Licciardello Alfio
Cronache dall’Inverosimile
2020-08-12 10:18:21
“Il mio mondo non è più il mio... sono stato condotto nell’Altrove “
Licciardello Alfio
All’ombra dei cipressi e dentro l’urne Oh Pindemonte ci stan li bischeri scontrosi che rispondean marosi a chi vedean senza museruola poco più in là tra i glicini e il sambuco li pover cristi che nel biciclo soleano portar la mascherina infida sulla bocca e nelle froge. Una prece a coloro che nel deserto dell’alba vermiglia spediti camminavano con il coperto volto dal fregio di tessuto colorato. Abbi pietà Divina potestate delli tristi figuri che nel quadrimotore indossan nel vuoto dello spazio circostante in cui solo il lor deretano poggia la protezione audace per lo volto che ferma il morbo solo se tramorto. Ei, lo virus impenitente pare volar como insetto tra lo volgo esser penetrante allo pensiero e piu lo vostro auscultare non dolgo. Oh Pindemonte caro ti saluto Passero solitario alla campagna cantando vò finché non volta il giorno. Entro alla porta in legno con l’orpello che in caratteri di fuoco avverte lo mio spirto... Per me si va nella città paurente per me si va tra la timorosa gente giustizia mosse il mio alto fattore mi fece la divina muratura l’architettura somma il mio padron di casa... ... entro e mi appropinquo allo vespasiano oh Pindemonte Alfio Licciardello
Licciardello Alfio