
Roberto Miguel Reyes Rodriguez
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Non Razzismo


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Quali sono i requisiti per il datore di lavoro? Il datore di lavoro deve essere cittadino italiano, cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea o straniero titolare di permesso di soggiorno UE di lungo periodo. I datori di lavoro devono inoltre avere un reddito lordo minimo che varia in base al settore dell’attività lavorativa: per le domande relative all’agricoltura e alle attività connesse, il reddito deve essere non inferiore a 30.000 euro; per le domande relative al lavoro domestico il reddito deve essere non inferiore a 20.000 euro (se il nucleo familiare del datore è composto da un solo soggetto) o a 27.000 euro (se il nucleo familiare del datore è composto da più conviventi). N.B. La verifica dei requisiti reddituali non si applica al datore di lavoro affetto da patologie o disabilità che ne limitano l'autosufficienza, il quale effettua la dichiarazione di emersione per un unico lavoratore addetto alla sua assistenza. La domanda per assistenza alla persona può Regolarizzazione 2020 - F.A.Q. CILD - COALIZIONE ITALIANA LIBERTÀ E DIRITTI CIVILI via Monti di Pietralata, 16 – 00157 ROMA - cild.eu - info@cild.eu 5 essere inoltre presentata anche da un familiare del beneficiario non convivente. Non è ammesso alla procedura il datore di lavoro che sia stato condannato, negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, compresa quella pronunciata a seguito di patteggiamento, per uno dei seguenti reati: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite; riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice penale) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603-bis del codice penale); aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori privi del permesso di soggiorno (art. 22, comma 12, del decreto legislativo n. 286/1998). Non è ammesso alla procedura il datore di lavoro che, in occasioni di precedenti sanatorie, non ha completato la procedura (ad es. non presentandosi per la sottoscrizione del contratto di soggiorno).

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