Il silenzio, la solitudine, un calice di barolo, le langhe come sfondo e niente tv.
Questo è relax, per il corpo e per la mente.
#rigeneriamoci
( foto G.D.)
La Farmacia degli Incurabili ( a cura del Dr. Dicaro G.)
Splendido esempio di arte barocco- rococò, nel centro storico del capoluogo partenopeo, era un laboratorio del farmaco, appartenente al complesso degli Incurabili, costruito tra il 1520 e il 1522, per volontà della nobildonna catalana Maria Longo, che accoglieva e assisteva i malati di sifilide rifiutati dagli altri nosocomi.
L' antica spezieria cinquecentesca divenne subito ritrovo di nobili colti appartenenti all' illuminismo napoletano e fucina di idee, studi, innovazioni in campo farmacologico e medico.
Sulle pareti è esposta una vasta raccolta di albarelli e idrie: tipici contenitori da farmacia, decorati a chiaroscuro turchese e dalle splendide cromie e di meravigliosa fattura.
Nell’ambiente retrostante alla controspeziera è collocata una grande urna marmorea, realizzata da Crescenzio Trinchese, contenente la panacea di ogni male: la Teriaca.
Questo farmaco ebbe una grossa diffusione tra il Medioevo e il Rinascimento: conteneva, tra le altre cose, oppio, carne e pelle di vipera. Considerata una bevanda sacra, a cavallo tra scienza e magia, sembrava traesse origine direttamente dall’elisir di lunga vita.
Oggi l’ospedale è ancora in attività: si tratta dell’unico al mondo ancora in funzione dopo 500 anni, anche se la farmacia venne chiusa in seguito al terremoto del 1980, e poi restaurata e riaperta alle visite solo nel 2012.
Splendido esempio di arte degli speziali, conserva un indelebile marchio dell' evoluzione della " materia farmaceutica" mista allo splendore delle rappresentazioni visive.
Grazie per l' attenzione.