'è una cicogna che porta il bambino alla mamma e al papà, ma c'è una cicogna molto più grande che porta una mamma e un papà al bambino che li aspetta...... Questa immagine potrebbe far sorridere, ma è quella che rispecchia meglio la storia di un'adozione Ma il vero argomento di cui vorrei parlare stasera è l'ignoranza che leggo in tante frasi o domande che ho sentito e subìto i primi tempi, dopo l'arrivo di mio figlio, che aveva 9 anni e veniva dalla Colombia.....non ricordo più quante volte mi è stata rivolta la seguente domanda: ma ti chiama mamma????......e come dovrebbe chiamarmi? signora? o zia? poi c'è stata la signora che mi chiese: ma quando lo dovete restituire?.....quando scade, come lo yogurt....ma lei i suoi figli li ha rimandati indietro? ma di che razza è??......Pitbull, attenta che morde!! ma lui sa che lo avete adottato? ....beh direi...ha 9 anni!!!! ma la vera mamma chi è???? .....io!! perchè non sono abbastanza vera? un giorno io dissi: assomiglia tanto al padre quando assume una certa posizione. E il mio interlocutore: perchè lo conosci? e io: certo, l'ho sposato 20 anni fa! E lui: No ma io dicevo quello vero!!!................ Un'altra mi disse: però che peccato che ve l'abbiano dato così grande, dovevate chiederlo più piccolo!! .......Stai parlando di MIO FIGLIO!!!! Secondo te è un peccato che mi abbiano dato lui???? non poteva essere nessun altro che LUI ....ma è vero che hai COMPRATO un bambino?......No, non ho comprato nessun bambino, i bambini non si comprano!!!! i bambini si AMANO non sangue nè carne, ma cuore.

Marta Marina Ibba

Founder Starter

1 2 3 4 5 6 7 8