Gino Attilio Timo
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Essere soci di una Mutua significa donarsi la “liberta’ di scelta”. Sistema sanitario nazionale o centri convenzionati privati, la scelta e’ sempre giusta se a farla e’ il socio e non gli eventi, la burocrazia, la malasanità. Essere parte della Mutualita’ significa quindi avere un privilegio ma anche una opportunità solidaristica per chi e’ meno fortunato, ogni socio che puo’ versare contributi alla Mutua aiuta una persona che non puo’ permettersi una visita o un esame. A mio avviso la forma piu’ moderna, meritocratica e solidaristica esistente. Vieni a farne parte, il mutuo soccorso e’ per tutti, potrai fruire o promuovere, avrai sempre fatto la scelta giusta. #mutualita’ #mutuosoccorso #mutuamba #bancadellevisite #welfarefamigliare
Gino Attilio Timo
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LA LONG TERM CARE - IL WELFARE FAMIGLIARE DEL NUOVO MILLENNIO Data di pubblicazione: 5 aprile 2019 Luciano Dragonetti Presidente presso Mutua MBA Il settore della Long Term Care è oggi uno tra quelli a più alto impatto sulla società e sul sistema di Welfare. Il mondo dell’assistenza e della cura agli anziani in una prospettiva di medio o lungo periodo (appunto Long Term Care – LTC), coinvolge oggi direttamente e indirettamente almeno 10 milioni di italiani e, considerando il trend di invecchiamento della popolazione, si prospetta come uno dei temi che entreranno nella lista delle urgenze di policy del prossimo futuro (probabilmente un futuro più vicino di quanto non ci si aspetti oggi). Il rapporto L’innovazione e il cambiamento nel settore Long Term Care si è posto nella sua 1° edizione il duplice obiettivo di mettere a sistema dati e stime disponibili da molteplici fonti e con diverse prospettive, oltre che di interrogarsi rispetto a cosa stia accadendo nel mondo dei servizi, proponendo quindi una lettura dal basso del fenomeno. Il tentativo è quello di ricostruire un quadro organico il più vicino possibile all’esperienza diretta delle famiglie in modo da sostenere un dibattito pubblico che deve prendere atto dell’urgenza della questione e iniziare ad interrogarsi sulle prospettive future. Che dimensioni ha il fenomeno Long Term Care oggi? La condizione di non autosufficienza riguarda oltre 2,8 milioni di anziani (2.857.801 stima su dati Istat 2015, ultimi disponibili), che rappresentano il 21,25% della popolazione over 65, ovvero circa 5 italiani ogni 100. Le proiezioni di crescita della popolazione anziana al 2030 o 2050 rendono immediatamente evidente quanto la situazione sia esplosiva e come il confronto con la non autosufficienza sia destinato ad entrare nella quotidianità della maggior parte della popolazione italiana. Nel 2015 gli anziani in carico a servizi sociosanitari erano circa 900.000, quelli in carico a servizi sociali circa 512.000. Questo dato, apparentemente indicativo di un welfare per la non autosufficienza molto esteso, richiede un approfondimento rispetto ai sistemi informativi in uso nel settore della LTC. Infatti, è possibile che alcuni anziani non autosufficienti siano in carico a più servizi, sia di tipo sociale, sia di tipo sociosanitario, sia di entrambe le categorie. Tuttavia, non è possibile sapere di quanti casi si tratti. Quindi, il numero di anziani coinvolti non è noto, e potrebbe essere significativamente inferiore a quello determinato dalla somma degli anziani siano in carico ai differenti servizi. Anche l’intensità assistenziale offerta nei servizi mappati è incerta: gli enti coinvolti registrano le prestazioni erogate ma non i piani assistenziali o i progetti realizzati guardando all’insieme dei servizi. Ad esempio, oltre il 67% degli utenti della rete sociosanitaria fruisce di servizi di assistenza domiciliare (ADI), ma non è chiaro se a questi corrispondano effettive attivazioni di servizio e per quale periodo o intensità. Rispetto ai dati disponibili traspare l’attitudine del sistema a tracciare l’offerta (rispetto a questo nella maggior parte delle Regioni italiane esistono dati anche molto accurati) senza però utilizzare dati di proiezione del fabbisogno potenziale o di effettivo ricorso ai servizi. È molto complesso quindi, se non impossibile, sapere quanti anziani non autosufficienti siano raggiunti dal welfare sociosanitario o sociale: utilizzando i dati su utenti dei servizi appena illustrati si potrebbe dire che il 31,8% degli anziani è raggiunto da servizi sociosanitari, percentuale che scende a 18% per i servizi sociali
Gino Attilio Timo
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