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Agricoltura & Giardinaggio

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Un pò di storia "particolare" sul Re dell'Inverno.. L’essenza di ciclamino, ha dato vita nel scorso dei secoli a numerose leggende e credenze, che attribuivano al fiore importanti poteri magici. Veniva piantato intorno alle case per proteggerle dai malefici, veniva usato per adornare le camere dei novelli sposi per favorire la procreazione, quindi, come augurio di fertilità, veniva e viene tuttora tenuto in casa come ornamento e come strumento per aumentare la sicurezza in se stessi. Per secoli fu considerato la pianta sacra a Ecate, la divinità dell’oltretomba che conosceva le arti magiche ed aveva il dono di trasmettere la sua conoscenza e insegnare tutti gli incantesimi. Il ciclamino per la sua consacrazione alla dea era detto anche pianta di Ecate, successivamente nel periodo medievale il nome usato volgarmente fu cambiato ed il ciclamino venne chiamato pianta del diavolo, proprio per evidenziare il fatto che Ecate fosse legata ai riti magici, e per la cultura diffusa a quel tempo legata quindi alla malignità. Secondo alcune tradizioni cristiane, invece, il ciclamino era un tributo a Maria, in quanto il fiore molte volte presenta delle macchioline rosse che secondo le credenze del tempo rappresentavano il dolore delle Madonna per la crocifissione del figlio. Oltre ad essere accompagnato dai miti e dalle leggende il ciclamino, nello specifico il bulbo, veniva adoperato dai contadini come cono, da riempire di olio tiepido per calmare il mal di orecchio, oppure veniva frantumato per ricavare una fecola utile per l’alimentazione del bestiame. Quest’ultimo utilizzo fece si che in alcune campagne il ciclamino venisse chiamato pan del terreno o panporcino. E’ bene ricordare, però, che il bulbo del ciclamino è altamente tossico per l’uomo, in quanto ricco di ciclamina, una sostanza velenosa per l’organismo umano ma che risulta innocua per molti animali come ad esempio il maiale. Durante le epidemie di vaiolo del XVII secolo dai bulbi freschi di ciclamino si estraeva un olio che applicato sulla pelle impediva alla malattia di sfigurare la persona ammalata.

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recette gourmande et sympa aussi pour les petits 😉 Spaghettis de la Belle et le Clochard avec persil PiùSapore® Vous vous souvenez de ce qu'il se passe lorsque Clochard amène Belle chez "Tonys", pour un repas aux chandelles et qu'ils dégustent un plat de spaghettis géants qui nous a tous mis en appétit ? Ingrédients : Pour 4 personnes • 400 g de boeuf haché • 1 oignon • 2 tranches de pain sans la croûte • 4 cuil. à soupe de lait • 2 cuil. à soupe de persil Più Sapore® haché • 250 g de spaghettis • 2 cuil. à soupe de coulis de tomates en boîte • 4 cuil. à soupe d'huile de tournesol • Huile d'olive • sel, poivre du moulin Temps de préparation : 20 minutes Temps de cuisson : 15 minutes Comment procéder : 1. Faites tremper la mie de pain dans le lait, puis essorez-la. 2. Hachez le persil et l'oignon. 3. Dans un saladier, rassemblez la mie de pain, le boeuf haché, le persil Più Sapore® et l'oignon. Salez et poivrez. Ajoutez 2 cuil. à soupe d'eau froide et mélangez 4. Façonnez des boulettes entre vos mains. 5. Portez une grande casserole d'eau salée à ébullition et faites-y cuire les spaghettis. 6. Versez l'huile dans une sauteuse posée sur feu vif et faites-y dorer les boulettes. 7. Égouttez les pâtes, versez-les dans un plat creux. 8. Mélangez-les avec le coulis de tomates et l'huile d'olive. 9. Rectifiez l'assaisonnement. 10. Disposez les boulettes par-dessus. C'est prêt ! Il ne vous reste plus qu'à trouver une jolie nappe à carreaux et de disposer sur la table une bougie et un récipient avec 3 gressins dedans… bon appétit !!!!

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da Aeffe Coop sono pronti i Ciclamini in v.30coccio.. che spettacolo!!! 😍 lo sapevi che.. Il suo nome, cyclamen, deriva dal termine greco kuklos che significa cerchio, tale nome è dovuto alla forma del fiore che veniva associata a quella dell’utero femminile, era, infatti, usato ai tempi dei greci per aiutare le donne a concepire figli. Plinio il Vecchio, invece, lo consigliava come amuleto, perché secondo la tradizione del tempo, chi lo piantava veniva protetto dai malefici.

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