Maria Di Biase

TRADING E FINANZA: ENRICO GEI

2019-06-26 07:44:41

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Maria Di Biase

Il Molise è una terra “nascosta”, non tutti conoscono le meraviglie che si celano in questo luogo. Non parliamo solo di monumenti e storia, parliamo di una grande tradizione culinaria. La cucina molisana è pura, incontaminata. Lontana dalla produzione industriale e dai canoni imposti dal turismo. La regione si sviluppa in tre aree: quella collinare, costiera e montana. Ognuna stupisce con gusti e peculiarità differenti. Dalla gastronomia legata all’agricoltura, a una cucina prettamente ittica e ancora una grande produzione casearia. Altro fiore all’occhiello della cucina molisana sono le verdure e la frutta: fagioli cannellini, spinaci, albicocche e pesche. Il Molise, inoltre, deve andar fiero dei suoi insaccati: soppressata, salami, ventricine e salsicce. Un prodotto prettamente molisano è la Salsiccia Ferrazzanese, con semi di finocchio e peperoncino. Non dimentichiamo i formaggi: ricotte, caciocavalli, trecce e scamorze. Come tutte le regioni del sud Italia offre dolci tipici e dal gusto ineguagliabile. La Cicerchiata, la Pigna e i Casciatelli. E ancora i Cauciuni, le peccellate e le caragnole. Un primo piatto davvero molto apprezzato e che vi sorprenderà, sono i Calcioni molisani. I calcioni, conosciuti anche come “caggiuni“, sono la variante tipica dei calzoni fritti. Nella cucina molisana vengono proposti come piatto unico, perché ricco e in grado di saziare abbondantemente, oppure come antipasto. Ingredienti Per il ripieno 200 grammi di ricotta 1 tuorlo d’uovo 50 grammi di formaggio scamorza 50 grammi di prosciutto crudo 1 manciata di prezzemolo sale e pepe q.b. olio per friggere Per la pasta 50 grammi di strutto/burro 1 uovo intero sale q.b. succo di limone 200 grammi di farina Preparazione Realizzate il ripieno amalgamando tutti gli ingredienti sopra citati all’interno di una boule. Mi raccomando, prosciutto crudo e Scamorza devono essere tagliati a dadini. Lasciate ad insaporire. A parte, iniziate la preparazione della pasta. Setacciate a fontana la farina sul piano da cucina, create una conca centrale e mettete l’uovo, il sale, il succo del limone e lo strutto (o burro a scelta). Impastate, fino ad ottenere un panetto omogeneo, poi stendete la sfoglia. A questo punto prendete il ripieno, realizzato precedentemente, e distribuitelo a mucchietti su metà della sfoglia. Devono essere distanziati l’uno dall’altro. Ricopriteli con l’altra metà metà della pasta. Una volta chiusi bene, tagliate dei dischi aiutandovi con uno stampino dalla forma rotonda o direttamente con un bicchiere. I calcioni sono quasi pronti, friggeteli in olio caldo abbondante, fino a quando raggiungeranno una colorazione dorata.

Maria Di Biase

IL DECALOGO DELLA CARBONARA Testo di Marco Mascioli 1. Usa sempre er guanciale. Si volevamo er bacon annavamo in America. 2. Niente parmigiano, solo pecorino. Chi dice metà e metà c'ha quarcosa da nasconne. 3. Nun coce l'ovo. Mejo n'infezione che na frittata. 4. Niente ajo e niente cipolla, nun stai a fa er ragù. 5. Nè ojo, nè buro, nè strutto. Hai da fa' spurgá er guanciale. 6. Niente peperoncino. In Calabria ce vai st'estate. 7. Non usare altre spezie al di fuori der pepe. Si nun te sta bene vai a cena dall'indiano. 8. Chi mette 'a panna dovrebbe annà in galera. 9. Nun dì mai 'carbonara' e 'vegana' nella stessa frase. 10. Tonnarelli, spaghetti, bucatini, rigatoni. Va bene tutto, basta che non fai scoce 'a pasta.

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