Licciardello Alfio

Intrinsecamente Quanto è pazza la gente che crede di sapere tutto l’intrinseca essenza di ogni cosa. Pensa che ogni verità sia la sua casa, l’angolo alla luce. Tutti conoscono la verità assoluta il pensiero intrinsecò dell’entità che definiscono Dio conoscono il suo pensiero la sua emozione il suo ...Io Tanti sono certi di essere nel giusto di essere nel posto opportuno nella direzione esatta di comprendere l’intrinseco motivo del cammino. di capire dove poggiano i loro sassi di sapere come superare i sassi. No non io io sono intrinsecamente ignorante. Ciò che so è la mia acqua. che goccia dopo goccia ho bevuto. Sa di fango. di piscio di cane lasciato su una pozzanghera all’aperto Il mio diletto osservare il mio mondo per scoprire nuovi percorsi guardare uno ad uno i sassi. Perdermi nell’illusione di un Dio che non comprendo. Sapere che la verità è la carta di un prestigiatore annoiato conosce il trucco ma non vuole applicarlo. È un tarlo che mi trapana il cervello ...intrinsecamente Licciardello Alfi9

Licciardello Alfio

Il cazzeggio è quella cosa grazie alla quale per la quale si folleggia alla spiaggia le ondò vengono e vanno senza danno ai bagnanti avanti signori che il sole è caldo Pollo frattanto mangia il suo panino ed io mi inchino all’estate alla vogli di giocare di maneggiare il vacuo il fatuo quello che non serve a niente che non produce danaro che non è amaro. mi inchino a sua Maestà il dileggio il cazzeggio fine a se stessi presente solamente al gioco che alimenta il fuoco dell’inutile del futile il volemoci bene che questa vita è breve. Godere semplicemente evadere dalle proprie galere per il piacere di essere vivi per una volta vivi inspirati dalla voglia di correre senza alcuna meta Essere liberi...

Licciardello Alfio

Alla fiera del dolore la vecchia dalla bocca a cuore si appresta a passi piccoli e veloci. Si ferma sugli scaffali guarda dagli occhiali spessi tutti i mali La lebbra bubbolosa e deturpante la tisi che abbaia sconvolgendo ogni notte la sifilide che brucia di fuoco l’ebola selvaggia Assaggia lentamente le leccornie ridendo nella notte latrante. Col suo carrello gira la vecchina la bocca a cuore ed il cuore chissà dove

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