Tommaso Vicentini

Logistica alimentare

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Denti e mal di schiena: quando può influenzare la nostra postura !

2019-02-06 20:24:07

Malocclusione dentale: cosa può causarla e quali conseguenze?La postura è fondamentale per il corretto funzionamento e l’equilibrio del corpo. Se un organismo non riesce ad equilibrare ogni suo elemento, il corpo ne trae svantaggio e quindi finisce per soffrire di malfunzionamenti. La malocclusione dentale può essere dunque causata in primis da una serie di problematiche a livello posturale: si parla del già citato mal di schiena, ma anche della cervicale. Se la postura appare scorretta, azioni come la respirazione e la deglutinazione vengono alterate: ciò provoca di riflesso dei problemi alla mandibola, la quale si serra in modo scorretto. Le pressioni elevate in sede mandibolare provocano a loro volta una serie di problematiche al collo, alla schiena e persino al viso. Il risultato è la modifica della postura, con la conseguente emersione di patologie come la lordosi lombare e cervicale. Si tratta di un insieme di cause ed effetti che possono provocare uno sviluppo irregolare, soprattutto nei giovanissimi. Come si sviluppa la malocclusione? Può essere frutto di un trauma o di una patologia, oltre che della postura sbagliata anche in fase di sonno.

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Tommaso Vicentini

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IL RUMORE IN UFFICIO COME CAUSA DI STRESS

2019-01-13 20:36:21

Ignorare il rumore potrebbe sembrare una tattica vincente, così come credere di esserne immune, oppure di potersi abituare, ma purtroppo il problema non si risolve in questo modo. Molte persone lavorano in ufficio, luogo ideale per la generazione di rumore.Gli uffici, per natura e necessità vengono spesso ricavati in ampi spazi aperti che, in seguito, vengono separati da delle pareti molto sottili e leggere, completamente inadatte a fornire qualsiasi isolamento acustico. Questo genere di costruzioni genera principalmente due problematiche piuttosto importanti, che come risultato creano un fastidioso e perenne ambiente rumoroso. Il primo punto è il soffitto in comune, che funziona come una cassa di risonanza amplificando e restituendo il rumore nell’ambiente.Il secondo sono le pareti, sottili e leggere, che permettono al suono di invadere gli spazi condivisi. Tutto ciò contribuisce a creare un disturbo perenne che porta diversi problemi a chi è costretto a sopportarlo. Ecco i principali svantaggi di lavorare in un ambiente rumoroso: stress: è noto a tutti che lo stress è la maggiore causa di problemi legati alla salute mentale e fisica. Una persona stressata lavora peggio ed è molto meno ricettiva;perdita di efficienza: quando l’ambiente è sfavorevole abbiamo la sensazione di essere indaffarati a causa della pressione che sentiamo addosso, ma nella realtà lavoriamo meno e sprechiamo molte più energie, spesso non riuscendo a portare a termine i propri compiti;perdita di motivazione: stare bene significa essere motivati ed energici, ma vale anche il contrario. Chi è stressato e si trova in un ambiente sconfortevole perde la voglia di fare e la motivazione;qualità del lavoro inferiore: la qualità del lavoro è il primo aspetto che viene intaccato quando concentrarsi risulta impossibile, con la conseguenza di dover ripetere più volte azioni che richiederebbero meno tempo;prolungamento dei tempi: il lavoro richiede molto più tempo per essere ultimato perché il lavoratore, esasperato dal disturbo, ha bisogno di molte più pause; aumento drastico dei costi: qualità inferiore, minore efficienza, perdita di motivazione e tempi più lunghi portano inevitabilmente ad un aumento dei costi che dovrà sostenere l’impresa, a fronte di risultati peggiori. Queste sono le ragioni per cui tentare di ignorare il rumore non è la strategia giusta, e per cui l’isolamento acustico diventa vitale per un’azienda.

Tommaso Vicentini

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I FONOASSORBENTI: COSA SONO E A COSA SERVONO

2019-01-12 16:41:19

I fonoassorbenti sono una famiglia di materiali caratterizzati da una particolare proprietà. Essi infatti, se colpiti da un’onda sonora, hanno la capacità di dissipare una parte dell’energia incidente. Questo vuol dire che se un materiale fonoassorbente viene posizionato su di una superficie, essa risulterà “assorbente”, cioè impedirà al suono di riflettersi e, pertanto, di propagarsi nuovamente all’interno dell’ambiente. Tuttavia è importante non farsi trarre in inganno dal termine fonoassorbenti, poiché potrebbe portare a pensare che questo tipo di materiale abbia la peculiarità di “assorbire” il rumore, cosa del tutto errata. Nessuno materiale può assorbire il rumore. Spesso vengono indicati con l’appellativo di fonoassorbenti, tutti quei materiali inerenti all’insonorizzazione in genere, tuttavia tale abitudine non è del tutto appropriata. Un fonoassorbente infatti, a causa della sua massa decisamente esigua, è permeabile al suono e non può essere utilizzato come barriera per fermare il rumore, se non accoppiato ad un materiale fonoisolante. I materiali fonoassorbenti possono essere di varia natura, fibrati, porosi, a cellula chiusa o a cellula aperta, ecc… A seconda della loro struttura offrono prestazioni differenti: in generale i materiali a cellula aperta (come lane minerali o di vetro, materiali di origine tessile, ecc) sono molto più performanti di quelli a cellula chiusa ( come schiume poliuretaniche, bugnato, ecc).Se il tuo obiettivo è quello di risolvere un problema di rumore, rivolgiti a degli esperti che abbiano profonde conoscenza di fisica e della propagazione del rumore, cosicché possano fornirti la soluzione più adatta alle tue esigenze e non un prodotto standard preconfezionato. Solo così avrai la certezza di un risultato efficace, che risolva definitivamente il tuo problema di rumore.

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