Gino Attilio Timo
Founder Starter
Poco prima che arrivasse il Covid a cambiare le vite di tutto il mondo, un'altra tragedia aveva sconvolto tutti, gli incendi nei boschi australiani avvenuti a fine 2019. 4 mesi di roghi, che hanno rappresentato un vero e proprio cataclisma per la flora e la fauna dell'isola, mettendo a rischio diverse specie di animali, come i simpaticissimi koala, e bruciando 16 milioni di ettari di verde. L'Australia però non si è abbattuta ha saputo reagire con forza, sono stati salvati migliaia di animali e stanno programmando diversi piani per far tornare a respirare il paese dell'Oceania. Hanno deciso cosi di attuare un rimboscamento in larga scala per tornare a ripopolare di verde l'isola e consentire un miglior assorbimento di CO2, garantendo così un forte supporto anche all'arginamento del riscaldamento globale. L'Australia ha infatti dichiarato che verranno piantati 1 miliardo di nuovi alberi entro il 2050. Le nuove foreste cattureranno 18 milioni di tonnellate di gas serra all’anno. Secondo il primo ministro Scott Morrison, piantando gli alberi, il paese sarà in grado di ridurre le emissioni di gas serra del 26-28% dal livello del 2005 raggiungendo così gli obiettivi dichiarati a Parigi. Inoltre, il rimboschimento contribuirà a creare nuovi posti di lavoro. Questa attività avrà anche un forte impatto preventivo sull'eco-sistema. Non è inusuale che le foreste australiane subiscano forti rimaneggiamenti da incendi, anche per via della loro estensione per ben il 17% del suolo totale. Un’estensione di circa 147 milioni di ettari minacciati da impetuosi incendi che ardono anche per settimane, anche a causa del clima in gran parte desertico o arido. Ci sono ricerche e test scientifici che ci confermano che il rimboschimento come uno strumento molto potente nella lotta contro i cambiamenti climatici, anche se andrebbero piantati un trilione di alberi per assorbile l’anidride carbonica prodotta ogni anno dall’uomo. Bene, secondo il noto ecologista e professore del Politecnico federale di Zurigo Thomas Crowther: "c’è spazio per piantare 1.2 trilioni di nuovi alberi sulla Terra, cioè un miliardo di miliardi". Un mondo più verde vuol dire migliore? Noi pensiamo di si ed a quanto pare la scienza è dalla nostra parte. Sarebbe bello che nelle nostre città si sviluppasse un nuovo modo di vivere e pensare i nostri spazi. Dove accanto ad ogni nuova struttura in mattoni, fosse prevista la controparte di natura. Diverse ricerche confermano che gli alberi rendono letteralmente le persone più felici, migliorando qualità di aria, acqua e cibo. Speriamo che questo sia solo l'inizio di un comportamento più consapevole ed attento verso la natura.
Gino Attilio Timo
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