alessandro bagaggiolo
MES SANITARIO: FISIONOMIA DI UNA TRAPPOLA Ogni volta che si legge il Trattato MES si impara qualcosa di nuovo, che non saltava all'occhio nella lettura precedente. Fino ad oggi si è parlato, giustamente, di tre vincoli riguardanti le cosiddette "condizionalità": - articolo 136, comma 3, del TFUE, nel quale si lega giuridicamente la creazione di un fondo salva stati alla presenza di rigorose "condizionalità". È il vincolo del quale il "competente" Marattin non conosceva nemmeno l'esistenza, per intenderci; - l'articolo 14, comma 5, del Trattato MES, che consente al consiglio di amministrazione del fondo, composto da tecnici e funzionari, di proseguire o interrompere la linea di credito valutando l'impegno del Paese assistito nell'implementare il programma di aggiustamento; si lascia quindi nelle mani di un organo tecnico un immenso potere di ricatto politico e finanziario; - regolamento UE 472/2013, che all'articolo 7, comma 5, consente alla Troika (Commissione, BCE, FMI) di cambiare unilateralmente il piano di aggiustamento macroeconomico se le condizioni macro del Paese assistito mutano. Già in forza di questi tre vincoli era ridicolo parlare di "MES senza condizionalità". Peraltro, bastava ragionare: un MES senza condizionalità equivale alla sconfitta del blocco tedesco, che invece è uscito trionfante dall'ultimo Eurogruppo. Se l'Italia avesse eliminato le condizionalità, come afferma rumorosamente la grancassa europeista, perché ricorrere ancora al MES e non alla potenza di fuoco potenzialmente illimitata della BCE, il monopolista della moneta euro? Ma qualche più avveduto difensore del MES replicava a queste obiezioni affermando che la linea sanitaria introdotta nell'ultimo Eurogruppo non prevederà un piano di aggiustamento macroeconomico. L'unica condizionalità, cioè, sarebbe di spendere il prestito pari al 2% del Pil in sanità. Senza un piano di aggiustamento, quindi, niente articolo 14 comma 5 e niente regolamento 472/2013. E invece il diavolo sta nei dettagli, e precisamente all'articolo 14, comma 6, dove si legge: "Dopo che un membro del MES abbia già ottenuto fondi una PRIMA volta (per mezzo di un prestito o di un acquisto sul mercato primario), il consiglio di amministrazione decide di comune accordo su proposta del direttore generale e sulla base di una valutazione condotta dalla Commissione europea, di concerto con la BCE, se la linea di credito è ancora adeguata o se sia necessaria un'ALTRA forma di assistenza finanziaria". Eccolo l'inghippo. Ammettiamo pure che la linea di credito sanitaria sia senza condizioni se non quella di spendere i soldi in sanità. Già questo è falso, perché ovviamente il Paese assistito dovrà rispettare il Patto di Stabilità e Crescita (che presto tornerà attivo chiedendo un rapido rientro dal maggior debito, via austerità), ma ammettiamolo pure. Bene, con l'articolo 14 comma 6, la trappola è comunque servita. Se l'Italia entrasse nel MES sanitario riceverebbe una PRIMA linea di credito, facendo leva sulla quale il consiglio di amministrazione potrebbe decidere di aprirne un'altra, ovviamente condizionata. Perché dovrebbe accadere? Facile: il Pil italiano cadrà del 10% o più. I 37 miliardi del MES sanitario (2% del Pil italiano) sono nuovo debito. Unite le due cose e avrete un rapporto debito/Pil oltre il 150% nel 2020. A questo punto sarà facile per il MES attuare il solito ricatto: la borsa o la vita. E cioè, tradotto: una nuova linea di credito con rigorose condizionalità oppure sei libero di gettarti nelle fauci dei mercati, con lo spread a 500. Bella scelta, non c'è che dire. Una scelta del tutto simile a quella che ci portò la Troika in casa già nel 2011, con il governo Monti. Quella volta molti di noi esultarono ingenuamente. Speriamo almeno che la storia abbia insegna
alessandro bagaggiolo
Ricapitolando... 🚩Cina: Scoppia l'epidemia Quarantena per tutti Fine quarantena Si torna ad uscire Se riscoppia si ricomincia. 🚩Italia: Scoppia epidemia Non è colpa mia Chiudiamo, apriamo, lasciamo a metà così entra aria Tutti a casa Andiamo sui balconi, ma il mio è abusivo, fa nulla tanto non controllano Cantiamo, balliamo, suoniamo..finiti gli strumenti.. ok tutti in cucina..finito il lievito..ok tutti a dieta Voglio uscire...si ma quanti siete? dove andate? 300 euro. Esco per andare a dare due botte all'amante, non è stretta necessità, questo lo dici tu..non puoi, ok allora corro in spiaggia..non puoi, vado a filmare chi esce...non puoi, con te non gioco più. Il governo non ci aiuta...5 miliardi, no 10, ce ne vogliono 35 facciamo 400..non bastano. Tutti sul sito dell'Inps, si blocca, gomblotto, è colpa del 5G. I soldi non arrivano, gomblotto..i 600 euro arrivano, sono pochi. Al mare come ci andiamo? Plexiglass..per me opaco che non ho passato la prova costume (vedi lievito finito) Usciamo il 3 aprile, no il 18, io credo il 26, Conte ha detto il 3 maggio, De Luca "non esce nessuno" scusate è uscito il 27 aprile? Vado per uno.. Aprono le librerie...che aprono?? Nulla lascia stare... Frutta senza a, contorno senza c, pizza senza lievito (ovvio è finito) cerca il gatto ma se lo vedi fatti i cazzi tuoi..il gatto è uscito, gomblotto a lui perchè non prende il virus? Eh sarà che ha poco campo..aspetta il 5G Se arriva il vaccino io non lo faccio, io invece sì, quanto ci vuole per il vaccino? Ce l'ha Bill Gates, Bill passa il vaccino non fare come al solito che te lo finisci.. "C'è la faremo" (hanno riaperto le librerie per questo lo sai?) Cosa hanno riaperto...? nulla come prima, lascia stare. ...e infine uscimmo a riveder le stelle. Copia/incolla
alessandro bagaggiolo