Antonia Alessandra Garzillo
Ogni 🛫 ritengo sia una avventura, sai sempre da dove ma mai hai la certezza di dove andrai, se se è come veramente te lo aspettavi, e per quanto, la vita, anche essa è un grande viaggio 🛤 che affrontiamo ogni giorno, dove andremo cosa faremo, chi incontreremo o chi veramente saremo. Impariamo ogni giorno a esplorare questo mondo e vivere questa grande avventura
Antonia Alessandra Garzillo
Un giorno, un palloncino a forma di drago volava felice su nel cielo vasto chiedendosi cosa mai avrebbe visto lungo il percorso della sua breve vita. In cielo c'era silenzio, una gran pace senza più il boato di una lunga guerra, interminabile, durata a suo avviso anche troppo a lungo; poi un terribile dubbio lo assalì: e se non vi fosse rimasto più nessuno? Un brivido lo percosse lungo la schiena; lui era un drago, imponente, lo sapeva ma, per un’ultima volta voleva dar gioia a qualcuno, ed era ormai l'alba di un nuovo giorno o forse una nuova era che ancora non sapeva. Quando ecco, iniziò a chiedere in giro ai falchi dall'occhio lungo, notizie sugli uomini e che fine avessero fatto, poiché da giorni non ne vedeva uno, e loro gli risposero: - perché, cosa ti importa? A noi quell'essere crudele e spietato non manca, a lungo ci ha dato la caccia, e quasi sterminati e solo per divertimento, senza prima curarsi della nostra utilità in natura, come la stessa cosa ha fatto col suo simile, ma ora quello che non c'è più è lui non noi come tu stesso puoi notare – Ma il palloncino non credeva che tutti gli esseri umani fossero così! I bambini in fondo erano gioiosi, spontanei, non conoscevano la cattiveria se non per gli adulti che la insegnavano a loro. Così il palloncino a forma di drago decise, si fece coraggio e scese un po', stando attento a non sgonfiarsi troppo, e vide che erano tornati gli gnomi, gli elfi, i folletti e perfino le fate che troppo a lungo si erano celati all'occhio umano, che ormai di loro s'era scordato distruggendo perfino i boschi loro casa, e finendo col credere che la loro esistenza fosse fantasia di un mondo perduto, ma che ormai stava nascendo con uno spruzzo di nuova magia. Il palloncino a forma di drago allora sorrise, le fate nel notarlo gli corsero incontro giocando con lui, così fragile, e minuto, e chiedendo che fine avessero fatto i bambini. Loro ridendo gli dissero di non sapere nulla, ma se lui lo avesse voluto lo avrebbero reso vero come non se ne vedevano più da tempo con le nozioni di un antico sapere, così avrebbe potuto cercare lui stesso la sua risposta. Il palloncino senza esitare accettò, divenendo un magnifico drago dalla corazza coi colori dell'arcobaleno, maestoso e imponente come non se ne vedevano più, e, per un po' si scordò, del suo proposito. Ma poi un giorno se ne ricordò e una fata gli chiese perché mai questa tristezza, lui tra pianti e singhiozzi gliene parlò e così insieme crearono un nuovo bimbo, magico buono e saggio dai colori che andavano dall'indaco al cristallo, così il drago felice con lui giocava, a volte tornando palloncino e a volte drago sputa fuoco e portando sulle sue grossi ali il bimbo in giro per il vasto mondo scoprì con gioia, che stava nascendo una nuova magica era di bambini indaco cristallo.Alessandra Garzillo
Antonia Alessandra Garzillo
Bun giorno am8ci
2019-10-29 07:26:46