alessandro bagaggiolo

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alessandro bagaggiolo

Per chi vuole copia-incollare Il mondo va a rotoli perché, se da una parte c'è chi ha intelligenza, epperò non ha i coglioni, dall'altra c'è chi ha i coglioni, ma non ha intelligenza. E perciò accade quello che non doveva accadere; il 25 Aprile, giorno in cui decine di gruppi Facebook più o meno partecipati si preparavano a scendere in strada nel legittimo esercizio di libertà di espressione e di movimento, quelle costituzionalmente garantite, ed ottemperando ai doveri di sovranità e cittadinanza, anch'essi espressi nella Costituzione, certi loschi figuri annunciano la loro mobilitazione di piazza clandestina, anticipando addirittura intenzionalità violente, anche se a farlo sono singole persone e non i soggetti riferiti. Sto parlando di Forza Nuova, un Partito che dovrebbe essere dichiarato illegale perché dichiaratamente fascista, con a capo un ex indagato per strage, ma anche del neonato movimento dei Gilet Arancioni, espressione di latifondisti del sud in cui spicca, di rilievo, la figura dell'ex generale dell'Arma dei carabinieri Antonio Pappalardo, l'uomo che ha fatto ridere mezzo mondo nelle stagioni passate, ma che più volte ha invocato il sovvertimento manu militari delle istituzioni democratiche; una specie di colpo di Stato dei colonnelli greci, per intendersi. Uomo ambiguo e dal passato oscuro, ha cambiato più Partiti che mutande, fu deputato nel Pentapartito e fu ministro con il governo Ciampi. In una interrogazione parlamentare, nel 1993, fu accusata la moglie di essere collaboratrice del Sismi, ma ciò non è bastato a minarne la credibilità agli occhi del "popolo qualunque", cafone e forcaiolo per antonomasia. Ora, in principio avevamo cittadini integri e intelligenti che, forti della ragione etica, giuridica e costituzionale a garantirne la condotta, avevano scelto di esercitare la propria sovranità di popolo per mezzo di comportamenti consueti, azione che avrebbero dovuto promuovere quei Partiti che fino a ieri si dicevano "sovranisti" e socialdemocratici, o comunisti costituzionali, ma che invece è stata abbandonata alla libera iniziativa di singoli coraggiosi cittadini dotati di spirito solidale, orgoglio, dignità e coglioni. Coglioni più intelligenza, un'accoppiata vincente, o che sarebbe vincente se non fosse infine altrettanto rara. Questi cittadini, di cui mi sento parte minuta, il 25 Aprile usciranno lo stesso, nonostante tutto, ma il concetto va ribadito: il mondo va a rotoli perché, se da una parte c'è chi ha intelligenza, epperò non ha coglioni, dall'altra c'è chi ha coglioni, ma non ha intelligenza (e spesso, costui, è anche un tantino pericoloso). Amen ...

alessandro bagaggiolo

FATE ORDINE Articoli allarmistici dappertutto: - si aspettano rivolte il 25 Aprile! - la gente scenderà in piazza il 25 Aprile! - ... e se la manifestazione del 25 Aprile fosse una trappola? Allora, fossi in voi farei pace con il cervello e ripartirei da zero; il 25 Aprile non ci sarà nessuna manifestazione, anche perché, SAPEVATELO, le manifestazioni non autorizzate dalla questura possono essere represse per esercizio di pubblica autorità, perciò si rischierebbe, oltre che diverse legnate, addirittura l'arresto o l'intervento dell'esercito. Uso il condizionale perché non ci sarà nessuna manifestazione, chi ne parla è forse male informato, può darsi che abbia incontrato gli unicorni blu della rete ed abbia creduto ai loro titoli da olocausto. In ogni caso, affinché capiate la straordinarietà della montatura mediatica, vi chiedo di guardarvi intorno e di dirmi quanti rivoluzionari in mimetica conoscete. La gente che conosco io si preoccupa di una denuncia, immagino quindi la quantità di persone che oggi sarebbero disposte ad affrontare una repressione di piazza (nessuno). Vi siete convinti? Dunque torniamo con i piedi per terra: il 25 Aprile non ci saranno manifestazioni, soltanto accadrà, com'è previsto da decine e decine di gruppi Facebook allestiti all'uopo, che una parte esigua della popolazione decida di esercitare la propria sovranità. La sovranità si esercita, così come si esercitano i propri diritti costituzionalmente garantiti, come quello relativo alla libera circolazione dei cittadini, diritto inalienabile e soggetto a limitazioni soltanto in caso di guerra dichiarata. Non saremo noi ad infrangere la legge, saranno le forze dell'ordine, se mai, a macchiarsi di un crimine qualora volessero reprimere o sanzionare tale esercizio di libertà e sovranità, oltretutto perché nessun DPCM può avere forza di legge. Voi non dovete manifestare, e state sereni, perché non lo farà nessuno; voi dovete soltanto esercitare la vostra sovranità, pretendere il rispetto dei vostri diritti, pretendere il rispetto della legge, ottemperare al vostro dovere supremo di cittadini, cioè difendere la DEMOCRAZIA, la patria e la Costituzione. E niente, si esce soltanto, si passeggia, come se niente fosse, ci si raduna, come se niente fosse, si è gentili con le forze dell'ordine e con chiunque abbia da obiettare sulle proprie scelte.

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