L’annuale festa estiva del nostro Santo Patrono San Ciro, torna nuovamente a commemorare l’arrivo delle sue reliquie in terra marinese avvenuto il 20 agosto 1665.
Da quel benedetto giorno la figura del santo alessandrino si propone quotidianamente alla nostra comunità come modello di vita umana e cristiana.
Come già i nostri padri hanno creduto, infatti, la Divina Volontà, ha voluto consegnare un tale esempio ad ogni generazione che da allora ha abitato questa terra, per ricevere da esso conforto nella umana fatica e sprone nella vita evangelica.
Ancora oggi il trismegisto Ciro per ogni marinese credo sia una radice identitaria sicura a cui stringersi nello scorrere di una vita che sempre più facilmente tende a sciogliere gli affetti, a fluidificare le identità, a disilludere le speranze.
Il Medico san Ciro riporta alla nostra coscienza il valore umanizzante della gratuità; ci ricorda che il “prendersi cura” è il caposaldo di ogni autentico stare insieme, di ogni comunità familiare, di ogni società sana. Saremo una comunità del benessere non tanto perché avremo riempito ogni nostro vuoto con beni e servizi, ma quanto più avremmo posto al centro del nostro stare insieme l’impegno personale di “essere bene” per l’altro.
A un mondo che vive dell’esigenza insaziabile di esporsi continuamente, di mostrare chi si è e cosa si sta facendo, l’Eremita alessandrino ci addita la via del ritorno a noi stessi. Solo il cammino terapeutico dello stare da soli con noi stessi, può condurre ciascuno all’autentico valore di ogni persona. Incontrando nel silenzio noi stessi, incroceremo un Altro che ci dirà chi siamo noi e chi sono gli altri.
La testimonianza eroica del Martire Ciro riconduce la nostra coscienza di cristiani all’imprescindibile compito di indicare al nostro mondo la potenza rivoluzionaria del Vangelo. Gli uomini del nostro tempo possono incontrare tale verità innovatrice solo attraverso un nostro reale impegno al discepolato di Cristo che, per quanto zoppicante a causa delle nostre imperfezioni e incoerenze, per la promessa del Maestro avrà la forza stessa dello Spirito. Spendere la nostra vita per la buona causa di Gesù Cristo, ci ricorda il nostro Santo Patrono, è la via maestra per una umanità chiamata a prendere parte alla bellezza, alla verità e alla bontà di Dio.
La straordinaria figura di San Ciro mostra dunque a ciascuno di noi un’umanità sempre nuova orientata al bene di tutti, consapevole della piena dignità di ciascuno e in cammino verso la pienezza di Dio.
Che questa festa estiva di San Ciro 2019 porti a tutti noi un maggiore desiderio di accogliere e incarnare tutto questo nella concretezza della nostra vita.
Don Matteo Ingrassia
Congregazione San Ciro Marineo - PA